Vogliamo giustizia!

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Giustizia per i morti di Bologna

Ultimissime del giorno da ADNKRONOS

domenica 16 febbraio 2014

Acquista VIDEO USB e DOPPIO CD del Concerto per Carlo 2013!

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Gli organizzatori del Concerto hanno da poco dato il via alle ordinazioni del doppio CD e della chiavetta USB del Concerto per Carlo 2013.

Sul sito www.concertopercarlo2013.org è attiva la pagina che consente l’acquisto on line del doppio CD contenente i 31 brani del Concerto in alta qualità; nonché della chiavetta USB (da 8 Giga) contenente il video completo dello spettacolo.
Trovate tutte le istruzioni. Le spedizioni dei materiali inizieranno tra pochi giorni per le chiavette USB e dal 17 Febbraio per il doppio CD.

I PREGI DEL DOPPIO CD

concerto per carlo doppio cd

“Il Concerto per Carlo è stato un “live” molto complesso. E’ difficile gestire dal punto di vista tecnico 14 gruppi così diversi. 7 ore di prove sono state appena sufficienti a tarare l’impianto. Poi c’era un quindicesimo gruppo: IL PUBBLICO che ha scandito in coro ogni canzone. Il lavoro di registrazione è stato dunque complesso ma ancora più complesso (e accurato) quello di equalizzazione e remastering, proprio perché emergessero i suoni puliti, sparisse qualche imperfezione e il pubblico avesse il suo ruolo anche in prodotto che sarà ascoltato anche da chi non era presente. L’importante era quindi ricreare proprio l’emozione della partecipazione. Crediamo di esserci riusciti” (Lorien).

Per info e acquisti: www.concertopercarlo2013.org

sabato 15 febbraio 2014

Tangos y Milongas

tangos

LIBRERIA / GALLERIA delle ARTI  L'UNIVERSALE via F.Caracciolo 12

Serata imperdibile di musica argentina con tre straordinari artisti: la giovane Jenifer Clementi al flauto traverso,Javier Salnisky voce e bandoneon di talento, Massimo Aureli virtuoso della chitarra (sette corde).

Contributo alla serata 12€ compresa prima consumazione.

E' possibile mangiare affettati,formaggi,verdure aggiungendo 5€

INFO e PRENOTAZIONI: 3394987052 / 3480468591

venerdì 14 febbraio 2014

Aggiornamento n° 105 di GEOPOLITICA

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Vi segnaliamo le ultime novità:

Eventi:

Ghiaccio e risorse: l’Artico come nuovo scenario geopolitico. Il 19 febbraio alla Camera
L’Oceano Artico negli ultimi decenni ha cominciato a rivestire un ruolo sempre più importante grazie al cambiamento delle condizioni climatiche e l’esplorazione di vaste aree finora inaccessibili, creando nuove opportunità commerciali, economiche e militari. Nelle profondità del Mare Artico giace il 25% delle risorse mondiali. Inoltre l’apertura di due nuove rotte commerciali ha innescato una ristrutturazione dei traffici transcontinentali in termini di costi di trasporto e tempi di percorrenza. A questi fattori economici, commerciali e ...

Geopolitica:

Asia Pacifico: un nuovo pivot
In corso di stampa Geopolitica, vol. II, no. 2/3 (Estate-Autunno 2013) ASIA PACIFICO: UN NUOVO PIVOT   Da alcuni decenni si parla del XXI come del “Secolo del Pacifico”. Quest’idea è stata solo corroborata dalla decisione dell’Amministrazione Obama di riorientare la strategia nazionale degli USA per fare perno sulla regione dell’Asia-Pacifico. Gli analisti vi leggono una nuova enfasi sul controverso rapporto USA-Cina, il cui scontro per l’egemonia è preconizzato da alcuni. In questo numero di ...

Call for Papers:

Vol. III, n. 1 (Primavera 2014) – India: potenza e contraddizioni
Vol. III, n. 1 (Primavera 2014) India: potenza e contraddizioni Scadenza per le proposte: 15 febbraio 2014 Scadenza per gli articoli: 1 aprile 2014 GEOPOLITICA. Rivista dell’Istituto in Alti Studi di Geopolitica e Scienze Ausiliarie accetta proposte per il numero di Primavera 2014. Il tema monografico del volume è: India: potenza e contraddizioni. Il numero approfondirà molteplici tematiche connesse all’India, potenza emergente, in un anno importante per la politica interna del Paese, viste le programmate ...

I Report dell'IsAG:

Latvia – 20 years after its independence (or a trade-off?)
No. 22 – January 2014 Author: Eva Maurina Language: English Keywords:  Europe  Latvia  Privatization   Download (PDF) / Scarica (PDF)   Abstract Following famous words of my professor Anis Bajrektarevic that: “the Atlantic Europe is a political power-house (with the two of three European nuclear powers and two of five permanent members of the UN Security Council, P-5), Central Europe is an economic power-house, Russophone Europe is an energy power-house, Scandinavian Europe is all of that a bit, and Eastern Europe is none of it”, I wanted to examine the standing of my own place of origin in the ‘new European constellations’. What happens to ...

Collana Orizzonti d'Eurasia:

L’unità nella diversità. Religioni, etnie e civiltà nel Kazakhstan contemporaneo
L’unità nella diversità. Religioni, etnie e civiltà nel Kazakhstan contemporaneo Curatori: Dario Citati e Alessandro Lundini Editore: Fuoco Edizioni & IsAG, Roma 2013 Collana: Orizzonti di Eurasia Caratteristiche: 296 pp., cartografie b/n di Lorenzo Giovannini, prefazione di Tiberio Graziani, postfazione di Roberto Valle, € 20,00 ISBN: 9-78889736377-4 Dalla Quarta di copertina La Repubblica del Kazakhstan, che ha acquisito l’indipendenza nel 1991 in seguito alla dissoluzione dell’URSS, è uno dei Paesi più variegati del mondo sotto il profilo della composizione nazionale e religiosa: sul suo vasto territorio si contano infatti oltre 130 gruppi etnici e 40 confessioni all’interno di una popolazione di circa 16 milioni di ...

Collana Heartland:

Halford John Mackinder: Dalla geografia alla geopolitica
Halford J. Mackinder (1861-1947) è stato un uomo dalle molteplici carriere: geografo, è considerato il fondatore moderno della disciplina in Gran Bretagna; educatore, ha creato l’Università di Reading e consolidato la London School of Economics come suo secondo direttore; esploratore, è stato il primo uomo a scalare il Monte Kenya, la seconda vetta africana; politico, ha seduto in Parlamento e ricevuto diversi incarichi ufficiali, tra cui quello d’Alto Commissario britannico nella Russia Meridionale sconvolta dalla guerra civile. ...

Geopolitica Online:

Le relazioni cino-sudamericane: i cinesi lanciano il satellite boliviano Tupac Katari
Il 20 dicembre scorso è stato lanciato dalla base cinese di Xi Chian – regione del Sichaun – il primo satellite per le telecomunicazioni dello Stato Plurinazionale di Bolivia. “Facciamo oggi il primo passo per essere presenti nel cielo”. Con queste parole, Alvaro García, vice presidente del paese andino, si è rivolto ai suoi concittadini riunitisi in Plaza Murillo, nel cuore della capitale La Paz, per seguire il lieto evento in diretta televisiva. Invece il ...

La crisi del debito europea, vista dal Vietnam
1. La crisi del debito nell’UE a. Il debito pubblico e la crisi del debito pubblico Il debito pubblico è un concetto relativamente complesso che la maggior parte degli approcci attuali concorda nel riferire alla somma del debito il cui obbligo di ripagare ricade sul governo di un Paese1. Secondo l’approccio della Banca Mondiale (BM), il debito pubblico è inteso come le passività di quattro principali gruppi di istituzioni: (i) le passività del Governo centrale, ...

Geopolitica dello “Stato da Tera” veneziano
Oggi, a livello mondiale, si può distinguere un “Blocco Democratico” (UE ed USA), un “Blocco Autoritario” (Cina e Russia) ed un “Blocco Islamico” (Medio Oriente, parte dell’Asia Centrale e parte dell’Africa): quindi un sistema eterogeneo, nel quale i vari attori perseguono (con strumenti e modi diversi) una politica di espansione e potenza, la quale dipenderà sempre più dall’accesso alle fonti di approvvigionamento energetico, più che dalle conquiste territoriali. In questo “Nuovo Grande Gioco”, il gas ...

Le differenti relazioni tra Stati Uniti e Iran e la prospettiva dell’India
Vista la recente minaccia di ulteriori sanzioni da parte del Congresso degli Stati Uniti, i termini di riconciliazione con l’Occidente da parte dell’Iran, in seguito alla svolta delle trattative sul nucleare con il P5+1 nel novembre dello scorso anno, sono pronti ad essere implementati a partire dal 20 gennaio. Tehran sembra imperturbata da queste rivelazioni, e la regione è in fermento per i cambiamenti futuri, visto che diverse nazioni stanno per schierarsi dalla parte di ...

Eni e Finmeccanica, eccellenze italiane
Eni e Finmeccanica sono due aziende italiane che rappresentano dei veri e propri punti di eccellenza a livello europeo e mondiale. La prima, nota soprattutto per le vicende che coinvolsero Enrico Mattei negli anni ’50 e ‘60, opera in particolare nel campo del petrolio e del gas naturale, attraverso attività di ricerca, commercio e sviluppo che coinvolgono all’incirca 90 paesi e 78.000 persone. Si tratta della prima società per capitalizzazione a Piazza Affari, con un ...

Notizie dall'Istituto:

Crisi siriana e interessi asiatici. Massimiliano Porto intervistato da L’Indro
Massimiliano Porto, direttore del Programma di ricerca “Asia Orientale” dell’IsAG, è stato intervistato da Priscilla Inzerilli per “L’Indro” a proposito della posizione giapponese in merito alla crisi siriana. L’articolo può essere letto cliccando qui. ...

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giovedì 13 febbraio 2014

Adriano Visconti, l’Asso dell’Aviazione

AdrianoVisconti

Una raffica di mitra alle spalle lo uccide, autori del delitto i partigiani della brigata garibaldina Redi

Sparare alle spalle è vile. Uccidere a tradimento, violando un patto, è da pusillanimi. La storia di Adriano Visconti è una di quelle che sui libri di storia non si trovano, eppure parliamo di un personaggio di cui l’Italia dovrebbe andare fiera.

È il 29 aprile 1945, Adriano Visconti, ‘Asso dell’Aviazione italiana’ è in una caserma di Milano. Ha al suo attivo 1400 ore di attività bellica, 591 missioni, 72 combattimenti, 26 abbattimenti, di cui 19 antecedenti all’armistizio e 7 successivi, oltre a due subiti, due Medaglie di bronzo e sei d’argento al Valore Militare, due promozioni per meriti nel corso della Seconda Guerra Mondiale, le Croci di Ferro di 1 e 2 classe.

Era nato a Tripoli, nella Libia italiana, dove la sua famiglia era emigrata dopo la colonizzazione del 1911. La sua carriera nell’aviazione era stata eccezionale, la sua scelta di aderire alla Repubblica Sociale lineare ed indubbia.

Il 29 aprile del 1945 deve arrendersi, non c’è più carburante, resistere è impossibile. La resa del 1° Gruppo caccia Asso di Bastoni è firmata da Visconti, dal CLNAI, dal CLN e da quattro capi partigiani. Sono il cosiddetto ‘Capitano Chiodo’, un tal ‘Ferruccio’, un certo ‘Nicola’ e uno che si chiama Aldo Aniasi, detto Iso in quel gergo tutto partigianesco che tanto piace ai vanagloriosi ‘resistenti’. È un accordo in piena regola, secondo il quale la resa comporta la garanzia di libertà ai sottufficiali e agli avieri, l’incolumità degli ufficiali e l’impegno di consegnarsi come prigionieri di guerra alle autorità italiane o alleate. Naturalmente si parla degli alleati ‘nuovi’, quelli che fino a pochi mesi prima avevano sganciato bombe sul suolo italiano sventrando città ed uccidendo incondizionatamente civili e militari. Un patto che viene tradito, come accade quando una delle parti dell’accordo è un vigliacco senza onore. Una raffica di mitra sparata alle spalle uccide Adriano Visconti e il suo aiutante Valerio Stefanini. A Visconti vengono esplosi altri due colpi di pistola alla nuca. Chi spara è il guardaspalle di Aniasi, quell’ ‘Iso’ che nel 1945 comanda la brigata garibaldina ‘Redi’ e che poco tempo dopo sarà sindaco e senatore della Repubblica Italiana. Aniasi viene incriminato: si ritiene che l’ordine sia partito da lui. Eppure non viene condannato: l’assassinio di Visconti e Stefanini è ritenuto ‘legittimo atto di guerra’, perché avvenuto prima dell’8 maggio 1945. I due pesi e le due misure. I morti di serie A e i morti di serie B. Gli ‘eroi’ che riempiono le pagine dei libri di storia e i dimenticati. E due facce di un’Italia che ha perso non solo la guerra ma, prima ancora, la dignità.

Ad accogliere le spoglie dell’Asso dell’Aviazione, il Campo 10 nel Cimitero di Musocco a Milano, dove riposano le spoglie di molti repubblicani. È lo stesso cimitero in cui viene sepolto, anonimamente, il Duce del Fascismo Benito Mussolini e da cui la pietà di Domenico Leccisi e di altri fascisti lo trafugherà nella speranza di una sepoltura più degna, che giungerà solo nell’agosto del 1957 nella sua Predappio.

Per tornare a Visconti, bisogna dire che come recita un antico detto, ‘nemo propheta in patria’: mentre l’Italia dimentica i suoi uomini migliori, Washington gli conferisce un tributo. Nel National Air and Space Museum un’immagine di Adriano Visconti  gli rende il giusto merito di ‘Asso dell’Aviazione italiana’. Anche New York lo celebra con una foto nel museo di Ellis.

In patria, invece, bisogna attendere il 2010 per sentir parlare di lui nel documentario ‘Volando con Visconti’  di Costa, che racconta la sua vita e quella del suo assistente Stefanini. Di Visconti si parla anche in ‘Aquile senza corona’ e ‘Il cacciatore del cielo’  del 2011 e in ‘Dai pulcini di Quarantotti alle comete di Visconti’ del 2012.

Quasi settant’anni ci ha messo l’Italia per rendergli in minima parte l’attenzione che gli spetta. Ma, si sa, questa è la storia scritta dai ‘vincitori’, che si autoproclamano tali senza aver riflettuto adeguatamente sul fatto che la guerra l’hanno persa anche loro.

emoriconi@ilgiornaleditalia.org

Emma Moriconi

lunedì 10 febbraio 2014

"Giorno del Ricordo", dieci anni dall'emozione di quelle luci verdi

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Casa Pound rende omaggio alle vittime delle foibe

Nel 2004 l'istituzione della legge per commemorare martiri delle foibe ed esuli istriani, fiumani e dalmati

Dieci anni son passati dall'approvazione della legge che istituisce il 10 febbraio, "Giorno del Ricordo" dei martiri delle foibe e degli esuli istriani, fiumani e dalmati. 

Porta il mio nome ed è per me, moralmente, la cosa più bella della mia vita da parlamentare. Personalmente è anche un ricordo indelebile: il tabellone che si riempiva di luci verdi, l'emozione, la commozione nel capire che quel sogno si realizzava davvero. Per me era soprattutto l'aver adempiuto ad una promessa, intima, che avevo fatto a me stesso tanto tempo prima.

Mi tornavano alla memoria i ricordi di anni ormai lontani, vorticavano nella mente immagini e parole, vivide come fossero di ieri, di quand'ero bambino.

Pensavo ai capelli candidi di nonno, ai suoi occhi chiari e acquosi, ai racconti della Grande Guerra, fatta da volontario irredento, istriano; pensavo a quando si andava al vecchio Cimitero degli Eroi di Redipuglia, al Podgora di Scipio Slataper, alla trincea della Frasche di Filippo Corridoni; pensavo alle lacrime di mamma davanti a quella che era stata casa loro, a Buie, sentinella dell'Istria, da dove erano partiti esuli e ove ormai viveva altra gente, che parlava un'altra lingua, così dura e lontana da quella del dolce sì...

Quante volte allora, avevo pensato "non è giusto" e mi ero detto, nelle pieghe dei miei pensieri nascosti, "da grande combatterò per te e per voi".

Ecco, la mia buona battaglia l'avevo combattuta e l'avevo vinta.

E' lì, è una legge dello Stato, tanti ora sapranno, tanti impareranno, tanti capiranno; quelle vicende, quei nomi, quelle città, non saranno più piccola e sofferta storia di un remoto angolo d'Italia, ma tornerà ad appartenere a tutti gli Italiani.

Certo, da ragazzo sognavo il tricolore sul campanile di Buie, sulla torre di Montona, sull'Arena di Pola, sull'aquila di Fiume, sognavo giustizia per quei trecentocinquantamila esuli sparsi in ogni angolo del pianeta, e per me giustizia era riavere la casa e la terra strappata.

Ho imparato col tempo a comprendere che spesso la giustizia non è di questo mondo, che la legge della foresta diventa troppe volte la legge degli uomini, che il tempo drammaticamente cancella storie, sangue, lingue, tradizioni.

Ma ho capito anche che la peggior ingiustizia, la peggior resa è proprio quella verso il tempo che tutto cancella, è la rinuncia alla memoria, è la banale aspirazione a sopravvivere senza pensieri e senza valori, figli del presente e già orfani del futuro, sradicati e apolidi atomi di passaggio attraverso una cronaca scritta da altri.

Il Giorno del Ricordo non è, in tutta evidenza, una riparazione materiale ai drammi d'allora, ma è un grande un atto di giustizia, verità, riconciliazione.

E' l'aver ridato un senso al cammino comune, riconsegnato alla storia nazionale pagine ignobilmente strappate, ridestato il senso di una comunità di destino.

E' l'aver finalmente dato un fiore a tutti quei morti senza croce, sprofondati chissà dove nelle voragini del Carso, ma soprattutto aver fatto ch'essi non fossero più morti di serie B, destinati ad essere figli di un dio minore, sacrificati ad una verità che non si poteva dire...

Ma non è solo memoria, è anche futuro nel segno di una rinnovata coscienza culturale e nazionale, seme che germoglierà ancora in quelle terra adriatica orientale.

Chi vuol scendere oltre Trieste lungo l'antica via Flavia, ora che con l'Europa neppure ci son più le sbarre al confine, troverà nelle pietre e nella cultura il senso di una comune storia nazionale, dal leone marciano con i dogi sul Palazzo Pretorio di Capodistria (Caput Histriae) al  "Trillo del diavolo" di Tartini a Pirano, dalle volte della Basilica Eufrasiana di Parenzo (Julia Parentium) alle arcate dell'Arena di Pola (Pietas Julia), all'aquila di Fiume (Tarsatica) la dannunziana città di vita.

E più giù ancora, in Dalmazia, incontrerà Zara, salutato dal leone alato della Porta di Terraferma, la Sebenico di Niccolò Tommaseo, la Spalato del Palazzo di Diocleziano, la Ragusa che fu Repubblica di San Biagio col motto "Libertas", quinta repubblica marinara italiana...

La legge sul Giorno del Ricordo, dieci anni dopo, si dimostra essere anche e soprattutto l'occasione per una ricucitura storica e culturale di tutti gli italiani, una presa di coscienza nazionale sulla lunga e diffusa esperienza umana e civile degli italiani dell'Adriatico orientale, al loro grande contributo alla costruzione della Patria Italiana e di quell'Europa adriatica che fu anche il sogno dei grandi del Risorgimento nazionale: un sogno che oggi val la pena di tornare a cullare.

Roberto Menia

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domenica 9 febbraio 2014

Paolo Di Nella, l'agonia della violenza politica

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Nell’anniversario dalla morte del giovane nazionalrivoluzionario, un ricordo, un pensiero, una preghiera.

 

Non sarà facile, stasera. Parleremo, come sempre facciamo qui a Telefono Giallo di un delitto rimasto senza colpevoli ufficialmente riconosciuti, ma parleremo soprattutto della morte di un ragazzo di vent’anni, Paolo Di Nella, fascista romano’.

Comincia così una puntata di Telefono Giallo, la trasmissione di Rai Tre condotta da Corrado Augias. ‘Parleremo di un delitto e parleremo di Paolo Di Nella e inevitabilmente ritroveremo il clima e l’atmosfera di tante nostre città di questo Paese nei primi anni del decennio che sta per concludersi. Disordini di piazza, scontri, la contrapposizione anche fisica di idee politiche opposte, la dissipazione di vite umane frutto di quella degenerazione della politica inutile, infantile, che è la violenza di piazza in un Paese democratico’.

La cronaca di quel 2 febbraio è storia nota, ne abbiamo parlato anche qualche giorno fa sul Giornale d’Italia, nell’anniversario dell’aggressione. Quello che accade, invece, il 9 febbraio del 1983, e di cui ricorre oggi il trentunesimo anniversario, è l’epilogo di quell’atto tremendo e irragionevole, di quell’attacco alle spalle, di quella violenza cieca e maledetta. Paolo muore il 9 febbraio 1983, il fiore è stato reciso, un’altra vita è stata spezzata, l’ultima di quegli anni infami. Il sangue di Paolo, il dolore di quei giorni, le lacrime di chi gli ha voluto bene, il senso di vuoto, un grido al cielo che lo vuole ‘presente’ suggellano la fine degli anni di piombo.

Ma chi è Paolo Di Nella? ‘Un militante politico – dice ancora Augias – che la sua militanza l’aveva cominciata giovanissimo, a 14 anni, iscrivendosi al Fronte della Gioventù’.

Il filmato è un documento eccezionale che trascina indietro nel tempo, in un’epoca a colori sbiaditi, che sembra lontanissima e forse lo è davvero. Le immagini di Telefono Giallo propongono un’intervista ad un giovane Gianni Alemanno con la celtica al collo, all’epoca (fine anni ’80) segretario nazionale del Fronte della Gioventù, che di Paolo era stato il migliore amico. Una bella foto inedita di Paolo, i capelli lunghi, gli occhiali. Un’altra che lo ritrae seduto a terra, vicino alla sua moto. E poi Daniela, giovanissima, graziosa, gli occhi grandi, che ci racconta Paolo con i capelli lunghi e sporchi di colla, con i jeans anch’essi sporchi della colla delle affissioni. E poi una giovane R. A., riconoscibilissima ormai come Roberta Angelilli, con la didascalia che recita ‘un’amica di Paolo’ che lo racconta come una persona sempre disponibile e attenta a i problemi degli altri.

Nel filmato vediamo anche la mamma di Paolo, la sua dignità nel dolore è grande, la sua testimonianza toccante, intensa. Quanto dolore nel rievocare quelle ore, la corsa forsennata al Pronto Soccorso, l’ambulanza che sfreccia in una inutile corsa contro il tempo. E ancora l’intervista al professor Merli, il medico che eseguì l’autopsia sul corpo di Paolo. Una testimonianza tecnica, la sua, che fa rabbrividire: l’osso temporale di Paolo era stato fatto a pezzi, con gravi lesioni a livello dell’arteria meningea media. E ancora, un’intervista ad Ugo Vetere, le sue parole di responsabilità, la sua riflessione sulla vita umana.

Uno speciale che varrebbe la pena di ascoltare – e guardare – dall’inizio alla fine, una trasmissione introvabile sul web ed estremamente particolareggiata. La visita del presidente Pertini al Policlinico, quella del sindaco di Roma Ugo Vetere, il telegramma di condoglianza di Berlinguer, il segno dei tempi che sono cambiati. E poi i funerali, ‘carichi di tensione’ dice Augias, di cui va in onda un servizio del tg. Anche questo è un viaggio nel tempo senza eguali. Quella bara, con il tricolore e la bandiera con la croce celtica, e il ‘presente’ che risuona nella piazza, tante voci che sembrano una voce sola. Augias ricorda come quell’evento tragico lasciò presagire che qualcosa di grave poteva ancora succedere, per rappresaglia. E invece non accadde nulla: il senso della responsabilità ebbe il sopravvento, quegli anni dovevano finire, per sempre. E finirono.

E poi le rivendicazioni, e le  indagini, gli identikit, i confronti all’americana a cui Daniela venne sottoposta, che sono una storia lunga e complessa che non possiamo approfondire in questa sede – ma non mancheremo di farlo - e  che non porteranno nessuno sul banco degli imputati. Un altro delitto impunito, un'altra vittima senza colpevoli. Per Paolo oggi resta un ricordo, un pensiero, una preghiera. Gli anni di piombo sono finiti, anche se ad un prezzo troppo alto.

Emma Moriconi


L'Esempio di un ragazzo semplice

Il filo rosso che unisce i militanti attraverso le parole di chi vuole ricordare

Paolo Di Nella è un simbolo di semplicità, un esempio per tutti i ragazzi che hanno scelto di fare politica. Quella politica vissuta ventiquattro ore al giorno, quella fatta di riunioni, volantini, affissioni e battaglie politiche e sociali. Come l'ultima di Paolo, quella per il verde pubblico del suo quartiere (il Trieste Salario di Roma). Come quelle che oggi, a distanza di anni, chi fa politica combatte ogni giorno. Scrivendo un articolo, girando un film, sforzandosi di trovare qualcosa di ancora puro in un mondo divenuto sempre più preda di arrivisti e poltronari.

A Paolo la sua sezione ha sempre dedicato uno striscione, affisso a Piazza Gondar a fianco al murales che lo ricorda. Con frasi scelte tra quelle che più rappresentano il modo di interpretare la vita e la politica che Lui e gli altri che si sono sacrificati per quello in cui credevano hanno saputo incarnare. A Paolo sono state dedicati anche pensieri, brani, giornaletti auto prodotti da quei ragazzi che hanno cercato di seguire il suo esempio. Leggerli oggi, a più di trent'anni dalla sua morte, dà una sensazione di malinconia e di orgoglio. Un misto di tristezza per tutto quello che è andato via per sempre e di gioia per essere riusciti, nonostante tutto, a portare avanti la fiaccola che Paolo non può più tenere tra le sue mani. Mani che oggi sono diventate di tutti coloro che si ritrovano in queste parole dedicate a Paolo.

Arrivederci Paolo

Sebbene i minuti seguitino a correre come sempre ed a quella notte sia seguito un altro giorno, come è solito al tempo, per noi niente è cambiato. La rabbia, il dolore. Il rimpianto per ogni momento passato con te è impresso nella nostra mente, nel nostro cuore. E’ il prezzo di una scelta di vita, di chi si misura con il mondo, le sue leggi e la sua morale, con la gente qualunque ed il suo modo di essere. Ora, per tanta della gente per cui lottavi, non sei che un ricordo lontano, un “povero ragazzo” finito male e da dimenticare in fretta. Per noi è diverso, ma non lo capiranno mai. Non si può capire ciò che non si è mai stati.

Uno di noi, questo sei. Le definizioni non contano quando si è esempio di vita anche nella morte. Un esempio fatto di gesti insignificanti e momenti gloriosi, che adesso assumono un valore enorme per chi con te lottava, soffriva, voleva vivere. Un esempio che è ricordo, ed è solo nostro.

Non abbiamo niente a che spartire con chi, nato dall’odio, è vissuto nell’odio e per l’odio; con chi è responsabile di questa società crudele ed ipocrita che ha spento le più vive componenti della personalità umana tentando di uccidere la stessa forza del pensiero. Ma lentamente, come l’acqua corrode le rocce, il nostro pensiero sconfiggerà il potere e all’oggi, che è rapido come un baleno, seguirà un domani eterno. Lì ci incontreremo! (Fronte della Gioventù Trieste Salario)

Noi ci siamo!

E’ difficile parlare di Paolo, che ha dato la vita per quell’Ideale in cui tutti crediamo, che è stato capace di sacrificare la propria giovinezza in nome di qualcosa di più alto, di più luminoso, di più vero. E’ difficile perché qualunque parola sembra inappropriata se usata per descrivere il gesto di un ragazzo come noi, che per il solo fatto di aver scelto la strada più dura, è morto a vent’anni. E’ difficile perché di fronte al sacrificio estremo spesso ci si sente estremamente piccoli e inadeguati e qualunque cosa si dica o si faccia sembra sciocca. E’ difficile, ma vogliamo provarci lo stesso, seguendo quel filo rosso che ci lega indissolubilmente a chi ha percorso prima di noi la strada sulla quale oggi stiamo camminando. Molti di noi hanno conosciuto Paolo solo ascoltando i ricordi di chi ha diviso con Lui la militanza quotidiana, leggendo la sua storia, guardando negli occhi sua madre. Eppure possiamo dire di aver vissuto con Lui, perché dividiamo la stessa anima.

Stasera, come in tutti gli altri giorni della nostra vita, vogliamo dire a Paolo, e a tutti quelli che sono con lui in quella verde valle lontana e senza tempo, è che noi ci siamo. Con tutte le nostre debolezze, con la stanchezza e lo scoraggiamento che a volte si fanno davvero pesanti, con i piccoli sacrifici di ogni giorno, che non sono niente se paragonati al loro. Ci siamo, e continuiamo, nel nostro mondo e nel nostro tempo, a percorrere la strada che prima di noi ha visto i loro passi svelti attraversare la vita, consapevoli del fatto che abbiamo scelto di vivere un ideale che va oltre il tempo e oltre la storia, un ideale che ha vissuto in loro e che ora vive in noi. Ci siamo, e sappiamo che in ogni semplicissimo atto della militanza di ogni giorno, come un’affissione, un volantinaggio, una riunione, un’assemblea, ci sono con noi anche loro.

C’è chi il sangue è chiamato a versarlo tutto insieme e chi goccia a goccia: quando ci sentiamo stanchi e scoraggiati, quando ci assalgono i dubbi sulla scelta della militanza, sarà sufficiente pensare a chi, ragazzo di vent’anni come noi, ha versato il suo sangue tutto insieme e ci ha lasciato il dono più prezioso che si possa mai ricevere: un esempio da seguire (da Coordinamento, bollettino a cura del nucleo Azione Giovani “Francesco Cecchin”).

Cristina Di Giorgi

Da: http://www.ilgiornaleditalia.org

Nasa: ossigeno da Marte e acqua dalla Luna

Due missioni permetteranno di ricavare le risorse indispensabili direttamente dai corpi celesti, rendendo possibili le colonie interplanetarie.

[ZEUS News - www.zeusnews.it - 07-02-2014] 

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Viaggiare nello spazio richiede, tra le altre cose, una buona scorta di provviste; tra queste, aria respirabile e acqua sono tra le più importanti.

È chiaro che dover caricare un veicolo spaziale con queste provviste limita non solo la distanza raggiungibile, ma anche la possibilità di portare con sé materiale di altro tipo (computer, attrezzature per esperimenti e via di seguito).

L’articolo continua qui.

mercoledì 5 febbraio 2014

La figuraccia del sindaco per il nubifragio di Roma

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«Voglio una città a misura di ROM. Strade che hanno buche e delle vere e proprie voragini. Ecco io voglio una Roma così» (Ignazio Marino, 7° e 8° capitolo della Genesi). Inizia così l’esilarante video che racconta, con un montaggio incalzante e ironico (modello blob), la grande sfida tra il sindaco Marino e il Noè interpretato da Russell Crowe, con la capitale che affoga nel nubifragio, tra buche e frane comparse in questi giorni di incessante maltempo sulla capitale. «Distruggerà il mondo», annuncia Noè-Crowe, poi compare l’immagine di Marino che sghignazza. “Tutta la verità sulla biblica sfida all’indomani del diluvio universale che ha afflitto Roma nel febbraio 2014. La storia che non leggerete nemmeno nei più oscuri vangeli apocrifi”, è il titolo della clip di Giorgio Croce Nanni, che in pochi giorni è diventata “virale” in rete. L’immagine del sindaco che rassicura i romani con le sue promesse è alternata alle grida di disperazione di Noè (Noah) che annuncia, tra fulmini, lampi, voragini, traffico, transenne e onde d’acqua, “che siamo solo all’inizio…”. «Prendete l’Arca!», è l’appello dell’ex sindaco Alemanno, che a sua volta era finito nel mirino del regista romano ai tempi della nevicata su Roma. Nel video non mancano citazioni bibliche, richiami al salvataggio degli animali, “prendete i serpenti!”, mentre automobilisti inferociti solcano le strade di Roma cercando soccorso e vie di fuga in una città paralizzata dal tremendo cataclisma abbattutosi, a sorpresa, pensate, in pieno inverno: la pioggia…

di Luca Maurelli

Da: http://www.secoloditalia.it

Lo avete voluto come Sindaco di Roma? Ora perchè piangete?

martedì 4 febbraio 2014

Aggiornamento n° 104 di GEOPOLITICA

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Vi segnaliamo le ultime novità:

Geopolitica:

Asia Pacifico: un nuovo pivot
In corso di stampa Geopolitica, vol. II, no. 2/3 (Estate-Autunno 2013) ASIA PACIFICO: UN NUOVO PIVOT   Da alcuni decenni si parla del XXI come del “Secolo del Pacifico”. Quest’idea è stata solo corroborata dalla decisione dell’Amministrazione Obama di riorientare la strategia nazionale degli USA per fare perno sulla regione dell’Asia-Pacifico. Gli analisti vi leggono una nuova enfasi sul controverso rapporto USA-Cina, il cui scontro per l’egemonia è preconizzato da alcuni. In questo numero di ...

Call for Papers:

Vol. III, n. 1 (Primavera 2014) – India: potenza e contraddizioni
Vol. III, n. 1 (Primavera 2014) India: potenza e contraddizioni Scadenza per le proposte: 15 febbraio 2014 Scadenza per gli articoli: 1 aprile 2014 GEOPOLITICA. Rivista dell’Istituto in Alti Studi di Geopolitica e Scienze Ausiliarie accetta proposte per il numero di Primavera 2014. Il tema monografico del volume è: India: potenza e contraddizioni. Il numero approfondirà molteplici tematiche connesse all’India, potenza emergente, in un anno importante per la politica interna del Paese, viste le programmate ...

I Report dell'IsAG:

Latvia – 20 years after its independence (or a trade-off?)
No. 22 – January 2014 Author: Eva Maurina Language: English Keywords:  Europe  Latvia  Privatization   Download (PDF) / Scarica (PDF)   Abstract Following famous words of my professor Anis Bajrektarevic that: “the Atlantic Europe is a political power-house (with the two of three European nuclear powers and two of five permanent members of the UN Security Council, P-5), Central Europe is an economic power-house, Russophone Europe is an energy power-house, Scandinavian Europe is all of that a bit, and Eastern Europe is none of it”, I wanted to examine the standing of my own place of origin in the ‘new European constellations’. What happens to ...

Collana Orizzonti d'Eurasia:

L’unità nella diversità. Religioni, etnie e civiltà nel Kazakhstan contemporaneo
L’unità nella diversità. Religioni, etnie e civiltà nel Kazakhstan contemporaneo Curatori: Dario Citati e Alessandro Lundini Editore: Fuoco Edizioni & IsAG, Roma 2013 Collana: Orizzonti di Eurasia Caratteristiche: 296 pp., cartografie b/n di Lorenzo Giovannini, prefazione di Tiberio Graziani, postfazione di Roberto Valle, € 20,00 ISBN: 9-78889736377-4 Dalla Quarta di copertina La Repubblica del Kazakhstan, che ha acquisito l’indipendenza nel 1991 in seguito alla dissoluzione dell’URSS, è uno dei Paesi più variegati del mondo sotto il profilo della composizione nazionale e religiosa: sul suo vasto territorio si contano infatti oltre 130 gruppi etnici e 40 confessioni all’interno di una popolazione di circa 16 milioni di ...

Collana Heartland:

Halford John Mackinder: Dalla geografia alla geopolitica
Halford J. Mackinder (1861-1947) è stato un uomo dalle molteplici carriere: geografo, è considerato il fondatore moderno della disciplina in Gran Bretagna; educatore, ha creato l’Università di Reading e consolidato la London School of Economics come suo secondo direttore; esploratore, è stato il primo uomo a scalare il Monte Kenya, la seconda vetta africana; politico, ha seduto in Parlamento e ricevuto diversi incarichi ufficiali, tra cui quello d’Alto Commissario britannico nella Russia Meridionale sconvolta dalla guerra civile. ...

Geopolitica Online:

Legge Bankitalia: un po’ di chiarezza
Si è già parlato, in questi stesse pagine (vedi qui), del controverso Decreto Bankitalia, alias D.l. n. 133/2013, appena tramutato in legge con alcune modifiche nella Legge 29 gennaio 2014, n. 5. Visti però gli accadimenti delle ultime ore non è inutile ritornarvi sopra, anche perché taluni organi (vedi Corriere della Sera) stanno dando spiegazioni molto edulcorate del provvedimento, sostanzialmente presentato come un mero esercizio di finanza creativa che cambia qualche numero a bilancio ma ...

I rapporti tra Italia e Armenia: prospettive di cooperazione
Italia e Armenia guardano con sempre maggiore interesse alle opportunità offerte da una maggiore cooperazione in campo commerciale, politico e culturale: in questo articolo viene fornita una breve analisi dell’evoluzione dei rapporti bilaterali negli ultimi anni.   Nel corso degli ultimi anni, i rapporti bilaterali tra Italia e Armenia stanno attraversando una fase di graduale intensificazione. Pur essendoci ancora molta strada da fare, entrambi i paesi riconoscono che una maggiore collaborazione costituisce un’opportunità da non ...

Ucraina: scenario transnistriano?
Negli ultimi giorni la situazione in Ucraina sta peggiorando a vista d’occhio. I disordini, nati dalla sospensione da parte del governo ucraino della stesura dell’accordo di associazione alla UE, che inizialmente (dalla fine di novembre dell’anno scorso) erano circoscritti alla piazza Maidan (ormai ribattezzata “Euromaidan”), il cuore di Kiev, hanno travalicato la piazza e la capitale. Nelle ultime giornate le azioni e i blitz dei manifestanti si stanno diffondendo a macchia d’olio in molte città ...

La Danimarca che non c’è
L’esterofilia per un popolo può essere una qualità, ma molto spesso se ha uno sguardo superficiale risulta dannosa. L’Italia spesso guarda con occhi idealizzati oltre le Alpi, con all’opposto un giudizio a volte troppo negativo per i risultati e la situazione del Paese. L’esempio recente più eclatante è stato pochi mesi orsono, in un post in italiano alquanto popolare su Facebook, dove si esaltavano i primi 100 giorni del governo Hollande, non sapendo che in ...

Cambiamenti climatici: città europee in ritardo
Uno studio internazionale e multidisciplinare pubblicato su Climate Change Letters, cui ha partecipato l’Imaa-Cnr, evidenzia che siamo molto lontani dagli obiettivi: la Gran Bretagna e l’olandese Groningen le più virtuose. In Italia, solo una città su 32 ha un piano di adattamento. La riduzione dell’80% delle emissioni prevista nel 2050 appare comunque irraggiungibile Le città del nord Europa sono più all’avanguardia nel fronteggiare le sfide del cambiamento climatico con piani di adattamento e consistenti obiettivi ...

Il delicato equilibrio nel Golfo: la leadership di Riyad e le nuove sfide regionali
Il trentaquattresimo summit del Consiglio di Cooperazione del Golfo, conclusosi il dodici dicembre scorso, pone un freno alle velleità di Riyad che, dopo i recenti sviluppi geopolitici, aveva visto nella creazione di un’unione regionale l’opportunità di riaffermare la propria supremazia politica. Un’altra occasione perduta per l’Arabia Saudita che, nonostante il recente riavvicinamento con il rivale Qatar, appare sempre più isolata e incapace di svolgere l’ambito ruolo di guida dell’area mediorientale. Prove di forza all’interno del ...

Argentina, cronaca di una imprevedibile sollevazione?
“Nascosto nella moltitudine di valori che Cordoba rappresenta per definizione, si trova un serpente velenoso la cui testa, chiedo a Dio, mi conferisca l’onore storico di tagliare con un solo colpo” . Con queste parole Camilo Uriburu, Governatore della provincia di Cordoba, durante la giunta militare si riferì a studenti e lavoratori cordobesi scesi in sciopero generale la mattina del 12 Marzo 1971. I manifestanti mobilitati per l’intera città chiedevano le dimissioni dello stesso Uriburu, ...

Notizie dall'Istituto:

Dario Citati intervistato da “La Voce della Russia” sulla visione dei media occidentali sulla Russia

Dario Citati, direttore del programma di ricerca “Eurasia” dell’Istituto di Alti Studi in Geopolitica e Scienze Ausiliarie (IsAG), ha partecipato alla Tavola Rotonda “Guerra mediatica contro la Russia”, organizzata dalla radio “La Voce della Russia”. Per ascoltare l’intervista integrale, cliccare qui. ...

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sabato 1 febbraio 2014

C’è vita su Marte?

Quella che l'agenzia americana identifica come una roccia sarebbe in realtà un fungo. L'accusa di uno scienziato americano.

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[ZEUS News - www.zeusnews.it - 31-01-2014] 

La NASA sta nascondendo le prove della presenza di vita su Marte: per questo motivo uno scienziato ha deciso di fare causa all'agenzia spaziale americana e ristabilire la verità.

Detta così, la notizia sarebbe davvero sensazionale. Andando però un po' più a fondo, le cose sembrano stare in maniera decisamente diversa.

L’articolo continua qui.

mercoledì 29 gennaio 2014

"Tributo a Lucio Battisti"

TributoaLucioBattisti

DA NON PERDERE!

Concerto di Luca Vicari sia sul repertorio Battisti-Mogol che su quello Battisti Panella.

chi desiderasse mangiare può prenotare al 3394987052 contributo alla serata 10€

Libreria Galleria delle Arti  via Francesco Caracciolo 12 Roma

Metro A fermata Cipro / Bus 490,492,495,31,33,913,990,999,23

martedì 28 gennaio 2014

Come tre aringhe

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TEATRO DE' SERVI - ROMA

dal 28 gennaio al 16 febbraio 2014

LA NUOVA COMMEDIA

di e con Marco Falaguasta e con Marco Fiorini e Pietro Scornavacchi

06/6795130

TEATRO MARTINITT - MILANO

dal 20 febbraio al 9 marzo 2014

02/36580010

domenica 26 gennaio 2014

Il caso Guareschi/De Gasperi

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Continuando nel cammino da percorrere, lunedì 27 gennaio, alle ore 21:00, avremo come ospite il dr. Aldo Braccio, redattore e collaboratore del progetto Eurasia e dell'omonima rivista, nonchè collaboratore di altre realtà editoriali presenti e passate, sempre contraddistinte dall'adesione ad un pensiero non certamente conforme ed autenticamente coraggioso.
Il dr. Aldo Braccio ci parlerà di questo:
"Guareschi-De Gasperi. Giustizia pilotata, ingiustizia manifesta nell'Italia atlantizzata"
Il caso Guareschi-De Gasperi ebbe il suo epilogo nel 1954 quando lo scrittore emiliano dovette subire una condanna per diffamazione, con tanto di incarcerazione (rifiutò l'appello) per più di un anno, a seguito di una inchiesta giornalistica che aveva portato alla pubblicazione di due lettere di Alcide De Gasperi "istiganti" i bombardamenti alleati su Roma.
Vi aspetto quindi al solito posto (via Duccio di Boninsegna 21/23 - MM Buonarroti) lunedì 27 gennaio alle ore 21,00.
Partecipate e diffondete.


Andrea Benzi
Presidente della Federazione di Milano dell'Associazione Nazionale Volontari di Guerra


TUTTE LE VIE SON PIANE ALL'ANIMOSO
IL POCO AGGIUNTO AL POCO FA TANTO

Aggiornamento n°103 di GEOPOLITICA

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Geopolitica:

Asia Pacifico: un nuovo pivot
In corso di stampa Geopolitica, vol. II, no. 2/3 (Estate-Autunno 2013) ASIA PACIFICO: UN NUOVO PIVOT   Da alcuni decenni si parla del XXI come del “Secolo del Pacifico”. Quest’idea è stata solo corroborata dalla decisione dell’Amministrazione Obama di riorientare la strategia nazionale degli USA per fare perno sulla regione dell’Asia-Pacifico. Gli analisti vi leggono una nuova enfasi sul controverso rapporto USA-Cina, il cui scontro per l’egemonia è preconizzato da alcuni. In questo numero di ...

Call for Papers:

Vol. III, n. 1 (Primavera 2014) – India: potenza e contraddizioni
Vol. III, n. 1 (Primavera 2014) India: potenza e contraddizioni Scadenza per le proposte: 15 febbraio 2014 Scadenza per gli articoli: 1 aprile 2014 GEOPOLITICA. Rivista dell’Istituto in Alti Studi di Geopolitica e Scienze Ausiliarie accetta proposte per il numero di Primavera 2014. Il tema monografico del volume è: India: potenza e contraddizioni. Il numero approfondirà molteplici tematiche connesse all’India, potenza emergente, in un anno importante per la politica interna del Paese, viste le programmate ...

I Report dell'IsAG:

Latvia – 20 years after its independence (or a trade-off?)
No. 22 – January 2014 Author: Eva Maurina Language: English Keywords:  Europe  Latvia  Privatization   Download (PDF) / Scarica (PDF)   Abstract Following famous words of my professor Anis Bajrektarevic that: “the Atlantic Europe is a political power-house (with the two of three European nuclear powers and two of five permanent members of the UN Security Council, P-5), Central Europe is an economic power-house, Russophone Europe is an energy power-house, Scandinavian Europe is all of that a bit, and Eastern Europe is none of it”, I wanted to examine the standing of my own place of origin in the ‘new European constellations’. What happens to ...

Collana Orizzonti d'Eurasia:

L’unità nella diversità. Religioni, etnie e civiltà nel Kazakhstan contemporaneo
L’unità nella diversità. Religioni, etnie e civiltà nel Kazakhstan contemporaneo Curatori: Dario Citati e Alessandro Lundini Editore: Fuoco Edizioni & IsAG, Roma 2013 Collana: Orizzonti di Eurasia Caratteristiche: 296 pp., cartografie b/n di Lorenzo Giovannini, prefazione di Tiberio Graziani, postfazione di Roberto Valle, € 20,00 ISBN: 9-78889736377-4 Dalla Quarta di copertina La Repubblica del Kazakhstan, che ha acquisito l’indipendenza nel 1991 in seguito alla dissoluzione dell’URSS, è uno dei Paesi più variegati del mondo sotto il profilo della composizione nazionale e religiosa: sul suo vasto territorio si contano infatti oltre 130 gruppi etnici e 40 confessioni all’interno di una popolazione di circa 16 milioni di ...

Collana Heartland:

Halford John Mackinder: Dalla geografia alla geopolitica
Halford J. Mackinder (1861-1947) è stato un uomo dalle molteplici carriere: geografo, è considerato il fondatore moderno della disciplina in Gran Bretagna; educatore, ha creato l’Università di Reading e consolidato la London School of Economics come suo secondo direttore; esploratore, è stato il primo uomo a scalare il Monte Kenya, la seconda vetta africana; politico, ha seduto in Parlamento e ricevuto diversi incarichi ufficiali, tra cui quello d’Alto Commissario britannico nella Russia Meridionale sconvolta dalla guerra civile. ...

Geopolitica Online:

129 etnie e 40 religioni: il Kazakhstan e la sfida della convivenza
Nell’ultimo articolo, scrivendo di A.J. Toynbee, si è citata una sua espressione riguardo alla “molteplicità nell’unità” (multiplicity-in-unity). Un concetto similare è espresso nel titolo de L’unità nella diversità. Religioni, etnie e civiltà del Kazakhstan contemporaneo, recentissima opera di Fuoco Edizioni a cura di Dario Citati e Alessandro Lundini (e con contributi anche di Eliseo Bertolasi, Giacomo Guarini, Giuliano Luongo e Roberto Valle), la quale inaugura la nuova collana “Orizzonti d’Eurasia” patrocinata dall’IsAG e dedicata all’area ...

Moniz Bandeira: “Spionaggio elemento essenziale nella storia USA”
Jary Cardoso, giornalista brasiliano, nel mese di novembre 2013, ha intervistato il professore Luiz Alberto Moniz Bandeira, membro del consiglio scientifico di “Geopolitica”. Riportiamo a continuazione il testo integrale dell’intervista tradotto in lingua italiana.   Il geopolitico Luiz Alberto Moniz Bandeira, di anni 77, è stato presente nella recente Fiera del Libro di Francoforte per la presentazione delle edizioni dei suoi libri in tre lingue: in mandarino, “Formazione dell’Impero Americano”, pubblicato quest’anno in Cina e ...

Il lievito russo, l’immutabile Iran, l’Europa che non c’è. Intervista a Pietrangelo Buttafuoco
Domenica 12 gennaio è stato presentato presso il Caffè Letterario di Roma l’ultimo libro di Pietrangelo Buttafuoco, “Il dolore pazzo dell’amore” (Bompiani, 2013). Buttafuoco, giornalista e scrittore, è stato anche conduttore televisivo, portando sulla tv italiana il primo e a oggi ultimo programma espressamente dedicato alla geopolitica (“Il Grande Gioco”). Giacomo Guarini lo ha intervistato per noi.   Una prima domanda che vorrei farle è sulla Russia, come realtà antropologica. Cosa dovrebbe attingere, a suo ...

L’Area Med, opportunità strategica per l’Italia
Le prospettive economiche dei Paesi del Mediterraneo, all’infuori dell’eurozona, sono positive. Nel 2013 la crescita economica media dell’Area Med, inclusi i Paesi dell’eurozona, è stata dello 0,4%, valore trainato dai Paesi fuori dall’eurozona, il cui Pil in media è aumentato del 3,5%. I recenti provvedimenti in materia economica e fiscale, faranno di questi Paesi un’opportunità di sviluppo commerciale e industriale.   In tempi di recessione, i Paesi della sponda sud del bacino del Mediterraneo rappresentano ...

Notizie dall'Istituto:

Gli scontri di Kiev: Eliseo Bertolasi intervistato da Funkhaus Europa
Eliseo Bertolasi, ricercatore associato dell’IsAG (Programma “Eurasia”), è stato intervistato dall’emittente tedesca Funkhaus Europa a proposito dei recenti scontri di Kiev. Leggi l’articolo: Sull’orlo della guerra civile Riascolta l’intervista ...

Tensioni nel Mar Cinese Orientale: Daniele Scalea intervistato da L’Indro
Daniele Scalea, direttore generale dell’IsAG e condirettore di Geopolitica, è stato intervistato da Priscilla Inzerilli de “L’Indro” a proposito degli ultimi sviluppi della contesa tra Cina e Giappone nel Mar Cinese Orientale. L’articolo, intitolato Mar Cinese Orientale, ancora tensioni, può essere letto cliccando qui. ...

Video:

La relazione strategica Italia-America Latina. Simona Bottoni a Radio Popolare
Simona Bottoni, ricercatrice IsAG, interviene al programma "Bucanero" di Radio Popolare (22 novembre 2013). ...

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venerdì 24 gennaio 2014

L'antimateria del CERN svelerà i segreti dell'Universo

antimatter

Prodotto un fascio di antidrogeno che aiuterà a risolvere uno dei misteri più grandi della fisica moderna.

[ZEUS News - www.zeusnews.it - 22-01-2014] 

Perché viviamo in un universo fatto di materia e non in uno fatto di antimateria? Dove è finita l'antimateria che esisteva subito dopo il Big Bang?

I ricercatori del CERN sono da anni impegnati nel tentare di rispondere a queste domande e, perciò, cercano modi sempre più efficienti non solo di produrre antimateria ma anche di conservarla per più tempo possibile tramite mezzi che non interferiscano troppo con il suo studio.

L’articolo continua qui.

martedì 21 gennaio 2014

Horst Wessel. Un destino tedesco

HorstWessel

Venerdì sera presentazione del libro "Horst Wessel. Un destino tedesco" a cura di Maurizio Rossi.
Circoscrizione 4, Piazza Martignoni 2 - Camnago Volta (Como) - ore 20.45.
Non mancate!

domenica 19 gennaio 2014

Walter Jeder sul Concerto per Carlo

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Lo confesso. Anch’io, come Marco, mi ero chiesto se trent’anni dopo ne valesse ancora la pena. Consapevole dell’onore che Guido mi faceva invitandomi a presentare il Concerto, evocando il mio ormai archiviato protagonismo nei Campi Hobbit, mi odiavo per non aver saputo dire di no ( per vanità? per nostalgia? per incoscienza?) a qualcosa che avrebbe potuto somigliare a certo goffo reducismo autoconsolatorio che, da anni, ho deciso di lasciarmi alle spalle. 

Mi chiedevo se la nostra gente avrebbe accettato, tenuta al buio fino all’ultimo minuto, una sede ostracizzata dai rigurgiti degli ultimi ottusi epigoni dell’odio “antifascista”. Se avrebbe avuto ancora un senso, oggi, parlare di “alternativa” in musica.
Soprattutto, mi pareva stonato riproporre le nostre facce  stanche  di sessantenni sgamati in salsa giovanilista.

Riconosco che mi sono sbagliato.
E’ bastato impugnare il microfono e salire  sul palco del Madison per capire che quella comunità di affetti e di speranze, cementata dagli anni orribili della spranga, non si era dissolta. Trent’anni, una vita, passavano come in un lampo di flash della memoria.
Nomi scomparsi e nuove vite, grandi eventi e piccole infamie, fatiche, gioie, dolori… Solo un attimo di smarrimento e poi “via” a tutta birra.
Quei mille volti attenti, appena velati dai riflettori, erano lì a dirci “ avanti, ci siamo. A dispetto di tutto ci siamo ancora. Vogliamo ancora dividere quelle emozioni che fanno bene, che lavano le scorie del tran-tran quotidiano, la patina gommosa che ci  ha fatto cinici e indifferenti.”

I vecchi amici hanno cantato con la stessa intensità di allora, e forse qualche passione di più, le canzoni mai dimenticate del grande Carlo.
I più giovani le hanno rivisitate a loro modo, cercando nuova forza espressiva , martellando robusto entusiasmo,  offrendo svolte di necessaria ironia. Energia pura.
Oltre tre ore di maratona musicale sono scivolate via senza intoppi – scandite da un’implacabile scaletta di regia – senza concedere più di tanto a sbavature sentimentali.
Ma si avvertiva, sul palco e nella corrente che percorreva quel pubblico così speciale, che ognuno avrebbe avuto qualcosa da raccontare, fame e sete di testimonianze, tanti abbracci da scambiare. Un rito di comunione che non ritenevo più possibile.
Ne sono uscito più leggero, più giovane, più contento di me.
Quando il cuore batteva ancora all’impazzata per l’emozione, è arrivato, a travolgerci, il gran finale: tutti in piedi a dare in voce, in coro, alla nostra idea della vita e del mondo. Una sfida che, alla faccia dell’anagrafe, forse, non si è ancora conclusa. 

Walter Jeder

Da: http://www.cantiribelli.com

venerdì 17 gennaio 2014

ONORE al samurai che terminò la seconda guerra mondiale nel 1974

HirooOnoda_Nosurrender

Alla fine si arreso: al suo cuore malandato. Al tempo che è passato. Alla morte. Hiroo Onoda, il leggendario ultimo soldato dell’Esercito imperiale giapponese, che soltanto nel 1974 ha deposto le armi imbracciate durante la seconda guerra mondiale, è morto ieri pomeriggio a 91 anni per infarto in un ospedale di Tokyo, dove era stato ricoverato dal 6 gennaio a seguito di una insufficienza cardiaca. La storia della sua vita sembra tratta da un film di Akira Kurosawa, e non solo per la mitica aura da combattente indomito che ha accompagnato tutti i giorni della vita di Onoda, ma anche per quel mescolarsi di atmosfere grottesche a situazioni al limite del tragico che ha connotato la singolare vicenda di un personaggio diventato epico negli anni, a sua insaputa, e suo malgrado.

Un’esistenza, quella di Onoda, che ha intrecciato storia reale e vissuto immaginato: ex ufficiale dell’intelligence, continuò a combattere per decenni sull’isola filippina di Lubang, dove era stato distaccato nel 1944, malgrado la resa del Giappone nella Seconda guerra mondiale. E quando finalmente fu trovato, e poi arrestato nella giungla dell’isola, nessuna personalità, nessun argomento, riuscirono a convincerlo che l’Esercito imperiale era stato definitivamente sconfitto: fedele al suo impegno militare. Personificazione del samurai moderno, pronto a sacrificare un’intera esistenza alla divisa e al voto bellico. Convinto della sua missione, ha continuato a considerarsi ancora in servizio effettivo e permanente, e soltanto con l’intervento del suo ex comandante, che gli ordinò di deporre finalmente le armi, Onoda decise una volta per tutte di porre fine alla “sua” guerra.

Un conflitto, quello che ha impegnato Onoda ben oltre quelli che sarebbero stati i suoi doveri militari, a cui il soldato è sopravvissuto, con altri tre commilitoni, dimostrandosi più forte dei bombardamenti e degli attacchi delle truppe Usa e alleate. Un conflitto, che non ha piegato la volontà di Onoda neanche quando, sempre all’oscuro della sconfitta nipponica, uno dei militari lasciò il gruppo nel 1949, e si arrese volontariamente: un evento che avrebbe potuto segnare una svolta, e mettere fine alla vita bellica di Onoda. A quel punto, infatti, la diplomazia giapponese, informata di quanto accaduto, decise di cominciare a muoversi per il recupero dei superstiti. Ma, ancora una volta, Onoda rimase immune a qualunque tipo di accadimento. Persino quando altri due suoi compagni d’avventura morirono a seguito di scontri a fuoco con gli abitanti dell’isola, lasciando Onoda come unico sopravvissuto, lui scelse di non ritirarsi.

Dovrà arrivare il 1974, anno della svolta cruciale, perché Onoda si arrenda: a marzo di quell’anno, dunque, dopo l’arresto e la chiusura della “sua interminabile guerra”, il tenente fu ricevuto con tutti gli onori dal presidente filippino Ferdinando Marcos, in compagnia della moglie Imelda. Rientrato in patria, accolto con le dovute celebrazioni, dopo appena un anno decise di trasferirsi in Brasile dove, deposte finalmente le armi, cominciò a vivere una vita normale: si sposò, e gestì una piantagione con successo. E quando nel 1984 tornò finalmente in Giappone, ufficializzò la sua richiesta di far riposare in patria le sue stanche spoglie una volta finiti i suoi tumultuosi giorni. E così è stato.

Da: http://www.secoloditalia.it/2014/01/e-morto-il-soldato-hiroo-onoda-lultimo-giapponese-si-era-arreso-alla-sconfitta-solo-nel-1974/

Aggiornamento n° 102 di GEOPOLITICA

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Vi segnaliamo le ultime novità:

Quaderni di Geopolitica:

Italia e Serbia. Passato, presente e futuro di un’amicizia
Quaderni di Geopolitica, no. 3 (Supplemento al Vol. II, 2013) ITALIA E SERBIA. PASSATO, PRESENTE E FUTURO DI UN’AMICIZIA   Nell’ultimo decennio la Repubblica di Serbia ha conosciuto una rapida crescita economica e attratto ingenti investimenti dall’estero. L’Italia ha svolto in questa evoluzione un ruolo assai importante, tanto da rappresentare oggi il primo investitore nel Paese balcanico. La vicinanza geo-culturale dei due Paesi ha facilitato inoltre un riavvicinamento dei rapporti politici ...

Collana Orizzonti d'Eurasia:

L’unità nella diversità. Religioni, etnie e civiltà nel Kazakhstan contemporaneo
L’unità nella diversità. Religioni, etnie e civiltà nel Kazakhstan contemporaneo Curatori: Dario Citati e Alessandro Lundini Editore: Fuoco Edizioni & IsAG, Roma 2013 Collana: Orizzonti di Eurasia Caratteristiche: 296 pp., cartografie b/n di Lorenzo Giovannini, prefazione di Tiberio Graziani, postfazione di Roberto Valle, € 20,00 ISBN: 9-78889736377-4 Dalla Quarta di copertina La Repubblica del Kazakhstan, che ha acquisito l’indipendenza nel 1991 in seguito alla dissoluzione dell’URSS, è uno dei Paesi più variegati del mondo sotto il profilo della composizione nazionale e religiosa: sul suo vasto territorio si contano infatti oltre 130 gruppi etnici e 40 confessioni all’interno di una popolazione di circa 16 milioni di ...

Collana Heartland:

Halford John Mackinder: Dalla geografia alla geopolitica
Halford J. Mackinder (1861-1947) è stato un uomo dalle molteplici carriere: geografo, è considerato il fondatore moderno della disciplina in Gran Bretagna; educatore, ha creato l’Università di Reading e consolidato la London School of Economics come suo secondo direttore; esploratore, è stato il primo uomo a scalare il Monte Kenya, la seconda vetta africana; politico, ha seduto in Parlamento e ricevuto diversi incarichi ufficiali, tra cui quello d’Alto Commissario britannico nella Russia Meridionale sconvolta dalla guerra civile. ...

I Report dell'IsAG:

Il Brasile contemporaneo nel contesto globale. Processi d’integrazione regionale in America Latina e opportunità d’investimento per le imprese italiane
No. 21 – December 2013 Author: Simona Bottoni Language: Italiano Keywords:  Latin American integration  PAC 1  Social inclusion   Download (PDF) / Scarica (PDF)   Abstract Goal of this work is to give an instrument, simply and quickly consultable, as much as possible complete, to the businessmen and to the curiouses of Brazil too, as a guide to help their strategic decisions or, more modestly, to satisfy some of their curiosities. To achieve it an introduction was needed, describing of salient aspects that distinguished the Brazilian social-economic context in the latest years. ...

Geopolitica Online:

Le reti sociali e la difesa. Un’analisi “SWOT”
Introduuzione Le reti sociali sono sempre esistite come tali, anche se ovviamente hanno assunto un significato virtuale grazie a Internet. Possiamo definire una rete sociale come un sito web che permette agli internauti di iscriversi e creare un’identità virtuale chiamata comunemente “profilo”. Diventa sociale in quanto permette di scambiare messaggi pubblici o privati con altri membri iscritti, così come file e collegamenti. La componente essenziale è la possibilità di aggiungere persone o gruppi affini e ...

Le prospettive delle relazioni italo-russe dopo il summit di Trieste
Archiviato il vertice di Trieste, i Governi di Italia e Federazione Russa si sono dati appuntamento a Soči, sede dei Giochi Olimpici invernali nel 2014, in quello che si prospetta come un anno di grande importanza per i due Paesi per il rilancio delle relazioni euro-russe. Nella due giorni italiana (25-26 novembre) il Presidente Vladimir Putin ha incontrato il nuovo Pontefice Francesco, il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, gli ex Presidenti del Consiglio Romano Prodi ...

Il Terzo Forum Economico e Commerciale tra Cina e Paesi dell’Est Europa: alla ricerca di un’alternativa all’Europa?
Introduzione Il 26 Novembre si è svolto il Terzo Forum Economico e Commerciale tra la Cina e i Paesi dell’Europa Centrale e Orientale; nei tre giorni di visita, il premier cinese Li Keqian ha incontrato a Bucarest, Romania, i leader di 16 Paesi dell’Europa Centrale e Orientale per discutere di partnership commerciali e di investimenti nei Paesi dell’area. Tale incontro ha confermato le intenzioni, manifestate già da alcuni anni, di aumentare gli investimenti e i ...

Quando la Geopolitica parlava italiano
Negli anni ’30, dalla comune ispirazione rappresentata dalla geografia “biologica” di Friedrich Ratzel, sorsero in Germania, Francia e Inghilterra-USA tre scuole che oggi definiamo “geopolitiche” (sebbene solo i tedeschi e, in misura molto minore, i francesi utilizzassero tale termine). I principali rappresentanti delle tre scuole sono rispettivamente Karl Haushofer, Jacques Ancel e Halford John Mackinder; ognuna di esse aveva posizioni proprie e talvolta contrastanti. Due geografi di Trieste, Ernesto Massi e Giorgio Roletto, raccolsero in ...

La collaborazione tra l’FBI americano e la magistratura del Kazakhstan getta nuove ombre sulla figura dell’oligarca Rakhat Aliyev
È l’11 Febbraio 2006 quando Altynbek Sarsenbayev, dirigente del partito Naghyz Ak Zhol (“Vero Cammino Luminoso”) ed ex ambasciatore kazako in Russia, viene ucciso a colpi di pistola mentre si trova in viaggio di lavoro ad Almaty; assieme a Sarsenbayev perdono la vita il suo autista e la guardia del corpo. Per l’omicidio furono tratti in arresto un dirigente dell’amministrazione del Senato kazako, Yerzhan Utembaev, ed altri cinque ufficiali dei locali servizi di sicurezza. Secondo ...

Cambiamento climatico e guerra ambientale. Un nuovo terrorismo?
Le opinioni espresse nell’articolo sono dell’Autore e possono non coincidere con quelle della Rivista.   Riassunto I cambiamenti climatici sono sempre esistiti. Oggi assistiamo ad un cambiamento climatico globale senza precedenti, in cui le cause naturali giocano un ruolo secondario e dove la mano dell’uomo, attraverso il progresso tecnologico, può provocare enormi catastrofi. Il controllo climatico potrebbe diventare, in un futuro non molto lontano, un’arma di distruzione di massa, potendo essere utilizzata dagli Stati per ...

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mercoledì 15 gennaio 2014

Aggiornamenti rivista EURASIA ( 06/01 – 12/01 2013 )

eurasia[4]

 

Di seguito il sommario degli aggiornamenti della Rivista "Eurasia" dell’ultima settimana (dal 6 al 12 gennaio 2014):

Indice

  • Pubblicazioni
  • Articoli e saggi
  • Appuntamenti

Pubblicazioni

E' attualmente disponibile in libreria l’ultimo numero (4/2013) della Rivista di Studi Geopolitici "Eurasia" (XXXII), intitolato "Il secolo cinese?”.

L'EDITORIALE DEL NUOVO NUMERO

IL SOMMARIO DEL NUOVO NUMERO

Articoli e saggi

Aldo Braccio, DIETRO LA CRISI IN TURCHIA, CHI TIRA LE FILA PER IL “CAMBIO DI REGIME” ?

Redazione, S.VERNOLE, REDATTORE DI “EURASIA”, PRESENTA SU RAI 3 IL NUMERO 3/2013

Giacomo Gabellini, I PADRONI DEL MONDO

Giuseppe Cappelluti, RUSSIA GAINS UKRAINE AND ARMENIA, BUT (MAYBE) WILL LOSE KYRGYZSTAN

Giacomo Gabellini, UNIONE BANCARIA, UN PASSO VERSO LA CATASTROFE (VISTI I PRECEDENTI…)

Redazione, FAIS ALL’IRIB: CONFERENZA “VIA DELLA SETA” MIRA A RITROVARE GRANDI POTENZIALITÀ ECONOMICHE IN ASIA

Giacomo Gabellini, L’OMBRA DI WALL STREET SULLA “RIPRESA” STATUNITENSE


Appuntamenti

LA VIA DELLA SETA 2.0, CONFERENZA A PERUGIA SABATO 18 GENNAIO 2014

...E tanti altri articoli sono disponibili sul sito!

La Redazione.

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martedì 14 gennaio 2014

E’ morto un Camerata

Celsio

      Ciao Celsio! si, solo ciao...ci hai preceduti sul viale dell'Arcobaleno....stai andando incontro alla Luce! Finalmente le tue pene morali e fisiche hanno finito di opprimerti (certo eri un uomo forte e non lo dimostravi! ma quando ci siamo visti a settembre ho letto nel tuo sguardo quanto ti pesava tutta la situazione!)! Il tuo pensiero non era solo la malattia con tutto quello che comportava, certo che no! il tuo pensiero era Maria Giovanna, ne sono sicura. Maria Giovanna che ti ha coinvolto con il suo amore per tutti gli animali, ti ha coinvolto nelle battaglie contro chi faceva del male ai quattrozampe, ha riempito la tua vita e la tua casa di amore incondizionato che solo gli animali sanno dare (anche loro sono tristissimi ora che non sei più qui!)....Maria Giovanna... la tua compagna, amica, moglie...il bersaglio dei tuoi "punzecchiamenti" (quante volte ho sorriso di tenerezza quando vi sentivo battibeccare!?)ma anche delle tue attenzioni...e fulcro incontestato della tua vita! Una vita ricca, piena di avvenimenti, di interessi, di passioni, di lavoro (ti guardavo e pensavo:"che energia!") .... Celsio....  eri sempre in attività... non ti perdevi mai  d'animo...sempre pronto ad una nuova avventura...ad un nuovo progetto...a portare avanti una causa in cui credevi...camicia e gilet anche in pieno inverno...con una tosse che ti squassava, a volte, i polmoni....sempre un pò assorto (cosa pensavi?)....ci mancherai, caro amico, mancherai a tutti noi..perchè a tutti noi hai dato qualcosa di te, del tuo pensiero, del tuo modo di fare! Mancherai a tantissima gente, tanti tuoi amici saranno tristi oggi, chi potrà starà vicino a Maria Giovanna e chi non potrà, ti rivolgerà un lungo pensiero. Ciao Celsio...solo ciao...vai verso la Luce...ci sono tutti i tuoi affetti del passato, anche i tuoi animali sono là che ti aspettano....stai arrivando...sarete ancora insieme...e quando Dio vorrà, saremo ancora insieme!! Ciao Amico sincero!!!

Da Antonella

lunedì 13 gennaio 2014

"LESSICO INATTUALE Un conservatore davanti al pensiero unico".

lessico_inattuale

Aperitivo letterario nelle sale de L'Universale con
Giuseppe Del Ninno ed Andrea Marcigliano che presenteranno
il libro di Gennaro Malgieri
"LESSICO INATTUALE Un conservatore davanti al pensiero unico".

Sarà presente l'Autore,seguirà drink.

Via Francesco Caracciolo 12  -  (via Candia-via Doria) Roma - info:3394987052

Metro A,fermata Cipro -Bus:490,492,495,31,33,23,913,990,999

lessico_inattuale_promo

venerdì 10 gennaio 2014

RAIDO: Tradizione Formazione Rivoluzione

Finalmente on-line il nuovo sito di RAIDO !
Scopri le due nuove macro-sezioni del sito:
quella "politica", della Comunità Militante Raido,
e quella di "e-commerce", della Libreria Raido.

IMPORTANTE!

Per i clienti del sito

Si informano tutti gli iscritti al sito Raido.it che si può accedere tramite la propria username e con la password: raido2013 , che potrà essere cambiata subito dopo l'accesso.

Tesseramento 2014: il tuo contributo a Raido!

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Extraparlamentare, libera, autofinanziata. Questa è la nostra militanza. Dal 1995, nel solco della Tradizione. E vogliamo continuare su questa linea, anche grazie al tuo sostegno concreto.
Anche per quest'anno puoi sostenere RAIDO, iniziativa militante non a scopo di lucro, con l'iscrizione alla nostra Associazione. Con una quota associativa annuale di soli 5 euro, potrai partecipare alle nostre attività (culturali, sportive, ricreative) organizzate periodicamente e acquistare presso la sede di Roma, e tramite il sito web, tutto il materiale disponibile (circa 3000 titoli librari oltre a produzioni artigianali, abbigliamento e non solo).
"Tutto costa", diceva Leon Degrelle, "Ma qualcuno paga, comunque! E non sapete chi! E' dunque una cosa losca. Qui siete voi , è pulito, è netto, ci si vede chiaro!". E' questa la nostra linea, senza se e senza ma. La linea di chi crede che il Fronte della Tradizione si realizza coi fatti e non con le belle parole.
E' possibile iscriversi tutti i giorni, dal Lunedì al Sabato, presso i nostri locali di Via Scirè 21-23, oppure inviando la quota associativa di 5,00 euro a mezzo Poste Pay (raidonotizie@gmail.com per richiedere numero e intestatario), Conto Corrente Postale (c/c n° 1002592663 intestato a: Centro Studi Raido - Via Scirè 21/23 00199, Roma) o bonifico bancario (Iban IT42 K076 0103 2000 0100 2592 663 - Centro Studi Raido Via Scirè 21/23 00199, Roma) o PayPal (intestatario: heliomithras0@gmail.com).
Dopo aver effettuato il versamento, inoltra i tuoi dati (nome e cognome / luogo e data di nascita / luogo di residenza / codice fiscale / riferimenti del pagamento effettuato) a info@raido.it per l'invio della tessera direttamente a casa tua.
Per coloro che effettuano acquisti superiori ai 30 euro, la tessera è gratuita!
Tutti i proventi, tutte le cessioni di materiale, tutte le donazioni e i contributi sono reinvestiti nell'attività militante. L'impegno concreto e quotidiano dei singoli militanti di RAIDO rende possibile la permanenza in vita di questa iniziativa no profit che da 18 anni offre numerose iniziative, eventi e attività in forma assolutamente gratuita.
Sostenere RAIDO, allora, diventa una scelta politica e di coerenza, per chi crede nella Tradizione. Davvero e non a chiacchiere.


Sursum Corda, Raido

Via Scirè 21/23, 00199 Roma
tel: 06.86217334
e-mail Comunità Militante: info@raido.it
e-mail per ordini: ordini@raido.it
sito internet: www.raido.it
Cuib Femminile: cuibfemminile@raido.it
Comunità Militante Raido
web blog: www.azionetradizionale.com

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