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sabato 15 giugno 2013

Aggiornamento n° 79 di GEOPOLITICA

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Vi segnaliamo le novità di questa settimana:

Ultimo numero:

America Latina: tentativi di unità
Geopolitica, vol. I, no. 4 (Inverno 2012) AMERICA LATINA: TENTATIVI DI UNITA' L'ultimo decennio ha visto l'America Latina muoversi a grande velocità sulla strada dell'integrazione regionale. Il Mercosur ha inglobato il Venezuela e si prepara a fare lo stesso con la Bolivia. E' stata creata l'UNASUR che riunisce tutte le nazioni del Sudamerica. La CELC fa concorrenza all'OAS sul piano pancontinentale, ma esclude significativamente i due paesi anglosassoni. Infine, i ...

Eventi:

“America Latina: tentativi di unità”: presentazione alla Sapienza il 17 giugno
L’ultimo decennio ha visto l’America Latina muoversi a grande velocità sulla strada dell’integrazione regionale. Il Mercosur ha inglobato il Venezuela e si prepara a fare lo stesso con la Bolivia. È stata creata l’UNASUR che riunisce tutte le nazioni del Sudamerica. La CELAC fa concorrenza all’OAS sul piano pancontinentale, ma esclude significativamente i due paesi anglosassoni. Infine, i paesi più radicali hanno dato vita all’ALBA, un’organizzazione che vuole accelerare l’integrazione riempiendola anche di contenuto politico ...

Il 24 giugno, presentazione di “America Latina: tentativi di unità” all’IILA
L’unità latinoamericana è un’idea diffusa, in quelle nazioni che si identificano con la “Patria Grande”, fin dall’epoca coloniale e dalla lotta per l’indipendenza. Ma è negli ultimi anni che il processo d’integrazione ha subito un notevole impulso. Vecchie organizzazioni, come il MERCOSUR, si sono rafforzate e allargate, mentre nuove realtà – come la CELAC, l’UNASUR o in una dimensione meno ampia l’ALBA – sono sorte col preciso compito d’integrare il subcontinente latinoamericano, pur nel rispetto ...

IsAG e Università: in arrivo due iniziative accademiche sul Mediterraneo
L’Istituto di Alti Studi in Geopolitica e Scienze Ausiliarie (IsAG), nel perseguire il proprio scopo statutario della promozione dello studio della geopolitica, coopera strettamente col mondo accademico. Nelle prossime settimane due importanti iniziative formative avranno luogo come frutto di questa cooperazione. Si tratta dei seminari Difesa, sicurezza e diritto internazionale nel Mediterraneo all’Università Kore di Enna e della Summer School on Democratization and Political Transitions in the Arab World all’Università di Minho (Portogallo). Il ciclo ...

Articoli:

Alcune riflessioni sulla guerra cibernetica
I recenti attacchi cibernetici ai danni della Corea del Sud rappresentano la base di eventuali riflessioni sulla possibilità di ritrovarsi di fronte ad una guerra cibernetica o al fatto che il conflitto cibernetico è usato semplicemente come meccanismo addizionale al conflitto convenzionale. La collaborazione tra il settore pubblico e quello privato è necessaria per contrastare il conflitto cibernetico, soprattutto considerato che la maggior parte delle risorse colpite sono spesso gestite o di proprietà del settore ...

Da Tahrir a Taksim: il carosello delle rivolte nella periferia mediterranea
Il cerchio sembra essersi chiuso. I tumulti sono arrivati in Turchia: proprio in quella Turchia che era stata indicata come il modello d’islamismo – moderato, democratico e sunnita – per i nuovi regimi arabi post-rivoluzionari. Proprio in quella Turchia che a molti osservatori era apparsa come il principale precursore e nel contempo vincitore delle rivolte arabe. Gli eventi degli ultimi mesi rivelano come tutti i paesi e le forze autoctone coinvolte siano state in realtà ...

L’incidente di Daulat Beg Oldi nell’Aksai Chin: una lezione da un confine irrisolto
Nel 1950, la Survey of India pubblicò una mappa dell’India che mostrava i confini politici della nuova repubblica. Mentre il confine con il Pakistan era definito com’è attualmente, includendo l’area del Kashmir occupata dal Pakistan, i confini con la Cina erano rappresentati diversamente. Ad est, la linea McMahon veniva mostrata come il limite, eccetto nella sua estremità orientale, la suddivisione di Tirap, dove il confine era indicato come “indefinito”. Nella parte centrale di quello che ...

Verso l’attacco a Kidal: la Francia tra Maliani e Tuareg
Situazione operativa Il portavoce delle milizie del Mali ha confermato che l’esercito sta preparando un assalto a Kidal, l’ultima città in mano ai ribelli nel nord del Mali. Il Tenente Colonnello Souleymane Maiga si è rifiutato di dare informazioni sulla tempistica, dicendo solo che i preparativi per il dispiegamento sono “in fase avanzata”. Al momento Kidal è controllata dai Tuareg separatisti del gruppo ribelle MNLA. Contemporaneamente i leader dei Tuareg nel nord del Mali hanno ...

Notizie dall'Istituto

T. Graziani commenta l’incarico a Enrico Letta per “La Voce della Russia”
Tiberio Graziani, presidente dell’IsAG e direttore di Geopolitica, è stato intervistato da Tatiana Santi de La Voce della Russa a proposito del conferimento dell’incarico di governo all’On. Enrico Letta. Il presidente Graziani ha spiegato come si tratti di un incarico d’equilibrio tra i due maggiori partiti, poiché appartenente al PD ma ipotizzato come primo ministro dal leader del PdL. Il lavoro di Enrico Letta sarà reso ancora più complesso dal dover affrontare la formazione della compagine di governo, mediando tra i due partiti e tra le varie anime all’interno d’ognuno di essi. Secondo Tiberio Graziani ci si trova in una nuova fase post-parlamentare, come dimostrato ...

D. Scalea commenta la rielezione di Giorgio Napolitano per Radio Italia IRIB
Daniele Scalea, direttore generale dell’IsAG e condirettore di Geopolitica, è stato intervistato da Radio Italia dell’IRIB a proposito della rielezione di Giorgio Napolitano alla presidenza della Repubblica Italiana. Scalea ha ricordato la grande esperienza politica del presidente Napolitano, che affonda nella giovanile appartenenza ai GUF e nella successiva militanza nel PCI. Qui ebbe anche posizioni che oggi sarebbero valutate molto negativamente, come l’appoggio all’invasione sovietica dell’Ungheria, ma in seguito fu il primo leader comunista italiano a visitare gli USA. Non a caso v’è una profonda relazione di fiducia e stima tra Giorgio Napolitano e la dirigenza statunitense. Il presidente Napolitano è dunque un uomo che ...

Buona lettura!

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