Vogliamo giustizia!

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Giustizia per i morti di Bologna

Ultimissime del giorno da ADNKRONOS

giovedì 28 febbraio 2013

La vittoria del M5S

eurasia

Sul Movimento Cinque Stelle (M5S) nelle ultime settimane si è scritto di tutto, ma la grande stampa italiana ha espresso perlopiù giudizi fortemente negativi, al punto da considerare Grillo un pericolo per la democrazia, un fascista, uno stalinista, un antisemita e così via. Sciocchezze, ma che rivelano l’irrimediabile ottusità della classe dirigente italiana (giornalisti e intellettuali compresi) ormai incapace di comprendere la realtà del nostro Paese. Con questo non vogliamo affermare che il M5S non sia una incognita. Indubbiamente il movimento politico di Grillo manca di un collante ideologico e di una salda dottrina politica e strategica. Perciò, tradimenti e voltafaccia vari è molto probabile che ci saranno. Ma non è affatto scontato che sarà il “trasformismo” che caratterizzerà l’operato del M5S in Parlamento.

Intanto, si dovrebbe prendere atto che il M5S è riuscito nella non facile impresa di “uscire” da internet e di togliere la “piazza” alla sinistra interpretando il malcontento e la rabbia di milioni di italiani che stanno sperimentando sulla propria pelle il fallimento della “terapia” del commissario Monti. Una “terapia” – non lo si deve dimenticare – impostaci dalla BCE (che è la longa manus della finanza angloamericana in Europa) e condivisa sia dal PD che dal PDL. E che ha portato il nostro  Paese sull’orlo del baratro e ad avere una disoccupazione giovanile ben oltre il 30%, nonostante un avanzo primario del 5% (ovvero al netto degli interessi sul debito pubblico). Durante l’anno orribile del governo Monti, però la parola d’ordine del PD e dello stesso PDL è stata una sola: privatizzare. Privatizzare come negli ultimi decenni. Ovvero (s)vendere ai “mercati” l’Italia e gli italiani, perché “lo chiede l’Europa”. Adesso che il risultato di tale politica è sotto gli occhi di tutti si tratta quindi di capire se il M5S non rimarrà prigioniero dell’”antipolitica” (cioè di una generica, benché comprensibile e condivisibile, protesta contro il sistema politico) e saprà invece interpretare la rabbia degli italiani in una nuova chiave (geo)politica che possa bloccare, o perlomeno ostacolare, il”tritacarne” della finanza angloamericana….

L’articolo continua qui.

tuttiacasa

martedì 26 febbraio 2013

Aggiornamenti EURASIA ( 18/02 – 24/02 2013 )

eurasia

 

Di seguito il sommario degli aggiornamenti della Rivista "Eurasia" dell’ultima settimana (dal 18 al 24 Febbraio 2013):

Indice

  • Articoli e saggi
  • Pubblicazioni

Articoli e saggi

Claudio Mutti, INTERVISTA A GÁBOR VONA, PRESIDENTE DELLO JOBBIK

Andrea Fais, SERGEIJ SHOIGU E LA NUOVA LINEA STRATEGICA RUSSA

Redazione, RECENSIONE DI “EURASIA” SULLA “GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO”

Massimo Aggius Vella, IL “PACIFICO” MIRAGGIO BOLIVIANO

Salvatore Rizzi. L’APPRENDISTATO DA PRESIDENTE

Radio internazionale di Serbia, RINNOVO DELL’ESTREMISMO IN KOSOVO

Pubblicazioni

E' attualmente disponibile in libreria l’ultimo numero (4/2012) di "Eurasia" (XXVIII), intitolato "L’islamismo contro l’Islam?".

Primo decennale di “Eurasia”

Con l’uscita del n. 1/2013, prevista per il 28 febbraio, “Eurasia” entra nel suo decimo anno di attività.

Per l’occasione, tutti coloro che entro quella data avranno sottoscritto un abbonamento sostenitore alla rivista avranno il diritto di scegliere 3 numeri arretrati e un “Quaderno di Geopolitica”. Chi sottoscriverà un abbonamento a 5 numeri, riceverà 2 arretrati in omaggio. Un abbonamento a 3 numeri darà diritto a ricevere un numero arretrato.

...E tanti altri articoli sono disponibili sul sito!

La Redazione.

invPer consultare gli archivi della Lista di diffusione Eurasia {cliccare}
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domenica 24 febbraio 2013

Voto disgiunto, perchè no?

forza_nuova_elezioni_2013

Il voto ai movimenti che da tempo lottano contro il liberalcapitalismo è doveroso

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ma come non partecipare al possibile (e sperato) tsunami che spazzerà via tutti come promette il M5S?

M5S_elezioni_2013

Io l’ho fatto! Provate anche voi!!

giovedì 21 febbraio 2013

NAKBA La catastrofe palestinese sotto l’occupazione sionista

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NAKBA La catastrofe palestinese sotto l’occupazione sionista

Mostra pittorica e documentaria di controinformazione di Roberto Cozzolino

Galleria delle arti l'Universale

via Francesco Caracciolo n.12 Roma 

fermata Metro Cipro - informazioni: 3394987052

dal giorno 21 febbraio 2013  al giorno 24 febbraio 2013

Il giorno 21/2/2013 alle ore 18,00 inaugurazione della mostra

sono previsti interventi di Gianantonio Valli,  Giorgio Vitali e Joe Fallisi

Il racconto della sofferente tragedia palestinese ci viene palesato dallo studio minuzioso delle immagini,  tratte dalla cronaca pubblicata sui media, da Roberto Cozzolino, lucido osservatore e critico attento della realtà. Realtà rielaborata ed espressa attraverso la singolare trasposizione d’immagini istantanee su tela;  lo stile è infatti essenzialmente realista, allo scopo di non perdere il manifestato legame con eventi contemporanei, pur non mancando citazioni esplicite riferibili al futurismo od al divisionismo (“Combattendo per la terra di Palestina”, “Furto”). Le rappresentazioni di sofferenza ci appaiono in tutta la loro cruda violenza; perché la morte che qui si racconta non è naturale, ma  sempre legata alla brutalità dell’uomo sull’uomo. Il corso degli eventi tragici, non sempre conosciuti in tutta la loro quotidiana reiterazione, ha devastato una terra d’antica e rara bellezza ed oppresso la dignità del  popolo che la abita.  L’attenzione di Cozzolino si sofferma puntuale  sull’accadimento nefasto: “Pietà” e “Martire”, che evidenziano la ricerca descrittiva focalizzando ogni particolare ed esaltando, attraverso la rappresentazione del lutto, le  espressioni di volti segnati profondamente, che urlano il dolore e la rabbia. Non c’è speranza nei volti di “Separazione”, “Nakba”, “Pianto” ed “Esodo”, opere che sottendono la solitudine nella perdita della propria identità. La raffigurazione del  bambino  di “Senza Casa” è cupa tra le desolanti distruzioni del futuro compromesso; rovine  anche  nel dipinto “Macerie”, dove si percepisce quasi palpabile la polvere delle distruzioni selvagge  che non lasciano spazio per la ricostruzione. Cozzolino supporta la propria operazione artistica su documenti fotografici; ma sceglie di narrare, nella quasi totalità dei casi, evitando di mostrare le immagini fortemente cruente, ridondanti abitualmente nella cronaca televisiva e fotografica - quasi fosse un obbligo per carpire l’attenzione sopita  dei  fruitori  sedati dalla sovrabbondanza delle informazioni; infatti nei confronti della rappresentazione della crudeltà assume un atteggiamento differente rispetto all’artista Botero,  autore della serie dedicata alle torture di Abu Ghraib (2005): laddove il maestro andino esorcizzava il  proprio dolore attraverso la riproposizione dell’immagine peggiore che l’uomo possa avere elaborato,  Cozzolino cerca generalmente di raccontare attraverso le espressioni e gli atteggiamenti sofferti delle vittime;  l’operazione è dunque finalizzata a palesare  una faticosa oggettività  attraverso l’esibizione delle ferite e delle afflizioni dell’animo. In tale ottica va letta anche la de-umanizzazione degli oppressori,  ridotti in “Foto di gruppo” e “Prove di democrazia” ad automi spersonalizzati,  dai tratti  ghignanti, che non lasciano spazio alla pietà. Uno dei pochi dipinti in cui non appaiono tragicità e desolazione  è “Resteremo qui”, una bambina che ride formando con le dita incerte, un po’ sporche, il simbolo della vittoria; un augurio perché tutti i bambini che vivono realtà crudeli quanto quella in questa sede rappresentata riescano a costruire un domani migliore, dimenticando - o almeno superando - il dolore e le privazioni subite.

Na.Is.

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lunedì 18 febbraio 2013

Aggiornamenti EURASIA ( 11/02 – 17/02 2013 )

eurasia

Di seguito il sommario degli aggiornamenti della Rivista "Eurasia" dell’ultima settimana (dal 11 al 17 Febbraio 2013):

Indice

  • Articoli e saggi
  • Pubblicazioni

Articoli e saggi

Giuseppe Cappelluti, L’EURASIATISMO KAZACO

Claudio Mutti, L’ISLAMISMO CONTRO L’ISLAM?

Andrea Fais, LA NUOVA VIA DELLA SETA

Andrea Fais, INFORMAZIONE, COMUNICAZIONE E CULTURA. COSÌ PECHINO SFIDERÀ L’EGEMONIA STATUNITENSE

Andrea Rosso, L’ECCEZIONE UNGHERESE

Aldo Braccio, GEOPOLITICA DELLO SPORT

Stefano Vernole, ITALIA E SERBIA, RAPPORTI SEMPRE PIÙ SALDI

Marzia Nobile, COSA CERCA L’ITALIA IN MALI

S.E. Seyed Mohammad Ali Hosseini, I DOPPI STANDARD E IL PROGRAMMA NUCLEARE DELL’ IRAN

Enrico Ferrari, LA SCACCHIERA DEL GRANDE GIOCO. LE CONTINUITÀ GEOPOLITICHE CHE CARATTERIZZANO L’ASIA CENTRALE

Andrea Turi, CROAZIA E SOUTH STREAM: UN ACCORDO STRATEGICO?

Djerrad Amar, L’ALGERIA ALL’OMBRA DELLA “PRIMAVERA ARABA”

Francesco Viaro, IL MARCHIO STATUNITENSE

Pubblicazioni

E' attualmente disponibile in libreria l’ultimo numero (4/2012) di "Eurasia" (XXVIII), intitolato "L’islamismo contro l’Islam?".

Primo decennale di “Eurasia”

Con l’uscita del n. 1/2013, prevista per il 28 febbraio, “Eurasia” entra nel suo decimo anno di attività.

Per l’occasione, tutti coloro che entro quella data avranno sottoscritto un abbonamento sostenitore alla rivista avranno il diritto di scegliere 3 numeri arretrati e un “Quaderno di Geopolitica”. Chi sottoscriverà un abbonamento a 5 numeri, riceverà 2 arretrati in omaggio. Un abbonamento a 3 numeri darà diritto a ricevere un numero arretrato.

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domenica 17 febbraio 2013

Giovanni Gentile non fu ucciso da nessuno?

Così a Parigi l’Anpi ha fatto “sbianchettare” Gentile: non fu “ucciso da bande partigiane” ma “da sue scelte”…
giovanni_gentile

«Il filosofo dell’idealismo che fu teorico dell’atto puro, rifondatore del liceo italiano e che finì tragicamente i suoi giorni, vittima della guerra civile del 1944, assassinato a Firenze da una banda di partigiani». Passa qualche giorno e quella frase diventa: «Il filosofo che rifondò sotto il fascismo il liceo italiano e che finì tragicamente i suoi giorni, pagando le sue scelte politiche a favore della dittatura al tempo della guerra civile di liberazione nel 1944». Così, con pochi ritocchi di maquillages può cambiare nel giro di poco tempo la biografia on line a corredo di un grande convegno sul filosofo dell’attualismo che si è tenuto all’Università della Sorbona di Parigi il 2 febbraio scorso, promosso dall’Istituto di cultura italiana. Cambiamento non da poco, sottolineato in un articoletto, a piè di pagina, su Repubblica, che ricostruisce brevemente la vicenda in tono quasi consolatorio. Non sfugge agli studiosi e agli appassionati in genere di storia la fine di Gentile: «Fu ucciso 15 aprile 1944 per mano di un commando di partigiani comunisti. Fu una pagina nera nella storia della Resistenza, un episodio che ancora imbarazza la Sinistra. Fu un assassinio privo di giustificazioni militari o politiche dal momento che Gentile non ricopriva cariche pubbliche, se non culturali, e, conosciuto per mitezza e disinteresse, si era pronunciato e adoperato per la riconciliazione degli italiani». Parola non di un’ultrà del fascismo ma di uno storico di formazione liberale, Francesco Perfetti, allievo di Renzo De Felice, direttore di Nuova Storia Contemporanea, in un articolo apparso sul Tempo il 2 maggio del 2011. Come si spiega il cambio repentino di biografia sul sito dell’Istituto di Cultura italiano a Parigi? Si spiega col fatto che la guerra civile non per tutti è finita. Non è finita per esempio per Elio Rampino, presidente della Sezione Anpi della Repubblica Ceca a Praga, che probabilmente svela il “retroscena” del dietrofront: pochi giorni prima del convegno Rampino aveva scritto una lettera di protesta alla direttrice dell’Istituto, Marina Valensise: «Già definire “banda” le azioni dei Partigiani – si legge nella lettera riportata dall’agenzia internazionale stampa estera – che hanno contribuito, spesso con il sacrificio della propria vita, a rendere l’Italia un Paese libero, suona come un insulto alla storia repubblicana e democratica del nostro Paese». L’Anpi di Praga prosegue giudicando inopportuno organizzare un convegno su Gentile in quanto «ispiratore del Manifesto sulla razza». Rampino invitava pertanto «a prendere gli opportuni provvedimenti per dare un taglio corretto alle iniziative. Nel caso contrario -concludeva- mi riservo di presentare formale protesta al Ministero competente». Morale: il testo della presentazione è stato “corretto”. La direttrice, Marina Valensise raggiunta telefonicamente a Parigi, s’è trincerata dietro un “no comment”. Così, definire “bande” chi ha ucciso Gentile urta la sensibilità democratica dell’Anpi, mentre dire che Gentile «ha pagato tragicamente» (“giustamente”?!) l’adesione al fascismo, glissando su un fatto storicamente accreditato ormai dalla stragrande maggioranza degli storici, ossia l’uccisione per mano partigiana, toglie tutti dall’imbarazzo di dover indicare il colpevole, ammesso che lo si consideri tale, visto che aveva ucciso un fascista…

Antonella Ambrosioni

giovedì 14 febbraio 2013

Ar, quarant'anni di battaglie culturali

edizioniAr

Quarant’anni di battaglie culturali, spesso in condizioni di enorme difficoltà. Nella storia dell’editoria, raramente case editrici hanno avuto una redazione vagante, basata sul volontariato, e sedi in più città e in nessuna contemporaneamente. Nel peregrinare, le edizioni di Ar hanno avuto sede dove l’editore, Franco Giorgio Freda, era inviato dai magistrati, per lunghi anni di detenzione. Forse questa "solitudo", non certo "beata", ha anche contribuito a dare forza alla casa editrice patavina, considerata, specie negli anni Settanta, un laboratorio di cultura politica per chi si richiamava a una visione della vita e della politica, certamente la nietzscheana "grande politica", contro la democrazia moderna, contro il mondo moderno.
E la casa editrice, nata sotto il segno di fuoco del Sagittario (nel periodo del solstizio d’inverno, che segna la grande rivoluzione astrale), il 9 dicembre del 1963, pubblicò all’inizio del 1964 il primo volume: il Saggio sull’ineguaglianza delle razze umane, di Arthur de Gobineau, ampio estratto di un saggio che manteneva una viva attualità nonostante fosse stato pubblicato, la prima volta, nell’Ottocento. Un’attualità dal punto di vista pedagogico.
La produzione delle Ar, anche con edizioni anastatiche, contribuì a colmare un vuoto nel variegato mondo editoriale della cosiddetta destra degli anni Settanta, periodo in cui fiorirono case editrici che pubblicarono molti volumi (Volpe, Borghese, l’Italiano, Ciarrapico, Mediterranee, Scheiwiller, Il falco, Europa) e varie riviste, ma che non avevano sempre attenzione alla formazione interiore del "soldato politico", a fornire costantemente elementi critici per la riflessione e la costituzione di un "sentire" e di un "vedere" orientati. Un compito pedagogico che con il tempo avrebbe dato comunque i suoi frutti: l’espansione della casa editrice lo dimostra. Le Ar hanno ampliato la produzione, le tirature, hanno migliorato la grafica, hanno affrontato più settori di indagine e adesso sono anche distribuite nelle librerie di molte città italiane.
Certo, il percorso culturale delle edizioni di Ar non sempre è stato rigorosamente tradizionale, ma anche queste opzioni contribuivano ad animare il dibattito sulle linee di vetta, a definire problematiche, a reinterpretare fenomeni politici o storici. I testi sui fascismi europei, a esempio, ebbero il pregio di fornire fonti originali di prima mano (Degrelle, Codreanu, Szalasy, Goebbels), documenti che esprimevano gli itinerari di certi movimenti politici del Novecento, al di là di interpretazioni di parte. Anche se alcuni sostengono che quella produzione contribuì ad ancorare a un certo nostalgismo politico alcuni ambienti.
Fra i testi importanti delle Ar, da quelli di Adriano Romualdi (dal Nietzsche pubblicato la prima volta in coedizione con le edizioni Europa, a quello sugli Indoeuropei, di recente riproposto) a quelli di Sombart e Spengler. La traduzione in italiano di testi di questi ultimi due autori è stata di grande importanza, una vera operazione culturale di grande livello, trattandosi di due classici dell’economia e della storia.
Ma con il passar degli anni, le Edizioni di Ar hanno affrontato la critica della modernità e della rilettura della storia (si pensi all’economia, al revisionismo storico, al mondialismo) oltre all'approfondimento di pensatori "critici" (si pensi a Nietzsche per la cui opera è allo studio la traduzione, con corollari, delle sue opere).
Ancora: l’attenzione per gli aspetti della "religione europea", quella classica, detta paganesimo, con la pubblicazione di ricerche e anche di classici del pensiero come Giuliano, Sallustio, Celso, è stato un modo per dichiarare le ascendenze, una sorta di carta di identità interiore che si declina con le proprie Origini.
Le edizioni di Ar hanno attratto l’attenzione delle riviste specializzate, dei quotidiani, degli istituti di cultura e delle Università, fra cui quella di Torino, che ha contribuito alla pubblicazione di alcuni studi. Docenti universitari, ricercatori e studiosi indipendenti si avvicinano alla casa editrice. Non è tutto questo che garantisce la qualità delle Ar, certamente, ma certifica come anche i poteri istituzionali riconoscano, dal punto di vista scientifico, il livello di questa casa editrice, della sua unità di pensiero, di come tutte le collane siano tante tessere in parallelo l’una con l’altra che contribuiscono a definire i lineamenti di un quadro unico.
E proprio per declinare le proprie ascendenze ideali e di codice interiore, è stata avviata la pubblicazione completa dei saggi e articoli di Evola pubblicati su riviste e giornali. Un modo per riproporre, con corollari, introduzioni e studi filologicamente attenti, una produzione del barone che non è affatto secondaria e che contribuisce a definire l’evoluzione del suo pensiero e l’interpretazione di fatti storici e di cronaca del tempo. Un lavoro parallelo a quello egregio che le edizioni Mediterranee e la Fondazione Evola presieduta da Gianfranco de Turris stanno compiendo nella realizzazione dell’opera omnia del pensatore tradizionale. Di recente, per i quarant’anni d’attività, la libreria Ar (in largo Dogana Regia, a Salerno), che provvede alla distribuzione dei libri della casa editrice, ha pubblicato un volumetto, Risguardo V, una sorta di diario di bordo della casa editrice, scritto dai collaboratori, dai curatori delle collane. Insomma, una sorta di identikit della casa editrice della quale ne traccia l'evoluzione. Non è una autocelebrazione, ma una sorta di bussola curata da Piero Carini e Anna K. Valerio, per orientarsi nella produzione editoriale. Ma anche altri libri sono utili per una comprensione a tutto tondo delle edizioni di Ar: I lupi azzurri e La disintegrazione del sistema di Freda, Un'ideologia dell'Origine di Chiara Stellati, Mario Giani, Vie della Tradizione.


Ecco il catalogo:
L'elenco dei titoli e l'indirizzo per la spedizione,
possono essere trasmessi direttamente a questo indirizzo elettronico: info@libreriaar.com .

AA.VV.

L'Antibancor

€ 10,00

AA.VV.

L’ora che viene. 

€ 6,00

AA.VV.

Il regno perduto

€ 12,00

AA.VV.

Bestemmia contro la democrazia 

€ 8,00

AA.VV.

Il gentil seme

€ 14,00

AA.VV.

La questione ebraica

€ 12,00

AA.VV. 

Risguardo IV

€ 20,00

AA.VV. 

Risguardo V

€ 10,00

Andreoli Cristoforo 

La "politica totale" di Pitagora

€ 12,00

Anonimo

Artis Chemisticae Libri Tres

€ 25,00

Anonimo

Piazza Fontana: una vendetta ideologica

€ 10,00

Anonimo

Grosse Deutsche Kunstausstellung 1940

€ 25,00

Anonimo

De tribus impostoribus - I tre impostori

€ 9,00

Algardi Zara

Fruror di popolo

€ 23,00

Appelius Mario 

La cosacca del barone von Ungern 

€ 10,00

Ardemagni Mirko 

L'epopea dei Samurai nell'arte della Spada

€ 14,00

Avigliano Francesco 

L'enigma sociale 

€ 14,00

Bacchelli Riccardo 

Un amore in guerra 

€ 19,00

Bachofen Johann J. 

Le Madri e la virilità olimpica

€ 20,00

Baeumler Alfred 

Estetica

€ 16,00

Baeumler Alfred 

Nietzsche filosofo e politico

€ 20,00

Baeumler Alfred 

L'innocenza del divenire

€ 25,00

Baeumler Alfred 

Stile e Destino. Inediti nietzscheani

€ 23,00

Baillet Philippe 

I fondamenti della politica tradizionale

€ 5,00

Balbi Bartolomeo 

Yamato Damashii

€ 14,00

Batault Georges 

Aspetti della questione giudaica

€ 9,00

Beveraggi Allende 

Teoria qualitativa della moneta

€ 8,00

Bird Eugene K. 

Rudolf Hess

€ 18,00

Bochaca Joaquin 

La finanza e il potere

€ 5,00

Bonnard Abel 

Il dovere dell'azione

€ 9,00

Bonnard Abel 

Sulla razza

€ 7,00

Braccio Aldo 

La Norma Magica

€ 8,00

Brandes Georg 

Friedrich Nietzsche o del radicalismo aristocratico

€ 12,00

Budetta Giuseppe C. 

Vento di terra 

€ 15,00

Campagna Vincenzo 

La rivolta di Battipaglia

€ 6,00

Carini Pietro 

Evola no-global?

€ 9,00

Cartier Raymond

Hitler: il Napoleone del Terzo Reich

€ 23,00

Castiglioni Dante 

Il capitalismo

€ 6,00

Celso

Discorso di verità

€ 12,00

Codreanu Corneliu Z. 

Per i Legionari. Guardia di Ferro

€ 30,00

Codreanu Corneliu Z. 

Il Capo di Cuib

€ 12,00

Codreanu Corneliu Z. 

Diario dal carcere

€ 9,00

Coogan Gertrude M. 

I creatori di moneta

€ 18,00

Coppola Goffredo 

La politica religiosa di Giuliano l'Apostata

€ 7,00

Costa Giovanni 

Diocleziano

€ 7,00

Costamagna Carlo 

Dottrina del Fascismo - Vol I

€ 12,00

Costamagna Carlo 

Dottrina del Fascismo - Vol II

€ 10,00

Costamagna Carlo 

Dottrina del Fascismo - Vol III

€ 10,00

Damiano Giovanni

La filosofia della libertà in Julius Evola

€ 10,00

Damiano Giovanni

Elogio delle differenze

€ 15,00

Damiano Giovanni

L’Espansionismo americano. Un “destino manifesto”?

€ 16,00

David - Màrii

Sulle orme del Capitano

€ 6,00

De Giorgio Arianna 

Per grazia, con grazia

€ 8,00

De Gobineau Arthur 

Saggio sull'ineguaglianza delle razze umane 

€ 24,00

Degrelle Léon 

Militia

€ 12,00

de Vigny Alfred

Dafne

€ 8,00

Devoto Giacomo 

Origini indoeuropee 

€ 60,00

di Dario Beniamino M. 

La via romana al Divino

€ 16,00

di Dario Beniamino M. 

Il Sole Invincibile

€ 12,00

di Dario Beniamino M. 

La Notitia Dignitatum

€ 28,00

di Dario Beniamino M. 

Il divino Giamblico

€ 20,00

Di Vona Piero 

Giuliano Kremmerz 

€ 10,00

Di Vona Piero 

Metafisica e politica in Julius Evola 

€ 16,00

Di Vona Piero 

Evola e l'alchimia dello spirito 

€ 8,00

Di Vona Piero 

L' alchimia della razza

€ 10,00

Drieu La Rochelle Pierre 

L'agente doppio

€ 7,00

Dudù

Gabazkuak

€ 12,00

Dudù

Dall'anima. Passi di tango 

€ 10,00

Erkes Eduard 

Credenze religiose della Cina antica

€ 14,00

Evola - Guénon

Gerarchia e Democrazia

€ 7,00

Evola Julius 

I saggi di Bilychnis

€ 13,00

Evola Julius 

I saggi della Nuova Antologia

€ 6,00

Evola Julius 

Arte Astratta (con L'alchimia delle dissonanze)

€ 7,00

Evola Julius  

Imperialismo pagano

€ 15,00

Evola Julius  

L'idea di Stato 

€ 10,00

Evola Julius

Orientamenti

€ 12,00

Evola Julius

Metafisica della guerra

€ 16,00

Evola Julius

Sintesi di dottrina della razza

€ 16,00

Evola Julius

Tre aspetti del problema ebraico

€ 8,00

Evola Julius

Indirizzi per una educazione razziale

€ 9,00

Evola Julius

I testi de La difesa della Razza

€ 21,00

Evola Julius

I testi di Ordine Nuovo

€ 18,00

Evola Julius

I testi della Rassegna Italiana 

€ 13,00

Evola Julius

I testi de Il Conciliatore

€ 21,00

Evola Julius

I testi del Corriere Padano

€ 40,00

Evola Julius

I testi di Totalità, Il Borghese, la Destra 

€ 18,00

Evola Julius

I testi del Meridiano d'Italia

€ 21,00

Evola Julius

I testi de La rivolta ideale

€ 14,00

Evola Julius

I testi de La Stampa 

€ 14,00

Evola Julius

I testi de La Vita Italiana (2 Vol.)

€ 90,00

Evola Julius

I testi del Roma 

€ 60,00

Evola Julius

Il Mito del Sangue 

€ 18,00

Faÿ Bernard 

La Massoneria e la rivoluzione intellettuale del Settecento

€ 21,00

Fichte Johann G. 

Lo Stato commerciale chiuso

€ 15,00

Fichte Johann G. 

Discorsi alla nazione tedesca

€ 20,00

Fino Giuseppe 

Mishima e la restaurazione della cultura integrale

€ 12,00

Fino Giuseppe 

La Spada giapponese 

€ 12,00

Freda Franco G. 

Platone. Lo Stato secondo giustizia

€ 13,00

Freda Franco G. 

I lupi azzurri

€ 13,00

Freda Franco G. 

Monologhi (a due voci)

€ 15,00

Freda Franco G. 

In alto le forche! Il '68 e il nichilismo

€ 8,00

Freda Franco G. 

L'albero e le radici

€ 17,00

Freda Franco G. 

La disintegrazione del sistema

€ 15,00

Furlanis Corinna 

I canti del desio 

€ 8,00

Gatta Nello 

Giuliano Imperatore

€ 15,00

George Stefan 

Poesie

€ 22,00

Giannelli Giulio 

Le Vergini di Vesta

€ 14,00

Giuliano Augusto

Discorsi contro i galilei

€ 9,00

Giusso Lorenzo 

Oswald Spengler

€ 9,00

Gómez Dávila Nicolás 

Pensieri antimoderni 

€ 11,00

Gruppo di Ar

Totalità sociale e comunità organica

€ 6,00

Gruppo di Ar

Eraclito. Il Superbo di Efeso

€ 14,00

Gruppo di Ar

Johann Andreas Eisenmenger e il Giudaismo svelato

€ 16,00

Gumplowicz Ludwig 

Il concetto sociologico dello Stato

€ 20,00

Günther Hans F.K. 

Platone custode della vita

€ 12,00

Günther Hans F.K. 

Religiosità Indoeuropea. Humanitas

€ 12,00

Halévy Daniel 

Storia di quattro anni. 1997-2001

€ 9,00

Haudry Jean 

Gli Indoeuropei

€ 22,00

Hitler Adolf 

Architetture

€ 20,00

Hitler Adolf 

La battaglia di Berlino. Ultime conferenze militari

€ 15,00

Hitler Adolf 

Mein Kampf

€ 60,00

Hitler Adolf 

Il regime dell’Arte

€ 15,00

Hitler Adolf 

Idee sul destino del mondo - Vol I

€ 28,00

I Sublimi Maestri Perfetti

La Carboneria

€ 9,00

Incatalupo Valeria 

Lievemente

€ 9,50

Ingravalle Francesco 

Nietzsche iluminista o illuminato?

€ 12,00

Ingravalle Francesco

La teoria e le sue ombre

€ 14,00

Ingravalle Francesco 

L'automa della legge

€ 9,00

Ingravalle Francesco 

Weltanschauung

€ 7,00

Isorni Jacques 

Il processo Brasillach

€ 15,00

Kitayama Junyû 

Lo stile eroico

€ 12,00

Klages Ludwig 

Dell'Eros cosmogonico

€ 20,00

Le Roux - Guyonvarc’h

La civiltà celtica 

€ 12,00

Libanio

A protezione dei templi

€ 7,00

Licata Baldo 

L'oscura meraviglia

€ 10,00

London Jack 

Il vagabondo delle stelle

€ 20,00

Luciano di Samòsata

Lucio o l'asino 

€ 10,00

Mabire Jean 

Il dio della guerra

€ 20,00

Magnien Victor 

I Misteri di Eleusi

€ 31,00

Malynski - de Poncins

La guerra occulta

€ 20,00

Malynski Emmanuel 

Il proletarismo

€ 12,00

Mariani Mario 

Le adolescenti 

€ 19,00

Massi R. - Zanchi D. 

Ten-chû!

€ 18,00

Mattogno Carlo 

La soluzione finale

€ 15,00

Mattogno Carlo 

Auschwitz: fine di una leggenda 

€ 9,00

Mattogno Carlo 

Olocausto: dilettanti allo sbaraglio

€ 21,00

Mattogno Carlo

Hitler e il nemico di razza

€ 15,00

Mattogno Carlo 

La "Zentralbauleitung der Waffen-SS und Polizei Auschwitz"

€ 16,00

Mattogno Carlo 

"Sonderbehandlung" ad Auschwitz

€ 20,00

Mattogno Gian Pio 

L'antigiudaismo nell'Antichità classica

€ 21,00

Mazzini Giuseppe 

Della guerra d'insurrezione conveniente all'Italia

€ 7,00

Melchionda Roberto 

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Meriggi Mauro 

Kâma-Loka

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Meyrink Gustav 

Il viso verde

€ 21,00

Michelacci Sonia 

Il comunismo gerarchico 

€ 20,00

Michels Roberto

Prolegomena sul patriottismo

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Mota Ion 

L'uomo nuovo

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Musashi Miyamoto 

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€ 8,00

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La filosofia della forza 

€ 7,00

Nietzsche Friedrich 

L'anticristiano

€ 19,00

Nietzsche Friedrich 

Lo Stato dei Greci. L'agóne omerico

€ 11,00

Nietzsche Friedrich 

Ditirambi di Dioniso. Idillî di Messina

€ 13,00

Nietzsche Friedrich 

La filosofia nell'epoca tragica dei Greci

€ 16,00

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La Weltanschauung dionisiaca

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Sul futuro delle nostre istituzioni educative

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Queste le parole di Zarathustra

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La cultura della memoria

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€ 7,00

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Il sorriso di Lulla o del peccato di carne

€ 9,50

Ossendowsky Ferdinand 

Il lupo del Lago Nero 

€ 11,00

Ostidich Alberto 

Sulla democrazia

€ 9,00

Pacilio Massimo 

Conoscenza tradizionale e sapere profano

€ 16,00

Paliaga Simone 

L'uomo senza meraviglia

€ 9,00

Pareto Vilfredo

Le configurazioni del fascismo (1922-1923)

€ 13,00

Petromilli Gabriele 

La Milizia del Tempio

€ 10,00

Petromilli Gabriele 

Il Diavolo 

€ 8,00

Platone

Il racconto di Er

€ 7,00

Plutarco

La Fortuna dei Romani

€ 7,00

Poggiali Ciro

K.! La risorgiva di Sparta

€ 29,00

Porfirio

Discorso contro i cristiani

€ 14,00

Ramperti Marco

Benito I imperatore

€ 18,00

Raspail Jean 

Il Campo dei Santi 

€ 20,00

René Guénon

Precisazioni necessarie

€ 12,00

Riefenstahl Leni 

Schönheit im Olympischen Kampf 

€ 90,00

Rimbotti Luca L. 

La rivoluzione pagana

€ 20,00

Roerich Nikolaj K. 

In Excelsis

€ 60,00

Romualdi Adriano 

Nietzsche e la mitologia egualitaria

€ 17,00

Romualdi Adriano 

Gli Indoeuropei. Origini e migrazioni 

€ 20,00

Sallustio

Sugli dèi e il mondo

€ 9,00

Scheler Max 

Modelli e capi 

€ 20,00

Schmidt-Salomon - Nyncke

Scusi: per andare da Dio?

€ 15,00

Schuler Alfred 

Dell'essenza della città eterna

€ 18,00

Schuon Frithjof 

La tradizione dei Pellirosse

€ 9,00

Seabrook William B. 

Adventures in Arabia

€ 40,00

Segatori Adriano 

La comunità vivente

€ 9,00

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L'anima e le sue parole 

€ 8,00

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L'altare della Vittoria

€ 7,00

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Il conflitto della cultura moderna

€ 15,00

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La psicologia del denaro

€ 9,00

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Gli ebrei e la vita economica - Vol I

€ 13,00

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Gli ebrei e la vita economica - Vol II

€ 13,00

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Gli ebrei e la vita economica - Vol III

€ 13,00

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Metafisica del capitalismo 

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La rigenerazione del Reich 

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Spengler Oswald 

Albori della storia mondiale - Vol I

€ 20,00

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Albori della storia mondiale - Vol II

€ 15,00

Spengler Oswald 

Prussianesimo e socialismo

€ 14,00

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Anni della decisione 

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Per un soldato 

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Forme della politica mondiale 

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I Caratteri

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Einstein e il Talmud

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A convegno sul Brenta

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lunedì 11 febbraio 2013

Monti e le dimissioni del Papa

Monti_Papa

Aggiornamenti EURASIA ( 04/02 – 10/02 2013 )

eurasia

 

Di seguito il sommario degli aggiornamenti della Rivista "Eurasia" dell’ultima settimana (dal 4 al 10 Febbraio 2013):

Indice

  • Articoli e saggi
  • Pubblicazioni

Articoli e saggi

Francesco Viaro, L’ASSE WASHINGTON-TELAVIV CONTRO L’ASSE TEHERAN-DAMASCO

Aldo Braccio, ERDOĞAN ACCUSA LO STATO EBRAICO DI “TERRORISMO DI STATO”

Andrea Slovani, LA QUESTIONE DELLE BANDIERE NAZIONALI SCUOTE L’OCEANIA

Andrea Slovani, TERRITORIO A NORD-OVEST, PUNTO DI CRISI DEL CANADA?

Alessandro Lundini, IL KAZAKHSTAN TRA L’ASIA CENTRALE E LA FEDERAZIONE RUSSA

Fabio Falchi, UN NUOVO PATTO ATLANTICO?

Salvatore Rizzi, “L’IDEOLOGO DI STATO”: UNA BIOGRAFIA POLITICA DI ALVARO GARCIA LINERA

Dmitrij Minin, ISRAELE COLPISCE LA SIRIA: PRIMO ATTO DEL “FINALE DI PARTITA”?

Davood Abbasi, RADIO ITALIA IRIB E GLI STRANI CASI DI NOTIZIE MAI DIFFUSE DAGLI ALTRI MEDIA

Redazione, TEHERAN PASSATO PRESENTE

Marco Wong, INTERVISTA A MARCO WONG, PRESIDENTE DI ASSOCINA

Pubblicazioni

E' attualmente disponibile in libreria l’ultimo numero (4/2012) di "Eurasia" (XXVIII), intitolato "L’islamismo contro l’Islam?".

Primo decennale di “Eurasia”

Con l’uscita del n. 1/2013, prevista per il 28 febbraio, “Eurasia” entra nel suo decimo anno di attività.

Per l’occasione, tutti coloro che entro quella data avranno sottoscritto un abbonamento sostenitore alla rivista avranno il diritto di scegliere 3 numeri arretrati e un “Quaderno di Geopolitica”. Chi sottoscriverà un abbonamento a 5 numeri, riceverà 2 arretrati in omaggio. Un abbonamento a 3 numeri darà diritto a ricevere un numero arretrato.

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domenica 10 febbraio 2013

Ricordando le Foibe

foibe
10 febbraio, Giornata del Ricordo delle vittime delle foibe, di quelle migliaia di Italiani orrendamente massacrati, soltanto perché Italiani, dalla soldataglia di Tito. Una feroce pulizia etnica, con annesso esodo biblico, passata del tutto impunita tra le maglie, allargate a dismisura, della giustizia italiana del dopoguerra, ovviamente democratica.
A Torino, a 48 ore dal 10 febbraio, una lapide dedicata ai Martiri delle foibe è stata fatta letteralmente a pezzi. Il sindaco Piero Fassino (ex comunista doc) ha condannato l’inaccettabile atto che colpisce i simboli quando si vuole cancellare la verità. Lasciando perdere che quella verità è stata per decenni ignorata dall’allora comunista in
servizio permanente Fassino, l’attuale sindaco di Torino dovrebbe sapere che la verità è tale soltanto quando è completa in tutte le sue parti, e su quelle seppellite nell’oblio più assoluto dal 1945 ad oggi, emerge che a concorrere alla caccia di Italiani da infoibare si sono prestati partigiani comunisti italiani inglobati nelle bande di Tito e smaniosi di entrare a far parte della nuova Repubblica popolare jugoslava. Tutto regolare per il Potere antifascista dal 1945 ad oggi.
Così come vi è stato un silenzio tombale sui soldati della RSI che in Venezia Giulia, Dalmazia ed Istria si sono fatti massacrare nell’estremo tentativo di fermare gli infoibatori.
Così come non si fa cenno - la verità al macero - sull’aiuto prestato dalla Regia Aeronautica del Sud a quegli stessi titini martirizzatori di Italiani.
A tutti gli effetti, una verità pelosa quella del sindaco di Torino, alla quale, peraltro, fa riscontro una verità altrettanto pelosa, anche se dal taglio diverso, di tutte indistintamente le forze politiche del rinnovato arco costituzionale, ovviamente antifascista.
In questo giorno di memoria e dolore, il Raggruppamento Nazionale Combattenti e Reduci RSI Continuità Ideale abbruna i Labari nel ricordo di tutti coloro, civili e militari, che subirono l’estremo oltraggio della teppaglia slava.
Per non dimenticare, mai!

index IR
Il Presidente Nazionale
Gianni Rebaudengo
RAGGRUPPAMENTO NAZIONALE COMBATTENTI E REDUCI R.S.I.
(R.N.C.R. - R.S.I.)
MOVIMENTO POLITICO CULTURALE CONTINUITÀ IDEALE R.S.I.

sabato 9 febbraio 2013

Sul Giorno della Memoria e sul Giorno del Ricordo.

FoibeFebbraio2013

Vorrei esprimere una opinione in occasione del Giorno del Ricordo, la ricorrenza riconosciuta dallo Stato in memoria delle popolazioni italiane Istriane, Giuliane Dalmate oggetto di massacri e deportazioni di massa durante e dopo l’Ultima guerra mondiale. La mia nota è doverosamente polemica, perché altrimenti sarebbe complice dell’ipocrisia e della strumentalizzazione che circonda, anzi occupa, la celebrazione delle violenze delle guerre. E’ evidente a chiunque che tante, tantissime, sono le cerimonie ed iniziative per celebrare il 27 Gennaio la “Shoah-sterminio del popolo ebraico, le leggi razziali, persecuzione e deportazione degli ebrei italiani”, come recita la legge 211\2000, quanto poche, pochissime, sono le iniziative per ricordare la “tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre nel secondo dopoguerra”. Perché questa discriminazione? Semplicissima e brutale: gli ebrei furono massacrati dai nazifascisti, gli italiani del confine orientale dai socialcomunisti. Tant’è che già qualche storico “politicamente corretto” ha scritto per gli infoibati che gli “slavi sapevano distinguere tra una camicia nera ed un comune soldato italiani”: come per dire: attenzione a commemorare gli infoibati perché si rischia di commemorare dei fascisti. Ovviamente non esiste una data per commemorare le vittime del comunismo nei gulag (quanti? Dieci, venti quaranta milioni? Scegliete pure, su questi disgraziati non si rischia denunce per negazionismo). E non esiste una data per commemorare i massacri ed i genocidi del capitalismo e del colonialismo, anche anglosassone: solo quaranta anni prima della Shoah si estinguevano –nel senso completo del termine, cioè che sono spariti come razza- gli abitanti della Terra del Fuoco e della Patagonia in America Latina, e gli abitanti della Tasmania in Australia: uccisi a fucilate e gli ultimi sterminati in campi di concentramento chiamati “riserve”, come le popolazioni native nordamericane. Non vi sono date per condannare la criminale corsa agli armamenti di USA-URSS, vincitori sul nazifascismo, che con centinaia di esperimenti nucleari a cielo aperto hanno inquinato l’ambiente e condannato a morte per malattia milioni di esseri umani. Non vi sono iniziative per celebrare e condannare i bombardamenti a tappeto alleati sulle città europee. E nessuno accomuna mai la condanna delle leggi razziali fasciste alla discriminazione razziale negli USA ben dopo la fine del fascismo, o alla attuale discriminazione contro gli arabi palestinesi da parte di Israele: anzi c’è chi chiede leggi per punire chiunque osa fare questi ragionamenti . Dario Fertilio, giornalista del Corriere della Sera, autore dell’Ultima notte dei Fratelli Cervi, ha parlato di “genocidio in pillole” con riferimento alle uccisioni sistematiche di italiani fascisti, o presunti tali, da parte dei partigiani gappisti, in quanto anche in questo caso era già operativa la disumanizzazione della vittima da eliminare, identificato non per razza, ma per politica. Purtroppo, non ho mai visto un esponente ANPI o ISTORECO venire a portare un fiore al cavoun di Campagnola o in altri luoghi simili. Anzi devo dire che se nello scorso decennio si erano fatti tentativi almeno per qualche gesto reciproco, oggi siamo tornati al rigore delle barriere insuperabili. E aggiungo che quando in questo 2013 scenderò in piazza per ricordare gli italiani infoibati, la previsione è la rigorosa partecipazione della Destra e l’assenza della Sinistra. Eppure questa nostra bella democrazia, nata dalla Resistenza, dal 1989 si è fatta quattro guerre –Iraq, Serbia\Jugoslavia, Afghanistan e Libia (alla faccia della Costituzione, ma finchè si vincono, vero?) bipartisan Destra-Sinistra. Questo per contestare che si sta facendo un uso quantomeno scorretto, ma direi sporco, della memoria dei crimini contro l’umanità. Cosa più grave, viene fatto con superficialità, ubbidendo a piccole convenienze di partito e politica, chiudendo gli occhi a fronte di volgari omissioni e cancellazioni della nostra Storia, sicuri che tanto” la storia la scrivono i vincitori”, e gli ultimi Vincitori sono ancora i più forti.

Luca Tadolini

(Centro Studi Italia)

giovedì 7 febbraio 2013

Anna Oxa: una guerriera!

La cantante pugliese accusa Fabio Fazio: E' un ciambellano del potere. Questo Festival è un sottoprodotto del Primo maggio.

anna-oxa

Non bastavano le sue belle canzoni: ora Anna Oxa le canta giuste anche a smascherare la politica che si infila perniciosa, e da sinistra, anche nel mondo della canzone. La Oxa non le manda a dire e smaschera Fabio Fazio e il suo festival "rosso": lei è stata esclusa perchè politicamente non è schierata a sinistra.  "Non è rabbia, la mia è un'opera di giustizia. Sono stata esclusa per ragioni politiche. Sono stata tolta, dopo una litigata pazzesca. Perchè sono un cane sciolto, non ho appartenenze. Questo Festival sembra un sottoprodotto del Primo Maggio. Che non è musica, ma evento. E Fazio è un ciambellano del potere politico". Così la cantante pugliese, che poi ha aggiunto:  "Sanremo è uno specchio del degrado del paese, dove la creatività non viene premiata. Ma io sono sola in quest'opera di giustizia. Io non ho colleghi. Ci sono i guerrieri e ci sono le larve: io sono la guerriera".

Igor Traboni

Dieci anni fa lo Shuttle Columbia cadde dal cielo

Columbia

L'ala si era spezzata e il velivolo spaziale privo di controllo si era disintegrato.

Ricordo una voce del Controllo Missione che cercava ripetutamente, oltre ogni buon senso e ogni speranza, di avere risposta alle sue chiamate via radio dallo Shuttle Columbia che stava rientrando sulla Terra al termine della propria missione.

Ricordo le prime immagini di quei frammenti brillanti che solcavano in gruppo il cielo, tracciando scie bianche che non lasciavano spazio a conclusioni alternative.

L’articolo continua qui.

disastroColumbia

mercoledì 6 febbraio 2013

Roma: no, così non va!

Una grande società (come la Magica dovrebbe essere) non avrebbe mai dovuto esonerare l’allenatore boemo.

Zeman

Non si conoscevano già da tempo i difetti e i pregi di Zeman?

A fine campionato si sarebbero tratte le conclusioni: esonerarlo ora è stato proprio un errore imperdonabile!

Comunque, GRAZIE ZEMAN!!!! 

Roma, la Sensi: "Zeman? Non l'avrei esonerato Zeman, andava tutelato"

Aggiornamenti EURASIA ( 28/01 – 03/02 2013 )

eurasia

Di seguito il sommario degli aggiornamenti della Rivista "Eurasia" dell’ultima settimana (dal 28 Gennaio al 3 Febbraio 2013):

Indice

  • Articoli e saggi
  • Pubblicazioni

Articoli e saggi

Angelo Tino, EMIGRATION FROM MAGHREB TO EUROPEAN UNION. A GENERAL OVERVIEW OF THE CONTEXT AT THE BEGINNING OF THE CENTURY XXI

DISCORSO DEL PRESIDENTE IRANIANO MAHMUD AHMADINEJAD IN OCCASIONE DELLA CONFERENZA INTERNAZIONALE SULL’UNITÀ ISLAMICA DEL 27 GENNAIO 2013

Michel Chossudovsky, AL-QAIDA NEL MAGHREB ISLAMICO: CHI SONO E CHI C’È DIETRO?

Ambasciata della Repubblica Araba Siriana, LA CRISI IN SIRIA, AGGIORNAMENTI DAL CAMPO, 30/01/2013

Land Destroyer Report, L’ATTACCO ISRAELIANO CONTRO LA SIRIA

Marzia Nobile, LA CORSA ALL’ORO DEL NUOVO MILLENNIO

S.E. Seyed Mohammad Ali Hosseini, IL PIANO DELL’IRAN PER RISOLVERE LA CRISI SIRIANA

Redazione, RELIGIONI: ODIO E PREGIUDIZI

Pubblicazioni

E' attualmente disponibile in libreria l’ultimo numero (4/2012) di "Eurasia" (XXVIII), intitolato "L’islamismo contro l’Islam?".

Primo decennale di “Eurasia”

Con l’uscita del n. 1/2013, prevista per il 28 febbraio, “Eurasia” entra nel suo decimo anno di attività.

Per l’occasione, tutti coloro che entro quella data avranno sottoscritto un abbonamento sostenitore alla rivista avranno il diritto di scegliere 3 numeri arretrati e un “Quaderno di Geopolitica”. Chi sottoscriverà un abbonamento a 5 numeri, riceverà 2 arretrati in omaggio. Un abbonamento a 3 numeri darà diritto a ricevere un numero arretrato.

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venerdì 1 febbraio 2013

Obiettivo: un milione di firme!

Ricevo e inoltroemanuela_orlandi1 Ciao a tutti, sono Pietro Orlandi.

In primo luogo volevo farvi carissimi AUGURI per il 2013 e ringraziarvi

per il vostro sostegno e per aver aderito in tantissimi alla petizione, lanciata lo scorso anno, a Papa Benedetto XVI (più di 85 mila firme) per la Verità su mia sorella Emanuela, che ci ha permesso di fare dei passi avanti , fino a poco tempo fa ritenuti impossibili, come l’apertura della tomba di De Pedis.

Quando la voce di una persona non riesce a farsi sentire, quella di migliaia arriva alle orecchie di chi troppo spesso non vuole ascoltare.

Per questo sono qui ancora a chiedere il vostro aiuto. Un mese fa ho lanciato una nuova petizione, alla quale alcuni di voi hanno già aderito, per ribadire la nostra volontà a non  arrenderci . Questa  volta  il  destinatario è il segretario  di Stato di Papa Benedetto XVI , cardinal Tarcisio Bertone, perché nonostante siano passati 29 anni, la Santa Sede continua nella sua opera omertosa, come imporre di togliere la foto di Emanuela dalla scrivania di mia moglie in ufficio, perché ritenuta un simbolo e può dare fastidio. Che fastidio può dare? E a chi? La foto di una bambina la cui unica colpa è quella di essere stata rapita e alla quale è stata negata la possibilità di scegliere della propria vita fa dunque paura?

Per aderire a questa nuova petizione (SOLO SE NON LO SI E' GIA' FATTO) basta andare sul sito

                       http://www.emanuelaorlandi.it

dove troverete il testo e la possibilità di aderire direttamente. C’è anche un numeratore, così in qualunque momento potrete vedere l’aumento delle adesioni e naturalmente potranno vederlo anche i destinatari della petizione stessa.

E’ un piccolo gesto che può aiutarci a cambiare le cose, per Emanuela, per la dignità di questo paese e per la credibilità di questa Chiesa. Ma è molto importante che siamo in tanti, tantissimi: il mio sogno è arrivare a mezzo milione, o magari a UN MILIONE di aderenti alla petizione. Per questo vi chiedo di far girare il più possibile questa lettera a tutti i vostri contatti e sul web.

Considerate che, seguendo le istruzioni sul sito, si può votare anche PER CONTO di altri (familiari o amici), a condizione di fornire i dati richiesti.

Se ognuno di voi convincerà a firmare almeno 30 persone, quell'obiettivo che ora pare irraggiungibile si avvicinerà!

Un forte abbraccio,

Pietro

Per contatti, informazioni o eventuali novità vi lascio la mia mail

personale: pietro_1959@libero.it

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