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Giustizia per i morti di Bologna

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sabato 20 ottobre 2012

Obiettivo Gorla

Gorla
La missione era quella di bombardare la zona industriale di Milano. Furono impiegati tre Bomb Group: 38 aerei B-24 del 461° group diretti sugli stabilimenti Isotta Fraschini, 29 aerei B-24 del 484° group per gli stabilimenti Alfa Romeo, 36 aerei B-24 del 451° per colpire gli stabilimenti della Breda; in totale 103 bombardieri quadrimotori ciascuno con 10 bombe da 220 Kg a bordo; in totale 226,6 tonnellate di bombe liberatrici.
(Si pone in rilievo che l’accordo, dietro pagamento 160 milioni mensili, con il CLNAI era specificatamente quello di proteggere le risorse economiche e industriali del Nord Italia! Ci si chiede, allora, come mai i partigiani non corsero, a gara, ad arruolarsi nella contraerea!) Gli aerei del 461° e del 484° group, in assenza di aerei da caccia e di contraerea, raggiunsero gli obiettivi senza difficoltà. Un certo numero di bombe caddero fuori bersaglio colpendo alcuni palazzi in zona Fiera con molti morti tra la popolazione. Gli aerei del 451°, raggiunto l'I.P. (l'initial point), a circa 4 Km. dall’obiettivo, cambiarono rotta dirigendosi verso gli stabilimenti Breda. La prima ondata sganciò fuori bersaglio il proprio carico e le bombe caddero in aperta campagna nella zona di Saronno. Dopo alcuni minuti, la seconda ondata prese, senza apparente motivo, una rotta di attacco deviata di 22 gradi verso destra invece che verso sinistra (linea rossa nella foto aerea); quando il leader della formazione si accorse dell'errore, che aveva fatto "mancare" l’obiettivo degli stabilimenti, decise di rientrare alla base. La missione era "fallita". Sarebbe stato preciso dovere del comandante dare l’ordine di sganciare a mare le bombe, sulla via del ritorno, ma, non si sa se perché previsto dal piano operativo, si attuò uno dei peggiori crimini contro l'umanità nella guerra aerea di quegli anni. Le bombe furono sganciate sulle abitazioni civili che erano perfettamente visibili, date le favorevoli condizioni meteorologiche. L'abitato di Gorla, si trasformò in un inferno! Vennero distrutte case, negozi, officine e la scuola elementare "Francesco Crispi" provocando una strage che avrebbe cambiato la vita del quartiere per sempre: 184 scolari, i loro insegnanti ed alcuni genitori che, al suono dell’ allarme erano accorsi per portarli a casa. Quel giorno, in Milano,  furono recuperati 614 corpi, di molti altri non si ritrovarono nemmeno i resti dilaniati dalle esplosioni.


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