Vogliamo giustizia!

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Giustizia per i morti di Bologna

Ultimissime del giorno da ADNKRONOS

domenica 28 luglio 2013

L’isola che non c’è. Il dramma istriano raccontato dall’ex campione Nino Benvenuti

ninobenvenuti

Nino Benvenuti torna simbolicamente sul ring per “incrociare” i guantoni con la sua biografia personale, a partire dall’infanzia nella sua città natale Isola d’Istria, oggi in territorio sloveno. Il grande campione di boxe domani presenterà a Roma, dal palco della festa dell’Estate romana, All’ombra del Colosseo, il suo libro L’isola che non c’è. Il mio esodo dall’Istria, scritto a due mani con Mauro Grimaldi. È il dramma degli esuli istriani nel racconto di chi lo ha vissuto sulla sua pelle, prima di diventare uno degli atleti più popolari e amati del mondo. Nato il 25 aprile 1938, Nino è stato campione olimpico nel 1960 e campione mondiale dei Pesi medi tra il 1967 e il 1979. La sua è una storia arcitialiana che parla di passione e sacrifici. La carriera pugilistica di Nino comincia a tredici anni in una piccola palestra di Isola d’Istria che frequenterà per quattordici anni, spinto dalla passione di suo padre per la boxe. Il talento straordinario e la tenacia non tardano a manifestarsi vincendo piccolissimo tornei regionali e interregionali fino ad arrivare in Nazionale, imbattuto, nel 1995. Fra il ’61 e il ’63 combatte ben 29 volte uscendo sempre vittorioso dal ring. La sua è anche una vita segnata dalla lealtà, come dimostra la fortissima amicizia che lo ha legato a due grandi ex rivali come Griffith (al quale è rimasto vicino anche dopo l’outing sulla sua omosessualità) e Monzon. Si è dichiarato più volte un “uomo di destra” e ha partecipato attivamente alla vita politica italiana nel 1964 sotto le insegne del Movimento sociale.  Nell’isola che non c’è l’ex pugile, ora settantacinquenne, ha voluto raccontare la sua storia più nascosta, i primi vent’anni di vita, segnati dalla guerra, da tirannie di segno opposto e dal triste destino della sua cittadina natale da cui fuggì insieme alla famiglia, incalzato dalle truppe di Tito. «Molti sapevano – dice oggi Benvenuti – e non hanno fatto niente. Se non indignarsi quando ormai non serviva più». Il racconto si ferma al giorno glorioso della conquista dell’Oro olimpico, nel 1960 a Roma. Le pagine sono la testimonianza dal forte impatto emotivo di un grande campione che rivendica con orgoglio le proprie origini istriane e racconta senza le gabbie del “politicamente corretto” la storia ancora scomoda di chi ha abbandonato la propria terra per rimanere italiano.

di Romana Fabiani

venerdì 26 luglio 2013

Aggiornamento n° 86 di GEOPOLITICA

logo_geopolitica

Vi segnaliamo le novità di questa settimana:

Nuovo numero (in corso di stampa):

“La crisi finanziaria e il nuovo ordine economico mondiale”: in corso di stampa il nuovo numero
In corso di stampa. Uscita prevista: 1 agosto 2013 Geopolitica, vol. II, no. 1 (Primavera 2013) LA CRISI FINANZIARIA E IL NUOVO ORDINE ECONOMICO MONDIALE   Nel 2008 una grave crisi finanziaria sistemica, legata soprattutto al fenomeno dei “derivati”, ha colpito il mondo intero, facendo ancora oggi sentire i suoi effetti sull’economia globale. Da allora, diverse ricette sono state presentate e applicate per risolvere il rallentamento della crescita, che in alcuni paesi è stagnazione e ...

Articoli:

La campagna di Abe per modificare la Costituzione
La revisione della Costituzione sarà una questione fondamentale nella politica giapponese dei prossimi anni. Il primo Ministro Abe, piuttosto popolare per la sua nuova politica economica, ha pubblicamente dichiarato che il suo governo e il Partito Liberal Democratico (LDP) cercheranno di modificare la Costituzione Giapponese dopo le elezioni della Camera Alta di quest’anno. Il Ministro Abe e il LDP considerano la Costituzione attuale un ostacolo alla sicurezza nazionale del Paese, una limitazione al controllo politico ...

L’Europa nucleare: quando Londra e Parigi vollero dotarsi della bomba
La questione nucleare è una ferita aperta nell’ambito delle relazioni internazionali. Nonostante le dichiarazioni solenni a favore dell’opzione zero, i possessori della bomba non intendono rinunciare alla sua potenza psicologica mentre nuovi attori statali cercano più o meno apertamente di dotarsene. Nel dibattito internazionale si dimentica spesso di citare la presenza degli arsenali sovrani di Regno Unito e Francia. A tutt’oggi Londra e Parigi sono infatti gli unici stati europei a possedere delle scorte nucleari ...

Caso Abljazov: le colpe della politica, le colpe dei media
Il caso di Alma Šabalaeva, la moglie dell’oligarca kazako Muchtar Abljazov espulsa dall’Italia, domina da giorni le cronache e ha rischiato di portare a una crisi di governo nel nostro paese. Le opposizioni, la stampa e molte ONG internazionali hanno criticato duramente il Governo e la burocrazia italiani per il loro contegno nella vicenda. Ma i politici non sono gli unici colpevoli. I media hanno avuto un ruolo parimenti nefasto. Il giro di valzer La ...

Soft power e hard power nel cyberspazio
Il dominio del cyberspazio può essere ottenuto attraverso il controllo delle strategie di soft power e hard power. Nessun paese può imporsi in internet al di fuori delle sue frontiere, quindi attualmente esiste un dibattito sull’applicazione dell’espansionismo o del protezionismo nel cyberspazio come strumento di potere che possa servire anche a promuovere la prosperità economica di un paese. Soft Power o Hard Power nel cyberspazio Le strategie di sicurezza nei distinti spazi comuni o globali ...

Kaesong: diagnosi di una crisi
Il 6 luglio appena trascorso, al termine di una difficile trattativa durata almeno quindici ore, i rappresentanti di Corea del sud e Corea del nord avrebbero raggiunto un accordo sul futuro del parco industriale intercoreano di Kaesŏng, chiuso agli inizi dello scorso aprile nel mezzo della crisi diplomatica tra Nord e Sud 1. Le due parti si sarebbero dichiarate d’accordo alla ripresa delle attività produttive del parco, dimostrandosi molto disponibili alla soluzione dell’incidente. L’accordo tra ...

Una trasparenza fiscale in trompe l’oeil
Dai loro attacchi contro il segreto bancario degli istituti svizzeri nel 2009, gli Stati Uniti hanno cambiato approccio rispetto alla frode fiscale negli Stati membri dell’Unione europea. Negli Stati Uniti, l’offensiva dell’autorità fiscale si è tradotta nell’emanazione nel 2010 del Foreign Account Tax Compliance Act (Facta), che obbliga le banche straniere a fornire i nomi dei loro clienti americani, anche se non sono domiciliati negli USA. Per quanto riguarda l’Unione europea, essa si è lanciata ...

Buona lettura!

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mercoledì 24 luglio 2013

Quel 25 luglio del 1943 a Villa Torlonia

25luglio

Carissime/i, Vi propongo per la serata di giovedì 25 luglio, data fatidica per la storia d'Italia,la ripresa filmica di un evento artistico-storico avvenuto esattamente 3 anni or sono all'interno di Villa Torlonia, luogo ove il Duce viveva con la propria famiglia.In quelle serate avvenne sotto il porticato della residenza mussoliniana la rappresentazione che per il 25 luglio di quest'anno vi riproponiamo:un'autentica suggestione drammatica messa in scena da Pier Francesco Pingitore con l'ausilio di tanti bravi artisti.
E' inutile che vi dica:un'occasione da non perdere...vi aspetto,se siete fuori Roma e non lontani rientrate! Smettiamola di essere poltroni!

  Maurizio Messina


Leggere e diffondere l'allegato,grazie.   

Info e prenotazioni:3394987052 / 3480468591

Cassini invia straordinaria foto della Terra vista da Saturno

laterradasaturno

Di Alessandro Martorana

Cassini, la navicella della NASA che dal 2004 orbita intorno a Saturno, ha inviato una splendida immagine della Terra vista attraverso gli anelli del sesto pianeta del sistema solare, da una distanza di circa 1,5 miliardi di chilometri. Per la prima volta la Terra e la Luna sono state ritratte dalla fotocamera ad alta risoluzione della navicella come due oggetti distinti nello spazio.

Nell'immagine, scattata il 19 luglio, la Terra appare come un piccolo puntino blu, con accanto una minuscola macchiolina bianca, ossia la nostra Luna. Le foto del nostro pianeta dalle parti più esterne del sistema solare sono estremamente rare, dal momento che da centinaia di milioni di chilometri la distanza relativa tra la Terra ed il Sole è estremamente ridotta.

Esattamente come capiterebbe alla retina di un essere umano, anche i delicatissimi sensori di una fotocamera potrebbero essere danneggiati se puntati direttamente verso il Sole. Cassini è riuscita a scattare questa immagine proprio perché, dal punto di vista della navicella, in quel momento il Sole era coperto da Saturno, che ha bloccato la maggior parte della luce.

"Questo piccolo pallino blu - ha commentato Linda Spilker, scienziata del NASA Jet Propulsion Laboratory di Pasadena - è un riassunto conciso di chi eravamo il 19 luglio. L'immagine di Cassini ci ricorda quanto sia piccolo il pianeta che ci ospita nella vastità dello spazio, e testimonia anche l'ingegno dei cittadini di questo piccolo pianeta, che hanno mandato una navicella robotica così lontano da casa per studiare Saturno e, guardando indietro, scattare una foto alla Terra".

La sonda Cassini è stata lanciata nel 1997, dopo quasi venti anni di sviluppo, con lo scopo di studiare Saturno ed i suoi satelliti: sin dal suo arrivo nell'orbita del pianeta, il 1° luglio del 2004, la navicella ha anche osservato Giove, l'eliosfera e testato la teoria della relatività. Il nome deriva da quello dell'astronomo italiano Gian Domenico Cassini, che alla fine del XVII secolo scoprì alcune delle lune di Saturno (Teti, Dione, Rea e Giapeto).

[Fonte: NASA]

Da:http://it.ibtimes.com/articles/53287/20130723/saturno-terra-luna-nasa-cassini-scienza-spazio-foto-immagine-sole.htm

martedì 23 luglio 2013

44 anni fa il primo passo sulla Luna

neil_armstrong

Neil Armstrong sta per fare il primo passo sulla Luna. Fotogramma dalla ripresa 16mm a colori.

ZEUS News - www.zeusnews.it - 20-07-2013

Nella notte fra il 20 e il 21 luglio 1969, quarantaquattro anni fa, Neil Armstrong toccava per la prima volta il suolo di un altro corpo celeste, seguito poco dopo da Buzz Aldrin. Fu un'impresa stupefacente, concepita proprio per stupire (e, politicamente, per dimostrare di cosa era capace l'America in competizione con l'Unione Sovietica), tanto che ancora oggi, a quasi mezzo secolo di distanza, andare sulla Luna è ancora il riferimento assoluto per indicare una difficoltà straordinaria e per fare tanti paragoni (“Siamo andati sulla Luna, eppure non riusciamo a far funzionare i computer agli sportelli”).

L’articolo prosegue qui.

domenica 21 luglio 2013

Concerto per Carlo 2013

Chi getta semi al vento farà fiorire il cielo
30 canzoni per 30 anni di testimonianza
16dicembre
Il Concerto più importante da Campo Hobbit a oggi
carloventurino
Segui tutte le novità e le necessarie informazioni su:
https://www.facebook.com/ConcertoPerCarlo2013?ref=hl

Era il 1976 quando si iniziarono a conoscere le prime ballate scritte e cantate da Carlo Venturino; canzoni che racchiudevano idee e sogni, lutti e speranze, rabbia e amore dei giovani “fascisti” di quegli anni. Con il passare del tempo, su quelle canzoni, su quelle battaglie, su quegli ideali si sono accumulati, come macigni: gli anni, i dolori, i tradimenti, le ingiurie… una cappa di untuosa mediocrità, a volte quasi di soffocante disperazione, è scesa sulle nostre speranze, mentre la comunità implodeva, dissolvendosi in mille schegge. Eppure… Eppure, quei semi gettati allora sono caduti qua e là, spesso a nostra insaputa, trovando terra buona, facendo germogliare nuovi steli, nuovi fiori e frutti che, a loro volta, sono stati e potranno essere… nuovi semi. Quelle canzoni non sono mai state perdute, i loro contenuti non sono mai stati dimenticati, né rinnegati. Anno dopo anno, generazione dopo generazione, altri ragazzi le hanno cantate, le hanno imparate e le hanno insegnate. Stesse idee, stessi sogni, stessa rabbia e stesso amore.

venerdì 19 luglio 2013

Aggiornamento n° 85 di GEOPOLITICA

Vi segnaliamo le novità di questa settimana:

Nuovo numero (in corso di stampa):

“La crisi finanziaria e il nuovo ordine economico mondiale”: in corso di stampa il nuovo numero
In corso di stampa. Uscita prevista: 1 agosto 2013 Geopolitica, vol. II, no. 1 (Primavera 2013) LA CRISI FINANZIARIA E IL NUOVO ORDINE ECONOMICO MONDIALE   Nel 2008 una grave crisi finanziaria sistemica, legata soprattutto al fenomeno dei “derivati”, ha colpito il mondo intero, facendo ancora oggi sentire i suoi effetti sull’economia globale. Da allora, diverse ricette sono state presentate e applicate per risolvere il rallentamento della crescita, che in alcuni paesi è stagnazione e ...

Articoli:

Lingua e cultura per l’unità latinoamericana
Il numero 4 del primo volume di “Geopolitica”, intitolato “America Latina: tentativi di unità”, è stato presentato il 17 giugno a Roma presso l’Università di Roma Sapienza(vedi). Tra gl’interventi quello della Prof.ssa Laura Mariottini del Dipartimento di Scienze Politiche, di cui pubblichiamo il testo dell’intervento.   Il numero 4 del primo volume della rivista Geopolitica, dedicato ai tentativi di unità in America Latina, esce nel momento più adatto, proprio quando si stanno celebrando i duecento ...

La crisi afghana e la soluzione uzbeka
Pubblichiamo la traduzione italiana del testo del Presidente della Repubblica dell’Uzbekistan Islam Karimov, diffuso presso i mass media il 9 maggio 2013 in occasione della Festa della Memoria (Xotira va Qadrlash Kuni), la celebrazione che ricorda i caduti della Seconda guerra mondiale. Si tratta di un punto di vista importante, perché espresso dal vertice di uno degli Stati più influenti dello scacchiere geopolitico centroasiatico. Dopo una prima parte in cui discute dell’importanza della memoria bellica ...

L’Egitto delle finte rivoluzioni
Il 3 luglio 2013 Muḥammad Mursī, presidente dell’Egitto – ossia il principale paese interessato dal fenomeno noto come “Primavera Araba” – è stato destituito dalle Forze Armate, le quali – appoggiandosi a proteste di piazza organizzate dall’opposizione – hanno sospeso la Costituzione e nominato un governo ad interim. Fin da subito, prima ancora cioè che i sostenitori del presidente eletto scendessero in piazza, i militari hanno preso misure repressive verso la Fratellanza Musulmana, il Partito ...

Lombardia-Dnipropetrovs’k: cooperazione interregionale tra Italia e Ucraina
Il 7 giugno, presso la Camera di Commercio di Milano, si è tenuto l’incontro “Doing business in Ukraine: commercial and industrial opportunities of cooperation between Lombardy and Dnipropetrovs’k Regions SMEs”, in occasione della visita di una delegazione, in arrivo dall’Ucraina, della Camera di Commercio e Industria della Regione di Dnipropetrovs’k. Una delegazione composta da personalità di primissimo piano tra i vertici nella sfera politica e del mondo degli affari della regione di Dnipropetrovs’k: il governatore ...

I salafiti in ascesa nell’Egitto del golpe laico
L’unico segnale positivo per la transizione è stato il via libera dei salafiti del partito al-Nour (il secondo movimento islamista egiziano più importante dopo la Fratellanza Musulmana) alla designazione dell’ex ministro delle Finanze Samir Radwan come premier ad interim. Evidentemente questa approvazione appare come una sorta di segnale dell’inizio di una nuova strategia di al-Nour, perché fino all’altro ieri i Salafiti avevano fermato tutto. Dopo aver appoggiato la destituzione di Mohamed Morsi, si erano opposti ...

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mercoledì 17 luglio 2013

Presentazione del libro PENTITI di P.Sidoni e P.Zanetov

GIOVEDI' 18 LUGLIO ore 19,30 a L'Universale presentazione del libro PENTITI di P.Sidoni e P.Zanetov

pentiti

LIBRERIA-GALLERIA DELLE ARTI L'UNIVERSALE via F.Caracciolo 12   Roma info:3394987052 

Sono proprio loro, i pentiti, i protagonisti di questo libro: da quelli che hanno contribuito alla dolorosa stagione del terrorismo nero e rosso ai mafiosi “redenti”. Paolo Sidoni e Paolo Zanetov ci regalano un saggio accuratissimo che, con la potenza narrativa di un grande romanzo contemporaneo, ci mostra una realtà poco nota, e i meccanismi giudiziari e psicologici che hanno portato a parlare alcuni dei criminali più feroci del nostro tempo.

Aperitivo letterario da non mancare. 

martedì 16 luglio 2013

“La decrescita. Un mito post-capitalista”

la decrescita

Importante APERITIVO LETTERARIO presso la Libreria/Galleria delle Arti L'Universale via F.Caracciolo 12 Roma
Si discuterà del nuovo volume delle Diana Edizioni scritto da Giuseppe Giaccio LA DECRESCITA Un mito post-capitalista.
Interverranno Massimo De Maio presidente nazionale di Fare Verde, associazione ecologista e Giampiero Joime economista e studioso di problemi ambientali. Sarà presente l'Autore, scrittore, saggista collaboratore delle riviste Diorama e Trasgressioni.

INFO: 3394987052

lunedì 15 luglio 2013

Chi non ha tradito, non dimentica.

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Aggiornamenti rivista EURASIA ( 08/07–14/07 2013 )

Di seguito il sommario degli aggiornamenti della Rivista "Eurasia" dell’ultima settimana (dal 8 al 14 luglio 2013):

Indice

  • Articoli e saggi
  • Pubblicazioni

Articoli e saggi

INTERVISTA AL CONSOLE DELLA MONGOLIA, PROF. COLLEONI

Laura Sesenna, LA “QUESTIONE INDIGENA” IN PERU’

Gábor Vona, L’EUROPA E LA RUSSIA

Marco Nocera, L’EUROPA SENZA STATI E LA TERRA BRUCIATA

C.M., DOPO AL QAEDA. LA NUOVA GENERAZIONE DEL TERRORISMO

Giuseppe Cursio, IL DILEMMA DELLE SENKAKU

Marco Zenoni, GERMANIA E RUSSIA: DALL’UNITÀ TEDESCA A LOCARNO

Marco Crestani, ARGENTINA: NUOVO DEFAULT?

Claudio Mutti, L’IMPERO COME “POTERE CHE FRENA”

Redazione, HEARTLAND. ENERGIA E POLITICA NELL’EURASIA DEL XXI SECOLO

Redazione, BREVE STORIA DELLE AGGRESSIONI AMERICANE

Pubblicazioni

E' attualmente disponibile in libreria l’ultimo numero (2/2013) di "Eurasia" (XXX), intitolato "Il lupo grigio al bivio.

...E tanti altri articoli sono disponibili sul sito!

La Redazione.

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giovedì 11 luglio 2013

Aggiornamento n° 83 di GEOPOLITICA

Geopolitica

GEOPOLITICA: NUOVO NUMERO

E' in preparazione il nuovo numero di GEOPOLITICA (vol. II, n. 1 – Primavera 2013) – LA CRISI FINANZIARIA E IL NUOVO ORDINE ECONOMICO MONDIALE.
Se non avete ancora rinnovato il Vostro abbonamento potete sottoscriverlo online qui // cliccare (per i numeri singoli qui // cliccare). Se volete rinnovarlo tramite lettera postale, siete pregati di scriverci al nostro NUOVO INDIRIZZO – Avatar Editions – C.P. 9040 – via Baldo degli Ubaldi, 264 – 00167 Roma, Italia.
Grazie

DISPONIBILE: IL N° 4 DI GEOPOLITICA (INVERNO 2012)

Geopolitica, vol. I, ° 4 :: America Latina: tentativi di unità

Geopolitica, vol. I, ° 4 :: America Latina: tentativi di unità

Autori:
AA. VV.

Editore:
Avatar Editions

Prezzo:
22,00 euro

Geopolitica può essere richiesta al vostro libraio di fiducia

Per l'acquisto di questo numero online // cliccare

Per abbonarsi (Italia - 20% di sconto, Europa, Resto del Mondo) o rinnovare // cliccare

L'ultimo decennio ha visto l'America Latina muoversi a grande velocità sulla strada dell'integrazione regionale. Il Mercosur ha inglobato il Venezuela e si prepara a fare lo stesso con la Bolivia. È stata creata l'UNASUR che riunisce tutte le nazioni del Sudamerica. La CELC fa concorrenza all'OAS sul piano pan-continentale, ma esclude significativamente i due paesi anglosassoni. Infine, i paesi più radicali hanno dato vita all'ALBA, un'organizzazione che vuole accelerare l'integrazione riempiendola anche di contenuto politico e sociale. Parallelamente, il tentativo di Washington di creare una zona di libero scambio panamericana sembra, per il momento, fallito. Avranno successo invece i tentativi d'unità dell'America Latina?


SOMMARIO | Editoriale: L'America Latina e l'opportunità del multipolarismo : Tiberio Graziani | Focus: America Latina: tentativi di unità | Geopolitica dell'America Latina: continuità e cambiamento: Phil Kelly | Il processo di integrazione latino-americana. A che punto siamo? : Simona Bottoni | I fondamenti geopolitici dell'UNASUR : Miguel Ángel Barrios | Conferenze Italia-America Latina: verso una comunità 'italo-latinoamericana'? : Donato Di Santo | America Latina. Alcune riflessioni sui rapporti con l'Italia : Luigi Maccotta | Intervista a S.E. Isaías Rodríguez : Julián Isaías Rodríguez Diaz | L'Alleanza Bolivariana per i Popoli della Nostra America: le sfide dell'integrazione sociale : Salim Lamrani | Verso una restaurazione capitalista nella società cubana? : Mahdi Darius Nazemroaya | Ecuador: imperativi geopolitici nel nuovo scenario sudamericano : Galo Cruz | La Bolivia di Morales riacquista sovranità nella nuova geometria multipolare : Filippo Romeo | Il Brasile e l'integrazione continentale : Shiguenoli Miyamoto | L'impero colpisce ancora? La questione delle Falkland/Malvinas e il sistema degli equilibri latinoamericani : Gianluca Pastori | Rotta verso sud? Il nuovo ruolo dell'Argentina nel mercato globale degli stupefacenti : Sebastián Antonino Cutrona | Il Polo Logistico Antartico Internazionale. In cerca di una guida : Matías A. Magnasco | La UNASUR e la geopolitica degli spazi marittimi complessi. La necessità di una strategia di sicurezza e di difesa comune : Patricio Carvajal Aravena | Le opportunità dell'India in America Latina : Côme Carpentier De Gourdon | Orizzonti: Il fenomeno UÇK: dalla guerriglia alla politica : Katarina Lazic | Progetti e potenzialità dell'Expo 2017 di Astana : Giuliano Luongo | La transizione dei Balcani occidentali: la prospettiva europea tra modernità e conservazione, sviluppo e arretratezza : Saverio Francesco Massari | L'Unione Eurasiatica e l'economia della conoscenza : Nazhen T. Sarsembekov | Recensioni: Arabesque américaine. Le rôle des États-Unis dans les révoltes de la rue arabe : Dario Citati | Morire di democrazia. Tra derive autoritarie e populismo : Daniele Scalea

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mercoledì 10 luglio 2013

La passeggiata spaziale di Parmitano

astronauta

Diventa realtà il sogno di Luca Parmitano, l’astronauta dell’Esa che ha compiuto la prima passeggiata mai affrontata da un astronauta italiano fuori dalla stazione orbitale nell’ambito della missione Volare. In programma c’era una fase particolarmente avventurosa della missione, nella quale il braccio robotico della Stazione Spaziale ha afferrato Parmitano, agganciato grazie ad una particolare struttura alla quale l’astronauta ha assicurato i piedi. In questo modo Luca Parmitano si è portato in prossimità dei radiatori termici con primo spostamento della durata di 15 minuti verso il lato sinistro del traliccio della Stazione Spaziale, ed un secondo della durata di 27 minuti, verso il lato destro.

Partita il 28 maggio scorso dalla base russa di Baikonur, la missione Volare dell’Agenzia Spaziale Italiana (Asi) porta per sei mesi a bordo della Stazione Spaziale Internazionale il primo dei giovani astronauti selezionati nel maggio 2009 dall’Agenzia Spaziale Europea (Esa). Luca Parmitano, nato 37 anni fa in Sicilia a Paternò (Catania) è un pilota sperimentatore dell’Aeronautica Militare Italiana. Con lui il 28 maggio sono partiti il russo Fyodor Yurchikhin e l’americana Karen Nyberg, che con Parmitano hanno raggiunto la Stazione Spaziale in sole sei ore, raggiungendo i russi Pavel Vinogradov e Aleksandr Misurkin, che lo attendevano a bordo con l’americano Christopher Cassidy. La missione Volare è indubbiamente un primato per l’Italia, che per la prima volta vede volare la sua bandiera sulla tuta che gli astronauti indossano per le passeggiate spaziali.

Sfiora ormai mezzo secolo la storia dell’Italia spaziale, che oggi ha segnato una nuova tappa fondamentale. Il 15 dicembre 1964 è stato infatti lanciato il primo satellite realizzato interamente in Italia, il San Marco 1 ideato dal pioniere dello spazio italiano Luigi Broglio. Con quel lancio, avvenuto dal poligono americano di Wallops Island con un razzo Scout della Nasa, l’Italia è diventato il terzo Paese al mondo a mettere in orbita un satellite, dopo Unione Sovietica e Stati Uniti.

Da: http://www.secoloditalia.it/

lunedì 8 luglio 2013

Aggiornamenti rivista EURASIA ( 01/07 – 07/07 2013 )

 

eurasia

Gentile Lettore,

di seguito il sommario degli aggiornamenti della Rivista "Eurasia" dell’ultima settimana (dal 1 al 7 luglio 2013):

Indice

  • Articoli e saggi
  • Pubblicazioni

Articoli e saggi

Chiara Tavazzani, “ITALIA E GERMANIA: A COSA SERVE L’EUROPA”

Giacomo Gabellini, LA GERMANIA AL BIVIO

Peter Dale Scott, DROGA, PETROLIO E GUERRA

Pubblicazioni

E' attualmente disponibile in libreria l’ultimo numero (2/2013) di "Eurasia" (XXX), intitolato "Il lupo grigio al bivio.

...E tanti altri articoli sono disponibili sul sito!

La Redazione.

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domenica 7 luglio 2013

"Tutti i fascisti come Falvella con un coltello nelle budella"

Salerno: 7 luglio 1972, sul lungo mare scoppia una rissa che finisce in tragedia

giovanni_marini

La storia dimenticata di Carlo, il missino buono ammazzato a coltellate da Giovanni Marini, l'anarchico diventato “il poeta dei folli e dei giusti” – A difendere l’immagine dell’assassino ci pensò il Soccorso Rosso di Franca Rame e Dario Fo.

Non c’è una canzone che ricordi la storia di Carlo Falvella. Non ci sono i versi di Massimo Morsello, non ci sono le note rabbiose dei 270bis a raccontare la morte insensata di un ragazzo senza colpe. Caduto, da martire, senza aver compiuto neppure vent’anni. Si dedicano rime al suo assassino, in compenso. Un motivo in più per riportare alla memoria cosa accadde il 7 luglio di 41 anni fa.

Salerno, 1972. La cappa di piombo che pesa sull’Italia di quegli anni, è scesa da poco. In quella calda estate non si è avuto che l’assaggio di ciò che avverrà nel decennio successivo. I disordini all’università di Roma (e non solo), la bomba a Piazza Fontana, la tragica morte dell’anarchico Pinelli caduto giù dalla finestra della Questura di Milano, l’omicidio di Ugo Venturini a Genova. Ed è solo l’inizio. Il 17 maggio di quell’anno, Lotta Continua  uccide a colpi di pistola, sotto la sua abitazione, il commissario Luigi Calabresi. È un’esecuzione in piena regola. Ad ordinarla è stato Adriano Sofri, dirigente di L.C. e direttore del quotidiano che porta lo stesso nome dell’organizzazione terroristica.

Sembra così lontana Milano per chi vive in una bella e soleggiata città della Campania. Quell’anno, ad “un disco per l’estate” trionfa Gianni Nazzaro con Quanto è bella lei. Ma, da nord a sud, l’unica canzone che spopola è Io vagabondo (che non sono altro), dei Nomadi.  Forse la canticchia anche Carlo, mentre passeggia sul lungomare di Salerno. Vive lì, con la sua famiglia. I Falvella hanno 6 figli: 5 maschi e una femmina. Papà Michele è un uomo colto e tranquillo. Profondamente cattolico, liberale e fortemente conservatore. Fa l’insegnante alle superiori. Appassionatissimo di enigmistica, così come di letteratura classica. Quando può rilassarsi un po’ prende la sua copia dell’Eneide e si diletta a tradurla. È un uomo riservato Michele. Non parla molto, ma ai suoi figli insegna a crescere con sani principi e pochi grilli per la testa. Tiene che i suoi ragazzi si facciano una cultura e Carlo non lo delude. 

In quell’estate del ’72 ha da poco finito il primo anno all’Università. Studia Filosofia. La scelta non è stata casuale. Il ragazzo è affetto da una gravissima forma di miopia, rischia di rimanere cieco prima dei trent’anni. Gli mancano 13 diottrie all’occhio destro. Per tre volte è stato operato di cataratta. Carlo è consapevole che, eccezion fatta per un miracolo, il suo destino è segnato. Tanto da confidarsi con suo padre, dicendo: “ho scelto Filosofia perché potrei comunque continuare ad insegnarla senza dover scrivere. Ma devo far presto a laurearmi. Devo assolutamente riuscirci prima di diventare cieco”. Le sue parole, queste speranze per il futuro, lette con il senno di poi, fanno venire i brividi.

Il suo problema non gli impedisce di fare politica. È vicepresidente del Fronte Universitario d’Azione Nazionale, il Fuan, l’organizzazione degli studenti del Msi. Non è né un violento, né un attaccabrighe. Carlo è un bravo ragazzo, che milita solo perché ha una grande passione che gli gonfia il cuore.  Gliel’ha trasmessa sua madre. Lei è di destra, come se non più di suo figlio. Va in giro per Salerno con i manifesti del Msi attaccati al cofano e agli sportelli della sua macchina. Questo suo credo non lo trasmette solo a Carlo, ma anche ad un altro dei suoi figli, Filippo (che diventerà anche consigliere del Movimento Sociale, a Salerno, per due consiliature). Quando i due ragazzi comunicano a papà Michele che si vogliono iscrivere al Fuan la reazione non è proprio delle più entusiaste: “io non ho nulla in contrario. Ma sappiate che la politica è una statua di fango, e voi vi ci dovrete sporcare le mani”.

È vero ciò che dice il saggio signor Falvella. A fare politica, in quegli anni, si rischia di sporcarsi le mani. Non di fango, ma di sangue. Il sangue di Carlo.

È una giornata calda il 7 luglio del ’72. Sono le 19, minuto più minuto meno. Falvella sta passeggiando in via Velia, a due passi dal lungomare. È insieme ad un suo amico, si chiama Giovanni Alfinito. Sarà lui a raccontare come sono andate le cose: “stavamo per rincasare. Ma all’altezza di uno spiazzo che si trova sulla destra abbiamo notato il gruppo avversario al quale si era aggiunto anche un terzo che conoscevamo già di vista, di tendenza anarchica o di estrema sinistra”. Si chiama Giovanni Marini ed è, effettivamente, un anarchico. “Nell’incrociarci –prosegue Alfinito- c’è stato uno scambio di sguardi insistente (…). Eravamo distanti dieci-quindici metri quando il terzo, il più alto dei tre, il capellone, il terzo dei feriti che voi dite chiamarsi Mastrogiovanni, si è portato verso di noi”. A quel punto scoppia una rissa. Così, senza nessun buon motivo. Marini si allontana, poi torna indietro. Nella mano destra ha un coltello. Dice una frase che suona un po’ come “adesso mi sono scocciato”. E affonda la lama. Giovanni riesce a schivarla. In parte, almeno. È stato colpito all’addome, ma non è grave. Carlo a quel punto si avventa su Marini per difendere l’amico ferito. L’anarchico non ha alcuna pietà. Affonda una coltellata dopo l’altra. Falvella, però, è un ragazzo coraggioso. Continua a lottare e riesce a disarmare il suo assassino.

Marini è nel panico, nella rissa ha perfino accoltellato uno dei suoi amici. Proprio sotto al ginocchio. Mentre Alfinito urla “aiuto! Polizia! Aiutateci!”, gli aggressori se la danno a gambe. Il ragazzo è solo e non si accorge che l’amico è a terra, in un lago di sangue. Carlo con un filo di voce riesce a dire soltanto 4 parole: “Giovanni, mi hanno ferito…”

Falvella è stato colpito all’aorta. L’emorragia è impossibile da arrestare. Ha solo il tempo di incrociare lo sguardo di Vincenzo Fasano, suo carissimo amico mentre è sulla barella e dirgli: “Stai tranquillo, è tutto a posto. Non è nulla di grave”. Sono le sue ultime parole. Carlo muore dissanguato poco dopo il suo arrivo in ospedale.  

La tragica perdita di un figlio non basta a togliere la dignità a mamma Falvella: “hanno ucciso lui, non hanno ucciso la sua idea” dirà la donna il giorno dei funerali. Lei che sta seppellendo la carne della sua carne, dà la forza agli amici di Carlo, schiantati dal dolore. Alle esequie non parteciperà nessun esponente politico, eccezion fatta per gli iscritti al Msi. Un partito che resta solo, ad assistere alla morte ingiustificata e senza senso di uno dei suoi.

Ma per il dolore, negli anni di piombo, non sembra esserci spazio. Le lacrime devono lasciare sempre il posto alla rabbia. Sì, perché come accadrà per il rogo di Primavalle, la sinistra extraparlamentare mette in piedi la macchina del fango che deve travolgere la memoria di chi è caduto. Per difendere chi ha ucciso, si distorce la verità.

Il compito di proteggere l’immagine di Giovanni Marini, che nel frattempo è stato arrestato ed è in attesa di giudizio, è affidato al Soccorso Rosso militante e a Lotta Continua. Ma non solo. Franca Rame si preoccupa addirittura di scrivere una lettera a Giovanni Leone, allora presidente della Repubblica. “Fanno uscire i fascisti, quelli sì, e li fanno rientrare nel paese anche se hanno organizzato un colpo di Stato. Se sono rossi no. Ecco un esempio: Giovanni Marini. Detenuto da diciotto mesi per essersi difeso da un aggressione fascista, e aver colpito per non essere ammazzato”. Si erige a giudice e giuria, la signora Fo. E si preoccupa di umanizzare il carnefice : “è una persona generosa, lo dicono tutti. Tra l’altro è molto colto, e non di una cultura libresca o di erudito”.  Ma è un assassino. Prima di ogni altra cosa.

Mentre la sinistra extraparlamentare conia un nuovo slogan, “tutti i fascisti come Falvella, con un coltello nelle budella”, Giovanni Marini viene condannato a 9 anni di reclusione per omicidio preterintenzionale aggravato e concorso in rissa. Mentre è in galera, si mette a scrivere poesie. Vince addirittura il premio Viareggio. Comincia ad essere soprannominato “il poeta dei folli e dei giusti” (sic!). Riceve complimenti perfino da Alberto Moravia.

Di Carlo Falvella sembrano essersi dimenticati tutti. Tutti, ad eccezion fatta dei suoi amici, che continuano a cantare “oggi è morto un camerata, ne rinascono altri cento”.

È emblematica la storia del missino di Salerno. Perché è lo specchio dell’Italia degli anni di piombo. Più interessata a riabilitare l’assassino di un ragazzo di nemmeno vent’anni, che a lasciarlo marcire nella fogna in cui lui stesso si è cacciato. È lo specchio di un’Italia che dimentica i suoi figli, morti ammazzati da innocenti e senza una ragione, per salvare chi ha le mani sporche del loro sangue.

Micol Paglia

sabato 6 luglio 2013

Aggiornamento n° 82 di GEOPOLITICA

logo_geopolitica

Vi segnaliamo le novità di questa settimana:

Ultimo numero:

America Latina: tentativi di unità
Geopolitica, vol. I, no. 4 (Inverno 2012) AMERICA LATINA: TENTATIVI DI UNITA' L'ultimo decennio ha visto l'America Latina muoversi a grande velocità sulla strada dell'integrazione regionale. Il Mercosur ha inglobato il Venezuela e si prepara a fare lo stesso con la Bolivia. E' stata creata l'UNASUR che riunisce tutte le nazioni del Sudamerica. La CELC fa concorrenza all'OAS sul piano pancontinentale, ma esclude significativamente i due paesi anglosassoni. Infine, i ...

Eventi:

Summer School on Democratization and Political Transitions in the Arab World
L’Istituto di Alti Studi in Geopolitica e Scienze Ausiliarie (IsAG), nel perseguire il proprio scopo statutario della promozione dello studio della geopolitica, coopera strettamente col mondo accademico. Nelle prossime settimane due importanti iniziative formative avranno luogo come frutto di questa cooperazione. Si tratta dei seminari Difesa, sicurezza e diritto internazionale nel Mediterraneo all’Università Kore di Enna e della Summer School on Democratization and Political Transitions in the Arab World all’Università di Minho (Portogallo). Il ciclo ......

Articoli:

America Latina: sfide per l’integrazione in materia di sicurezza e difesa
Sebbene attualmente in America Latina si privilegino la cooperazione e il consenso per affrontare le nuove minacce alla sicurezza, nel lungo termine ancora restano da implementare effettive misure comuni. In tal senso, l’obiettivo di questo documento è di delineare una visione generale delle sfide nel campo della sicurezza e della difesa che gli organismi di integrazione stanno affrontando in America Latina.   Introduzione I paesi dell’America Latina, dopo la fine della Guerra Fredda, hanno concentrato ...

La Cina in Vicino Oriente: questione palestinese e interesse nazionale
La recente simultanea visita da parte del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e del presidente dell’Autorità Nazionale Palestinese Mahmūd Abbās in Cina, si è tradotta nel tentativo da parte di quest’ultima, di giocare il ruolo di mediatrice nella questione israelo-palestinese. Il governo cinese, infatti, ha proposto di organizzare a Pechino un incontro tra i due leader, con lo scopo di compiere dei passi avanti verso un’auspicata riconciliazione. La visita di Netanyahu è durata dal 5 ...

L’inganno delle armi chimiche in Siria
L’essere o non essere dell’intervento in Siria Non c’è dubbio che l’attuale e intenso dibattito sull’utilizzo di armi chimiche nella guerra civile siriana non è una questione secondaria. La loro qualificazione come armi di distruzione di massa e il loro carattere indiscriminato, oltre alla grande difficoltà di controllare il loro raggio d’azione e i loro effetti, fanno sì che queste armi abbiano, giustamente, una pessima reputazione che va oltre il loro potenziale reale, per entrare ...

L’IsAG in Uzbekistan per supportare l’internazionalizzazione e l’export dell’Italia
Dal 27 maggio al 3 giugno 2013 ha avuto luogo in Uzbekistan la “Settimana della Cucina Italiana a Tashkent”, missione d’affari organizzata dal Console Onorario della Repubblica dell’Uzbekistan in Italia, l’avvocato Vittorio Giorgi, in collaborazione con l’istituto alberghiero ISIS Galileo Ferraris di Caserta, alcune aziende del settore enogastronomico nazionale e con il supporto dell’Ambasciata italiana a Tashkent. Scopo della missione è stato quello di diffondere il Made in Italy in Uzbekistan relativamente al settore dell’enogastronomia ...

Il corridoio di sviluppo eurasiatico e la posizione dell’India
A causa della geografia e della storia coloniale, negli ultimi due secoli e mezzo l’India è stata piuttosto marginalizzata rispetto all’Asia Centrale. La politica britannica è stata plasmata da strategie legate al Grande Gioco, come quella di utilizzare l’Afghanistan e l’Iran come Stati cuscinetto in modo tale da mantenere la Russia e l’entroterra eurasiatico alla larga dal Subcontinente. Poiché per il Regno Unito l’unica via di accesso all’India era rappresentata dal mare, i collegamenti via ...

“America Latina: tentativi di unità” presentato all’IILA
Lo scorso lunedì 24 giugno, all’interno dell’elegantissima sala conferenze dell’Istituto Italo Latino Americano (IILA), è stato presentato il numero 4 del I° volume di Geopolitica, la rivista dell’IsAG, dal titolo America Latina: tentativi di unità. L’evento, organizzato congiuntamente dai due istituti interessati, ha fatto seguito al consiglio dei delegati dell’IILA tenutosi in quella stessa mattinata presso la sede dell’istituto, a margine del quale il Dott. Tiberio Graziani, Presidente dell’IsAG, ha conferito con il Sottosegretario al ...

Marocco, porta sull’Africa anche per l’Italia
Il 6 giugno si è svolto presso Palazzo Rondinini a Roma un convegno dal tema “Economic Outlook: Italian Business in Morocco”. L’evento, organizzato dallo IAI in collaborazione con SRM, ha costituito l’occasione per presentare il report sulle relazioni economiche tra Italia e Marocco e discutere delle opportunità di investimento nel Paese maghrebino. A salutare la platea vi erano Ettore Greco, Direttore dell’Istituto Affari Internazionali (IAI), e Piergiorgio Cherubini, Ambasciatore d’Italia uscente in Marocco, i quali ...

Buona lettura!

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venerdì 5 luglio 2013

N.0. Al di là della destra...sinistra

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D – Destra e sinistra, categorie estinte… od ancora operanti?

R – A fianco delle indagini politologiche e sociologiche, che ormai inquadrano sostanzialmente le categorie “destra-centro-sinistra” in un orizzonte storico, ancora operante ma sempre più sfilacciato, la risposta immediata, al fine comune, è che volerle superare non significa sempre poterlo fare, anche con le migliori intenzioni. Nel nostro caso però siamo soccorsi, non solo dal presente o dal futuro come spesso si spera o crede ma proprio dal nostro passato che ha verificato seri tentativi – e concrete realizzazioni – in tal senso. Ciò spiritualmente ci rende più consapevoli e sereni e non ci toglie ma ci aumenta, invece, forze, indirizzate alla costruzione del nuovo. In qualità di intellettuali responsabilmente interessati alle vicende civili, possiamo dire che una chiave di volta (e di svolta) fra due sistemi di valori è la dimensione partecipativa, che non agisce solo a livello pragmatico ed operativo ma a livello spirituale ed interpersonale. Ci indica la strada maestra ove c’è la riappropriazione dell’indipendenza, della comunità e del destino. Per le “nuove sintesi”che prima o poi si andranno a consolidare privilegeremo scelte molto essenziali e superiori a tutto nel discriminare e sceverare, non dimentiche dei propri passati ma riassorbendoli nei propri futuri. Queste “nuove sintesi”, a noi però interessano solo in una precisa direzione, ove l’orizzonte spirituale, la sensibilità partecipativa, il rispetto destinale, l’autonomia del popolo, la libertà della e nella ricerca, la scelta per un progetto vitale ed unitario di noi europei, siano chiari e primari. Tutti cianciano su tutto ma pochi si accorgono che siamo ancora e sempre spaventosamente burattinati dai poteri forti del capitalismo finanziarista, irresponsabile ed apatride. Siamo poi perfettamente consapevoli che ognuna delle nostre pulsioni e visioni contro tale moloch possono essere virate a ben diversi ambiti e scenari, forse tragici e quindi probabilmente troppo pesanti in termini umani, soprattutto per i nostri figli e nipoti, ma noi cercheremo di tenere forza ed equilibrio assieme.

RobyGuerra

foglio prenotazione

“….Recuperare l’eroismo della persona ed inserirlo nel progetto della comunità, significa veramente andare realisticamente al di là della destra e della sinistra, qualsiasi cosa temano i nostalgici di qualsiasi provenienza o setta. .”  Sandro Giovannini

“… Contro la nobile sterile casta detrorsa/sinistrorsa, neuroni specchio avariati...

Da rott-amare! Compresi Laio, Giocasta e Edipo... Noi negli anni dieci/duemila siamo figli di Icaro e Venere, semmai, nati nella nuova Odissea, monoliti e Hal 9000 infanti..”

Roby Guerra

info:

http://www.edizionilacarmelina.it/?page_id=613

http://nuovaoggettivita.blogspot.com

mercoledì 3 luglio 2013

“Dove va l’Italia?” e Cena d’Estate a L’Universale

GIOVEDI' 4 LUGLIO ore 20 a L'Universale Cena d'Estate interverrà M.De Angelis sul tema "Dove va l'Italia?"

doveval'Italia1

CENA D'ESTATE      Roma via F.Caracciolo 12   info e prenotazioni 3394987052 / 3480468591

Si invitano gli associati e gli amici a prenotarsi in tempo per ovvie necessità organizzative.

Si esorta ad invitare anche persone che non hanno sin ora frequentato l'Associazione ma che ne potrebbero  condividere le finalità culturali.

Leggere e diffondere l'allegato, grazie.

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