Vogliamo giustizia!

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Giustizia per i morti di Bologna

Ultimissime del giorno da ADNKRONOS

mercoledì 29 agosto 2012

BERSAGLIERI della REPUBBLICA SOCIALE ITALIANA

PICCOLA CAPRERA 2012

Nell’atmosfera avvilente che incombe sull’Italia è motivo di orgoglio ricordare i ragazzi che combatterono con tenacia nelle fasi finali della seconda guerra mondiale, inquadrati nei battaglioni di Bersaglieri dell’Esercito Nazionale Repubblicano. Fedeli al giura-mento, misero in gioco la loro giovinezza per difendere l’onore, l’indipendenza e l’avvenire dell’Italia. Emularono le fiamme cremisi che li avevano preceduti nelle sabbie dell’Africa Settentrionale, nel fango dell’Epiro e nelle nevi della Russia. Affrontarono il nemico a testa alta, sempre onorando la Bandiera e le tradizioni del Corpo. Vissero seicento giorni sotto l’insidia del terrorismo aereo degli anglo-americani e del terrorismo urbano e foraneo dei guerriglieri ribelli. Interpretando correttamente le norme del diritto internazionale, tutti i soldati della R.S.I. sono tuttora in stato di guerra con le forze anglo-americane. Il Ministro delle Forze Armate della R.S.I., Maresciallo Rodolfo Graziani, il 26 aprile 1945 conferì delega con pieni poteri al Generale Karl Wolff, plenipotenziario delle Forze Armate Germaniche in Italia, affinché conducesse per suo conto trattative con i plenipotenziari anglo-americani alle stesse condizioni praticate per le Forze Armate Germaniche. Il 29 aprile, nel palazzo reale di Caserta, fu firmato l’atto di resa che pose fine alle ostilità in Italia. Tra il 1° e l’8 maggio le Forze Armate Germaniche presenti sugli altri fronti d’Europa deposero le armi. Oggi, a sessantasette anni dalla fine della guerra, non è ancora stato firmato un Trattato di Pace tra la R.S.I., lo Stato Germanico e la coalizione di Stati che li avversarono. Di fatto, la Germania oggi è a tutti gli effetti una colonia degli Stati Uniti d’America, come il Giappone, sotto protettorato degli Stati Uniti dall’8 settembre 1951, quando fu firmato il Trattato di San Francisco, che sancì formalmente la fine della seconda guerra mondiale in Asia. La R.S.I. fu considerata uno Stato fantoccio, a differenza del Regno del Sud e a dispetto della realtà storica. Il Capo dello Stato della R.S.I. esercitò sempre, pur tra mille difficoltà, una sovranità piena, originaria e autonoma. Nel Regno del Sud, invece, tutte le leggi e tutti i decreti riceverono piena forza ed effetto di legge solo a seguito di ratifica e ordine del Governo Militare Alleato, in virtù della resa senza condizioni firmata a Cassibile il 3 settembre 1943 e a Malta ventisei giorni dopo. Il 25 ottobre 1943, ad un mese dalla sua costituzione, il Governo della R.S.I. espulse dalla circolazione in tutto il territorio sottoposto alla sua sovranità, comprese quindi anche la Venezia Tridentina e la Venezia Giulia, pur sotto regime militare, il marco d’occupazione germanico. Al Sud, la lira dell’ AMGOT (Allied Military Government for Occupied Territories), introdotta nel luglio 1943 con l’occupazione della Sicilia, fu ritirata a spese del Governo italiano, solo il 3 giugno 1950. Il Governo della R.S.I. chiuse il bilancio consuntivo con un saldo attivo di 20,9 miliardi di lire, a differenza del Governo del Regno del Sud, che rientrò nella capitale il 5 giugno 1944 con un passivo spaventoso, mai definito nei particolari. L’Italia, nata dalla resistenza e dalle piroette che le consentirono di ritrovarsi dietro i vincitori, con il Trattato di Parigi del 10 febbraio 1947 subì pesanti mutilazioni territoriali e la perdita, di fatto, della propria sovranità. Non tanto, formalmente, come la Germania, ancora priva di una Costituzione, sostituita da una Grundgesetz, una legge fondamentale, firmata dai generali del Supreme Headquarters Allied Expeditionary Force (Quartier Generale Supremo della Forza di Spedizione Alleata, abbreviato SHAEF), che la imposero nel 1949 al popolo della testé costituita Repubblica Federale di Germania. Il raffronto tra gli avvenimenti della Seconda Guerra Mondiale, della Guerra Fredda, delle guerre calde in Corea e in Viet Nam, e degli interventi palesi ed occulti in ogni parte del mondo, con i recenti interventi in Irak, Serbia, Afgahnistan, Libano, Libia e Siria dovrebbe bastare anche ai più refrattari per capire la natura e le strategie dell’Imperialismo statunitense. Le mosche cocchiere al seguito dei vincitori, con zelo servile, demonizzarono e fecero perseguitare i soldati della Repubblica Sociale Italiana. Nel testamento politico del Capo della R.S.I. è forte l’ esortazione agli Italiani rimasti fedeli ai principî, ad essere dei cittadini esemplari. Essi dovranno rispettare le leggi che il popolo vorrà darsi e cooperare lealmente con le autorità legittimamente costituite per aiutarle a rimarginare, nel più breve tempo possibile, le ferite della Patria. Chi agisce diversamente dimostrerebbe di ritenere la Patria non più Patria quando si è chiamati a servirla dal basso.” Nella sua onestà intellettuale e con l’enorme amore per l’Italia e gli Italiani, il Capo della R.S.I. non avrebbe mai potuto prevedere di qual basso livello sarebbero state le autorità legittimamente costituite dal 1945 al 2012. Presidenti della Repubblica, Capi del Governo, Deputati e Senatori, mossi da interessi di partito o di consorteria, hanno operato nel rispetto degli articoli della Costituzione che li favorivano, ignorando sfacciatamente quelli contrari. Hanno assistito, inerti, alla perdita progressiva di quello che restava della sovranità popolare. Con i Trattati di Maastricht, Nizza e Lisbona il potere è passato ad organismi sovranazionali, non elettivi, di carattere burocratico, tecnico, finanziario e bancario. Le sigle BCE – FMI più la Commissione Europea denotano il vero potere, emanano ordini e direttive che i Governi nazionali, magari con il mal di pancia, eseguono. Il popolo elegge dei parlamenti che si occupano di cose piuttosto marginali. Non di meno gli esercizi elettorali fanno bene al potere perché il potere reale è felice di far scatenare le pulsioni dell’elettorato, orientato su partiti abbastanza simili l’uno all’altro. Si contendono la conquista della maggioranza nelle Assemblee dove andranno ad attuare le disposizioni della Commissione Europea o della BCE, immuni da qualsiasi contaminazione “democratica”. Per i soldati della R.S.I. rimasti fedeli ai principî che li spinsero a combattere per l’unità, l’indipendenza e l’avvenire dell’Italia, tutto questo è terribile. Lo smantellamento dello Stato Sociale per attuare le assurde regole del liberismo più sfrenato colpisce la stragrande maggioranza degli Italiani, a vantaggio dei politici privilegiati e di qualche migliaio di speculatori e di parassiti. Il Governo di professori imposto da un Presidente succubo dei poteri occulti internazionali succhia il sangue agli Italiani per ricapitalizzare le banche e risanare il bilancio dello Stato, disastrato dalla corruzione e dal consociativismo. Lo scopo non è il bene del popolo (Salus Populi Suprema Lex), ma la moneta unica del Sistema Europeo di Banche Centrali, l’euro. Una Camera dei Deputati ed un Senato inqualificabili hanno ratificato senza discussioni l’adesione a sistemi di controllo imposti dalla Commissione Europea e dalla Banca Centrale Europea che stravolgono i diritti costituzionali degli Italiani, condannandoli ad un futuro di progressive privazioni. Un secolo fa si discuteva della convenienza a limitare la libertà individuale a favore della libertà nazionale. Oggi si assiste impotenti alla perdita di ogni libertà fondamentale dell’ individuo nello stesso tempo in cui si sacrifica ogni residua libertà della Nazione.

ITALIA, REPUBBLICA, SOCIALIZZAZIONE

ONORE AI COMBATTENTI DELLA REPUBBLICA SOCIALE ITALIANA!

 

Domenica 2 settembre 2012 alle ore 10:30 sarà celebrata

la Cerimonia in ricordo dei Bersaglieri della

Repubblica Sociale Italiana

 

Per informazioni rivolgersi al bersagliere Gianni

Bortolon , responsabile verso gli Amministratori del

Sacrario e il Cerimoniere.

Gianni BORTOLON località Croce, 5

CASTELLETTO di BRENZONE (VR)

telefono: 045 743 0101

Posta elettronica: bortolon.gianni @libero.it

 

“Piccola Caprera”

Via per Pozzolengo, 1 PONTI sul MINCIO (MN)

Telefono: 0376 88 104 – 0376 88 555

Posta elettronica: piccola_caprera @virgilio.it

domenica 26 agosto 2012

E' morto Neil Armstrong

43 anni fa fu il primo a camminare sulla Luna.
neil_armstrong
Neil Armstrong fu tramandato alla storia il 20 luglio del 1969 quando, con un'impresa titanica per l'epoca, insieme ai compagni Buzz Aldrin e Michael Collins - che però rimase in orbita - conquistò la Luna.
La sua frase, pronunciata dopo aver toccato il suolo lunare, "That’s one small step for a man, one giant leap for mankind", "E' un piccolo passo per un uomo, un balzo da gigante per l’umanità" è di quelle che sono state consegnate alla storia.

La Terra è in rosso

Esaurite le risorse annuali il 22 agosto, occorre adesso andare a debito.

terrainrosso

In un periodo di forte crisi economica, bilanci e debiti sembra di parlare di una azienda o di uno stato in seria difficoltà. Non si è molto distanti, solo che l'azienda è la nostra Terra.

L'overshoot day è il giorno in cui si esauriscono le risorse che la Terra è in grado di produrre e rinnovare nel corso di ogni anno: questo punto è stato raggiunto ii 22 agosto il che significa che in meno di otto mesi è stato consumato quanto viene generato in dodici.

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Aggiornamenti EURASIA (13/08 – 26/08 2012)

eurasia

Di seguito il sommario degli aggiornamenti della Rivista "Eurasia" delle ultime settimane (dal 13 al 26 Agosto 2012):

INDICE

  • Articoli e saggi
  • Appuntamenti
  • Pubblicazioni

Articoli e saggi

Mohamed Omar, I SUNNITI SONO OPPRESSI IN ARABIA SAUDITA, NON IN SIRIA

Mahdi Darius Nazemroaya, IL SUICIDIO DELLA TURCHIA?

Mahdi Darius Nazemroaya, DIVIDI LA SIRIA, DIVIDI IL RESTO

Giuseppe Cursio, LA CONTROVERSIA SINO-GIAPPONESE SULLE ISOLE SENKAKU (DIAOYU)

Redazione, INTERVISTA DI EURASIA PER GBTIMES

M. K. Bhadrakumar, COME ISRAELE ATTIRA A SÉ L’INDECISA TURCHIA

Claudio Moffa, SOLIDARIETÀ PER ASSANGE?

Giacomo Gabellini, ESCALATION

Appuntamenti

Redazione, “LA FINE DEI CEAUSESCU”, SABATO 15 SETTEMBRE, BRESCIA

Pubblicazioni

È attualmente disponibile in libreria l'ultimo numero (2/2012) di "Eurasia" (XXV), "Il Mediterraneo tra l'Eurasia e l'Occidente"

Carlo Terracciano, Nel fiume della storia, Edizioni all'insegna del Veltro

“Penso che Carlo Terracciano sia uno dei maggiori geopolitici europei degli ultimi decenni. Sono convinto che sarà riconosciuto come uno dei moderni autori classici di questa disciplina. (…) Carlo Terracciano ha ereditato la tradizione geopolitica del continentalismo europeo. Nei suoi scritti (raccolti in una serie di articoli intitolata Nel fiume della Storia), egli traccia la genesi ideologica di questa scuola. (…) Il suo lavoro è forse l’esempio più completo e coerente di questa tradizione. Nelle condizioni dell’occupazione atlantista e dell’egemonia talassocratica è un gesto virile di rivolta spirituale e cognitiva” (Aleksandr Dugin).

Boga Sako Gervais, La guerra D’Abidjan. Un conflitto da evitare, Anteo Edizioni

L’intervento militare contro la Libia ha messo in ombra gli eventi che si stavano verificando lungo la costa occidentale dell’Africa centrale. Dopo essersi posto alla testa degli interventisti nella crociata contro Muhammar Gheddafi, il Presidente Nicolas Sarkozy ha ordinato alle forze armate francesi della missione Liocorne di intervenire in Costa d’Avorio allo scopo di catturare il Presidente Laurent Gbagbo e favorire l’instaurazione di Alassane Ouattara, uomo del Fondo Monetario Internazionale riconosciuto da Francia, Stati Uniti ed altri paesi occidentali come vincitore del ballottaggio dell’autunno 2010. Se per il segretario di Stato americano Hillary Clinton, la cattura di Gbagbo andava interpretata come «Un segnale per tutti i dittatori, che non possono ignorare la volontà del popolo», la Costa d’Avorio precipitava in un bagno di sangue scatenato dalle cosiddette Forze Nuove, collegate ad Ouattara. Questo libro rappresenta un omaggio alla Costa d’Avorio e all’intero continente africano, tributato da un autore ivoriano che si cimenta nella ricostruzione dettagliata e approfondita degli eventi, fornendo una chiave di lettura completamente diversa da quelle “ufficiali”.

Alessando Lattanzio, Intrigo contro la Siria, Anteo Edizioni

La Siria è sottoposta a una pressione internazionale, che viene esercitata tramite diversi mezzi, militari, spionistici, terroristici, economici e mediatici. Organizzare una simile operazione ha richiesto molto tempo, grandi risorse e un’ampia rete di supporto e sostegno, che comprende sia capi di stato ed ex-ministri, che docenti, politici e militanti radicali islamici, arabi, turchi e occidentali. Ovviamente con il necessario supporto di dissidenti, terroristi e traditori di origine siriana. In questo testo si prova a definire il quadro dell’intrigo contro la Siria. Prefazione di Ouday Ramadan. Saggio introduttivo di Costanzo Preve.

Giacomo Gabellini,  La parabola. Geopolitica dell’unipolarismo statunitense, Anteo Edizioni

Il crollo dell’Unione Sovietica ha permesso a Washington di instaurare un assetto geopolitico unipolare incardinato sugli Stati Uniti. Per raggiungere questo obiettivo, i centri decisionali statunitensi hanno escogitato e messo in atto una strategia “mondialista” volta ad omologare tutti i popoli che abitano il pianeta ai principi del nuovo ordine mondiale. Tale strategia si è dispiegata sul piano economico attraverso l’espansione coatta del libero mercato, su quello geopolitico con l’occidentalizzazione del mondo e su quello militare con la riconfigurazione ed espansione verso est della NATO. Questo libro indaga i passaggi fondamentali che caratterizzano questa “parabola” unipolare statunitense, che ha conosciuto la propria fase ascendente e il proprio picco nel corso degli anni ’90, per poi intraprendere una discesa progressiva che non pare ancora essersi conclusa. Ne emerge uno scenario molto distante dalle raffigurazioni ufficiali, che vede numerosi attori emergenti implementare piani che mirano ad alterare i rapporti di forza internazionali e a ridefinire l’assetto mondiale, in cui l’avvento del multipolarismo comporterà la conclusione della breve e turbolenta “parabola” statunitense.

Andrea Fais, L'Aquila della Steppa. Volti e prospettive del Kazakistan, Edizioni all'insegna del Veltro

Ad oltre venti anni dall’indipendenza, il Kazakistan è diventato un attore di primo piano nello scacchiere internazionale. Il percorso cominciato nel 1992, all’indomani del crollo dell’Unione Sovietica, era denso di insidie e pericoli che avrebbero potuto esporre irreversibilmente la giovane repubblica guidata da Nursultan Nazarbaev ai rischi della speculazione e della disintegrazione sociale e politica. Eppure, attraverso un programma ambizioso e lungimirante, frutto di un’abile combinazione tra statalismo e ponderata apertura ai mercati internazionali, l’economia kazaka è riemersa dalla crisi, facendo prezioso tesoro di tutte le lezioni storiche del passato, custodite dalla leggendaria Via della Seta.

...E tanti altri articoli sono disponibili sul sito!

La Redazione.

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giovedì 23 agosto 2012

Nokia studia dove sarete tra 24 ore

Uno studio per prevedere gli spostamenti degli utenti attraverso i cellulari.

018114-470-ragazza2  Foto via Fotolia

Nokia come Minority Report? Nel celebre film, ispirato al libro omonimo scritto nel 1956 da Philip Dick, la polizia é in grado di individuare una situazione di pre-crime ovvero di vedere in anticipo un crimine che deve ancora essere commesso.

Nel Mobile Dedicated Challenge 2012 dello scorso novembre, Nokia ha lanciato una sorta di contest per la ricerca e sviluppo di algoritmi che a partire da dati conosciuti permettano di dedurre comportamenti successivi degli utenti "mobili".

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Aggiornamento n° 33 di GEOPOLITICA

Geopolitica

Vi segnaliamo le novità di questa settimana nel sito di Geopolitica:

NUOVO NUMERO:

Vol. I, no. 2 (Estate 2012): LA "PRIMAVERA ARABA" UN ANNO DOPO
In corso di stampa Geopolitica, vol. I, no. 2 (Estate 2012) LA "PRIMAVERA ARABA" UN ANNO DOPO. A distanza d'oltre un anno dall'inizio della cosiddetta "Primavera Araba", è possibile trarne un primo bilancio. Si è trattata d’una rivolta popolare o di congiure di palazzo? E'ˆ stata un fenomeno genuino e spontaneo, oppure eterodiretto anche dall'esterno? Sta portando all'affermarsi del liberalismo o a un risveglio islamico nel mondo arabo? Quali potenze stanno avvantaggiandosi e quali ...

Articoli:

Il caso Pussy Riot tra giustizia e politica: intervista al console Bernhard Kiem
Il caso delle tre “Pussy Riot” – gruppo punk russo, nemico giurato del governo, che è incorso in una severa condanna giudiziaria per aver turbato una funzione religiosa nella Cattedrale di Cristo Salvatore – da alcuni giorni domina le pagine dei giornali di tutto il mondo. Mentre la giustizia russa ha emesso la sua condanna per “teppismo motivato da odio religioso”, i paesi occidentali hanno bollato la sentenza a due anni di carcere come “sproporzionata”. ...


La posizione dell’Italia sulla crisi siriana: Daniele Scalea intervistato da IRIB
Daniele Scalea, condirettore di “Geopolitica” e segretario scientifico dell’Istituto di Alti Studi in Geopolitica e Scienze Ausiliarie (IsAG), è stato intervistato il 13 agosto scorso da Radio Italia dell’IRIB (emittente iraniana in lingua italiana) a proposito della politica del nostro paese nel Mediterraneo. La fonte originale può essere raggiunta cliccando qui. Di seguito proponiamo l’audio e la trascrizione dell’intervista. Qual è il suo giudizio sul comportamento del governo italiano rispetto alla crisi siriana? Negli ...


Egitto: dalla “Primavera Araba” alla ricollocazione strategica
A distanza di un anno dall’inizio della Primavera Araba, alcuni paesi come l’Egitto, la Tunisia e la Libia, cercano di fare progressi nonostante le difficoltà e i problemi evidenti ancora presenti nel territorio. L’Egitto fresco di elezioni democratiche del post-Mubarak dopo molti anni, ha visto la debole vittoria del candidato dei Fratelli Musulmani, Mohammed Morsi1, portando l’islamismo ai vertici del potere attraverso il voto. La Tunisia, a più di un anno dalla rivolta che ha ...


Sudest asiatico: mercati e geografia prevarranno sulla Trans-Pacific Partnership? Non c’è stato molto di cui rallegrarsi nel commercio globale di questi ultimi anni. Il Doha Round sui negoziati commerciali multilaterali è in coma, se non morto. Così la Trans-Pacific Partnership (TPP), una recente iniziativa per rafforzare le relazioni commerciali tra i paesi che si affacciano sul Pacifico, è stata salutata con molto favore e sollievo, come un passo nella giusta direzione. Tuttavia, anche se la TPP deve essere approvata e elogiata per ciò che ...


La Russia tra USA e Cina
Con l’intensificarsi della competizione geopolitica tra Cina e Stati Uniti, altri attori sono chiamati a decidere come posizionarsi nella lotta per il potere. Tra questi, la Russia è probabilmente uno dei più determinanti “swing state” nell’arena globale contemporanea. Russia e Cina sono partners strategici sin dal finire degli anni Novanta, ma si ipotizza che la Russia possa abbandonare la Cina e scegliere di allinearsi all’Occidente a guida statunitense o di allearsi con esso. Stante la ...


“Prendere l’iniziativa in Siria”. Parla il Ministro degli Esteri iraniano
Noi umani spesso facciamo l’errore di non imparare dalla storia, anche quando questa è recente. La guerra civile nel Levante non è così lontana. Con la Siria che sprofonda in violenze sempre più gravi, la guerra civile libanese di 15 anni fa dovrebbe fornire delle lezioni spaventose circa cosa possa accadere quando la struttura di una società si sfalda. Quando il Risveglio Islamico – conosciuto anche come Primavera Araba – ha avuto inizio nel dicembre ...


Ora la Cina potrebbe ostacolare il TAPI
Il progetto del gasdotto Turkmenistan-Afghanistan-Pakistan-India (TAPI), sovvenzionato dagli Stati Uniti e dalla Asian Development Bank (ADB), riguarda allo stesso modo sia la sicurezza politica dell’Afghanistan, sia la stabilità energetica per i Paesi partner. Tuttavia, ciò continua a suscitare scetticismo tra gli analisti. Buona parte di questo scetticismo dipende dalla necessità di trovare dei finanziatori per sostenere un progetto che dovrebbe attraversare le tumultuose regioni di Herat e di Kandahar in Afghanistan, come anche il territorio ...
Buona lettura!

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giovedì 16 agosto 2012

Aggiornamento n° 32 di GEOPOLITICA

Geopolitica

Vi segnaliamo le novità di questa settimana nel sito di Geopolitica:

NUOVO NUMERO:

Vol. I, no. 2 (Estate 2012): LA "PRIMAVERA ARABA" UN ANNO DOPO
In corso di stampa Geopolitica, vol. I, no. 2 (Estate 2012) LA “PRIMAVERA ARABA” UN ANNO DOPO. A distanza d’oltre un anno dall’inizio della cosiddetta “Primavera Araba”, è possibile trarne un primo bilancio. Si è trattata d’una rivolta popolare o di congiure di palazzo? È stata un fenomeno genuino e spontaneo, oppure eterodiretto anche dall’esterno? Sta portando all’affermarsi del liberalismo o a un risveglio islamico nel mondo arabo? Quali potenze stanno avvantaggiandosi e quali ...

Articoli:

Sui Generis? Osservazioni sulla politica estera indiana
Il nuovo Presidente indiano è stato eletto lo scorso 19 luglio. L’attenzione pubblica verso questo evento testimonia il ruolo crescente della presidenza nella vita politica del Paese. Il modo in cui il neo eletto Presidente influenzerà la politica estera è una domanda tra le più popolari. Non è un caso che ci sia interesse nei confronti delle difficoltà economiche attualmente presenti in India. Il problema è che il Primo Ministro Manmohan Singh sembra essersi focalizzato ...


Crisi e riconciliazione in Siria: incontro con Madre Agnès-Mariam
Il 25 luglio scorso ha avuto luogo a Roma, presso la sala della Chiesa Metodista di Via Firenze, un incontro aperto al pubblico con suor Agnès-Mariam de la Croix, carmelitana e superiora del monastero Deir Mar Yocoub (San Giacomo mutilato) di Qara, località siriana del distretto di Homs. Madre Agnès-Mariam, cresciuta in Libano e di padre palestinese, è in Siria dal 1994, presso la comunità monastica da lei stessa co-fondata. In questi mesi di destabilizzazione ...


Geopolitica in Asia: Russia, India e la cooperazione tra Pakistan e Cina (Seconda parte)
Dopo aver osservato nella prima parte la realtà politica e strategica che definisce la relazione tra Cina e Pakistan, nella seconda parte di questa analisi Andrej Volodin analizza l’impatto della cooperazione sino-pakistana sugli interessi russi. Un punto di vista che per lungo tempo è stato fermamente asserito tra gli analisti politici indiani è quello secondo cui l’unica funzione delle relazioni tra Cina e Pakistan è il “contenimento” dell’India in Asia meridionale. È difficile negare ...


Turchia: una riforma costituzionale può lanciare definitivamente il “Sultano” Erdogan
Ambizione nemmeno troppo nascosta del Primo Ministro turco Recep Tayyip Erdoğan è quella di rimanere al potere fino al 2023, anno del centenario della Repubblica; per poterlo fare però è necessario attuare una serie di revisioni costituzionali che portino ad una trasformazione del sistema politico turco facendolo diventare da parlamentare a presidenziale. Se dovessero concretizzarsi, i progetti di Erdoğan gli consentirebbero di candidarsi alla carica di Presidente nel 2015, aprendo così un nuovo ciclo politico ...


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I pericoli della “nuvola”

Un giornalista ha perso tutti i suoi dati. E anche Steve Wozniak si dichiara contro il cloud computing. Ma è davvero così pericoloso?

cloud_computing

Nei giorni scorsi un giornalista americano, Mat Honan, ha raccontato sul proprio blog di aver subito un attacco hacker che ha cancellato completamente l'account iCloud, la nuvola di Apple, resettando i dispositivi iPhone, iPad e MacBook connessi, e che ha sottratto anche l'accesso agli account di Twitter e della posta Gmail che erano stati legati all'account Apple.

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domenica 12 agosto 2012

Aggiornamenti EURASIA (06/08 – 12/08 2012)

eurasia

Di seguito il sommario degli aggiornamenti della Rivista "Eurasia" di questa settimana (dal 6 al 12 Agosto 2012):

INDICE

  • Articoli e saggi
  • Pubblicazioni

Articoli e saggi

Amin Hoteit, LA BATTAGLIA DI ALEPPO

Andrea Jacopo Sala, LA QUESTIONE PAKISTANA: PROBLEMATICHE E PROSPETTIVE GEOPOLITICHE

Amin Hoteit, GLI USA E IL TERRORISMO INTERNAZIONALE

Claudio Mutti, POUND CONTRA HUNTINGTON

Marco Bagozzi, CINA, ECCITANTI E SPECULAZIONI POLITICHE: UNA MESSA A PUNTO

Fidel Castro Ruz, CONVERSAZIONI CON FIDEL CASTRO: HIROSHIMA E I PERICOLI DI UNA GUERRA NUCLEARE

MK Bhadrakumar, L’INDIA, LA RUSSIA E LA CRISI SIRIANA

Fabio Falchi, IL MEDITERRANEO, UN MARE “IN MEZZO ALLE TERRE”

Massimo Aggius Vella, IL CANALE DI PANAMA: UN’ARTERIA MONDIALE

Gejdar Dzhemal, LA GUERRA CONTRO L’IRAN SIGNIFICA, IN PROSPETTIVA, LA GUERRA CONTRO LA CINA E LA RUSSIA

Pubblicazioni CeSEM

È attualmente disponibile in libreria l'ultimo numero (2/2012) di "Eurasia" (XXV), "Il Mediterraneo tra l'Eurasia e l'Occidente"

ULTIME USCITE

Carlo Terracciano, Nel fiume della storia, Edizioni all'insegna del Veltro

“Penso che Carlo Terracciano sia uno dei maggiori geopolitici europei degli ultimi decenni. Sono convinto che sarà riconosciuto come uno dei moderni autori classici di questa disciplina. (…) Carlo Terracciano ha ereditato la tradizione geopolitica del continentalismo europeo. Nei suoi scritti (raccolti in una serie di articoli intitolata Nel fiume della Storia), egli traccia la genesi ideologica di questa scuola. (…) Il suo lavoro è forse l’esempio più completo e coerente di questa tradizione. Nelle condizioni dell’occupazione atlantista e dell’egemonia talassocratica è un gesto virile di rivolta spirituale e cognitiva” (Aleksandr Dugin).

Boga Sako Gervais, La guerra D’Abidjan. Un conflitto da evitare, Anteo Edizioni

L’intervento militare contro la Libia ha messo in ombra gli eventi che si stavano verificando lungo la costa occidentale dell’Africa centrale. Dopo essersi posto alla testa degli interventisti nella crociata contro Muhammar Gheddafi, il Presidente Nicolas Sarkozy ha ordinato alle forze armate francesi della missione Liocorne di intervenire in Costa d’Avorio allo scopo di catturare il Presidente Laurent Gbagbo e favorire l’instaurazione di Alassane Ouattara, uomo del Fondo Monetario Internazionale riconosciuto da Francia, Stati Uniti ed altri paesi occidentali come vincitore del ballottaggio dell’autunno 2010. Se per il segretario di Stato americano Hillary Clinton, la cattura di Gbagbo andava interpretata come «Un segnale per tutti i dittatori, che non possono ignorare la volontà del popolo», la Costa d’Avorio precipitava in un bagno di sangue scatenato dalle cosiddette Forze Nuove, collegate ad Ouattara. Questo libro rappresenta un omaggio alla Costa d’Avorio e all’intero continente africano, tributato da un autore ivoriano che si cimenta nella ricostruzione dettagliata e approfondita degli eventi, fornendo una chiave di lettura completamente diversa da quelle “ufficiali”.

Alessando Lattanzio, Intrigo contro la Siria, Anteo Edizioni

La Siria è sottoposta a una pressione internazionale, che viene esercitata tramite diversi mezzi, militari, spionistici, terroristici, economici e mediatici. Organizzare una simile operazione ha richiesto molto tempo, grandi risorse e un’ampia rete di supporto e sostegno, che comprende sia capi di stato ed ex-ministri, che docenti, politici e militanti radicali islamici, arabi, turchi e occidentali. Ovviamente con il necessario supporto di dissidenti, terroristi e traditori di origine siriana. In questo testo si prova a definire il quadro dell’intrigo contro la Siria. Prefazione di Ouday Ramadan. Saggio introduttivo di Costanzo Preve.

Giacomo Gabellini,  La parabola. Geopolitica dell’unipolarismo statunitense, Anteo Edizioni

Il crollo dell’Unione Sovietica ha permesso a Washington di instaurare un assetto geopolitico unipolare incardinato sugli Stati Uniti. Per raggiungere questo obiettivo, i centri decisionali statunitensi hanno escogitato e messo in atto una strategia “mondialista” volta ad omologare tutti i popoli che abitano il pianeta ai principi del nuovo ordine mondiale. Tale strategia si è dispiegata sul piano economico attraverso l’espansione coatta del libero mercato, su quello geopolitico con l’occidentalizzazione del mondo e su quello militare con la riconfigurazione ed espansione verso est della NATO. Questo libro indaga i passaggi fondamentali che caratterizzano questa “parabola” unipolare statunitense, che ha conosciuto la propria fase ascendente e il proprio picco nel corso degli anni ’90, per poi intraprendere una discesa progressiva che non pare ancora essersi conclusa. Ne emerge uno scenario molto distante dalle raffigurazioni ufficiali, che vede numerosi attori emergenti implementare piani che mirano ad alterare i rapporti di forza internazionali e a ridefinire l’assetto mondiale, in cui l’avvento del multipolarismo comporterà la conclusione della breve e turbolenta “parabola” statunitense.

Andrea Fais, L'Aquila della Steppa. Volti e prospettive del Kazakistan, Edizioni all'insegna del Veltro

Ad oltre venti anni dall’indipendenza, il Kazakistan è diventato un attore di primo piano nello scacchiere internazionale. Il percorso cominciato nel 1992, all’indomani del crollo dell’Unione Sovietica, era denso di insidie e pericoli che avrebbero potuto esporre irreversibilmente la giovane repubblica guidata da Nursultan Nazarbaev ai rischi della speculazione e della disintegrazione sociale e politica. Eppure, attraverso un programma ambizioso e lungimirante, frutto di un’abile combinazione tra statalismo e ponderata apertura ai mercati internazionali, l’economia kazaka è riemersa dalla crisi, facendo prezioso tesoro di tutte le lezioni storiche del passato, custodite dalla leggendaria Via della Seta.

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giovedì 9 agosto 2012

Aggiornamento n° 31 di GEOPOLITICA

Geopolitica

Vi segnaliamo le novità di questa settimana nel sito di Geopolitica:

Articoli:

L’economia cinese centro nevralgico dell’Asia orientale
La Cina è divenuta il primo esportatore mondiale, ed è noto che il paese sta esportando in misura crescente prodotti ad alta tecnologia. Tuttavia, un’analisi che si limitasse a studiare i flussi commerciali con i criteri di misurazione tradizionali sarebbe fuorviante. Infatti, in Asia orientale dagli anni ’80 del secolo scorso ha preso forma un sistema di network produttivi che sta radicalmente cambiando il paradigma del commercio internazionale, con rilevanti conseguenze sulle dinamiche di funzionamento ...


Nagorno Karabagh, Bako Sahakyan riconfermato Presidente
Le elezioni presidenziali Il 19 luglio scorso si sono svolte le elezioni presidenziali in Nagorno Karabagh, le quinte dall’indipendenza de facto del paese nel 1994. Poco meno di centomila abitanti sono stati chiamati alle urne per scegliere se accordare per altri cinque anni la propria fiducia al presidente uscente Bako Sahakyan, oppure sostenere due nuovi candidati indipendenti: Vitaly Balasanyan, ex Vice Ministro della Difesa, o Arkady Soghomonyan, deputato e vice rettore universitario a Stepanakert dell’Università ...


La nuova politica estera dell’Egitto: cambiamento o continuità?
Il nuovo presidente egiziano, Mohammed Mursi, ha scelto l’Arabia Saudita come destinazione della sua prima visita all’estero, in modo da rimettere nuovamente in marcia il dormiente apparato della politica estera del Paese. Di ritorno dall’Arabia Saudita, ha incontrato il nuovo presidente della Tunisia, Munsif al-Marzuqi, seguito poi da un altro meeting con il Segretario di Stato degli USA, Hillary Clinton. Successivamente, si è recato nella capitale etiope, Addis Abeba, per partecipare ad una riunione dell’Unione ...


Gl’investimenti all’estero della Cina: miti e realtà
Non è una novità per nessuno che la Cina sta espandendo le sue attività di acquisizione di risorse per tutto il mondo. E nella sua ricerca per i diritti di estrazione e perforazione, la Cina sembra più che disponibile a lavorare con qualsiasi governo che la aiuti a salvaguardare tali investimenti, inclusi quei governi accusati di dilagante corruzione o di gravi violazioni dei diritti umani. Perfino in paesi con governi migliori, le esportazioni delle risorse ...


Bielorussia: economia e rapporti con l’Italia. Intervista a Andrej Geraščenko
Andrej Geraščenko, analista bielorusso collaboratore di Fond Strategičeskoj Kul’tury, membro dell’Unione degli Scrittori Russi e presidente dell’associazione “Casa Russa”, è stato intervistato per noi da Luca Bionda (ricercatore dell’IsAG). Pubblichiamo di seguito la seconda parte dell’intervista, incentrata sulla Bielorussia e i suoi rapporti con l’UE e l’Italia. La prima parte, che verte sulle prospettive dell’Unione Eurasiatica, può essere letta cliccando qui. Cosa pensa della politica di Berlusconi nei confronti di Russia e Bielorussia? Ha ...

L’Asia plasmerà o sconvolgerà l’economia mondiale?
I mercati emergenti plasmeranno o sconvolgeranno l’economia mondiale? L’Asia, con l’ascesa della Cina, è senza dubbio centrale in questo dibattito. Chi può dubitare del fatto che sta plasmando il mondo? Con la Cina al centro, l’Asia in via di sviluppo ha 3,5 miliardi di persone e le rotte commerciali e gli hub di produzione più trafficati del mondo. Ha 2 miliardi di persone in età lavorativa e ne aggiungerà altri 770 milioni nei prossimi 40 ...

Numeri:
Vol. I, no. 1: VENT'ANNI DI RUSSIA
E' in distribuzione il primo numero di Geopolitica, dedicato al ventennale della Federazione Russa. Numerosi contributi di analisti russi, italiani ed internazionali, con un articolo esclusivo del vice-ministro degli Affari Esteri della Federazione Russa A. Grushko ...
Call for Papers:
Pubblicato il "Call for Papers" per il numero 4, vol. I (Inverno 2012)
GEOPOLITICA è un refereed journal, ossia una rivista con revisione paritaria. In ogni suo numero, oltre agli articoli su invito realizzati da autorevoli esperti, è prevista una quota di saggi proposti da studiosi in risposta ad un call for papers pubblico ed accuratamente selezionati dalla Direzione con l'aiuto di revisori paritari (referees). Presentiamo di seguito il testo italiano e inglese del Call for papers riferito al numero 4 del volume I (programmato per l'inverno 2012-2013). ...
Buona lettura!

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martedì 7 agosto 2012

Prime immagini dal robot sonda Curiosity

Curiosity è su Marte! Arrivano le prime immagini.

Curiosity1

Ci sono già le prime immagini. Altre verranno aggiunte qui. La missione impossibile è riuscita.

Clicca qui per visualizzare l'intero articolo

domenica 5 agosto 2012

Aggiornamenti EURASIA (30/07 – 05/08 2012)

eurasia

 

Di seguito il sommario degli aggiornamenti della Rivista "Eurasia" di questa settimana (dal 30 Luglio al 5 Agosto 2012):

INDICE

  • Articoli e saggi
  • Pubblicazioni

Articoli e saggi

Andrea Fais, La Nato cade nelle sue contraddizioni

Mahdi Darius Nazemroaya, La guerra segreta siriana

Jean Thiriart intervista il generale Juan Peron

William Bavone, Recensione del libro: “La parabola. Geopolitica dell’unipolarismo statunitense”

Nicolò Perazzo, Siria: il “problema” è veramente Al-Asad?

Giacomo Gabellini, Malthusianesimo imperialista

Giacomo Gabellini, La “grande trasformazione”

Francesca Dessì, Mali, un paese diviso tra rivolte Tuareg, interessi internazionali e Al-Qaeda

Alberto Buela, Origini delle forme di governo nell’America iberica

Pubblicazioni CeSEM

È attualmente disponibile in libreria l'ultimo numero (2/2012) di "Eurasia" (XXV), "Il Mediterraneo tra l'Eurasia e l'Occidente"

ULTIME USCITE

Carlo Terracciano, Nel fiume della storia

“Penso che Carlo Terracciano sia uno dei maggiori geopolitici europei degli ultimi decenni. Sono convinto che sarà riconosciuto come uno dei moderni autori classici di questa disciplina. (…) Carlo Terracciano ha ereditato la tradizione geopolitica del continentalismo europeo. Nei suoi scritti (raccolti in una serie di articoli intitolata Nel fiume della Storia), egli traccia la genesi ideologica di questa scuola. (…) Il suo lavoro è forse l’esempio più completo e coerente di questa tradizione. Nelle condizioni dell’occupazione atlantista e dell’egemonia talassocratica è un gesto virile di rivolta spirituale e cognitiva” (Aleksandr Dugin).

Alessando Lattanzio, Intrigo contro la Siria, Anteo Edizioni

La Siria è sottoposta a una pressione internazionale, che viene esercitata tramite diversi mezzi, militari, spionistici, terroristici, economici e mediatici. Organizzare una simile operazione ha richiesto molto tempo, grandi risorse e un’ampia rete di supporto e sostegno, che comprende sia capi di stato ed ex-ministri, che docenti, politici e militanti radicali islamici, arabi, turchi e occidentali. Ovviamente con il necessario supporto di dissidenti, terroristi e traditori di origine siriana. In questo testo si prova a definire il quadro dell’intrigo contro la Siria. Prefazione di Ouday Ramadan. Saggio introduttivo di Costanzo Preve.

Giacomo Gabellini,  La parabola. Geopolitica dell’unipolarismo statunitense, Anteo Edizioni

Il crollo dell’Unione Sovietica ha permesso a Washington di instaurare un assetto geopolitico unipolare incardinato sugli Stati Uniti. Per raggiungere questo obiettivo, i centri decisionali statunitensi hanno escogitato e messo in atto una strategia “mondialista” volta ad omologare tutti i popoli che abitano il pianeta ai principi del nuovo ordine mondiale. Tale strategia si è dispiegata sul piano economico attraverso l’espansione coatta del libero mercato, su quello geopolitico con l’occidentalizzazione del mondo e su quello militare con la riconfigurazione ed espansione verso est della NATO. Questo libro indaga i passaggi fondamentali che caratterizzano questa “parabola” unipolare statunitense, che ha conosciuto la propria fase ascendente e il proprio picco nel corso degli anni ’90, per poi intraprendere una discesa progressiva che non pare ancora essersi conclusa. Ne emerge uno scenario molto distante dalle raffigurazioni ufficiali, che vede numerosi attori emergenti implementare piani che mirano ad alterare i rapporti di forza internazionali e a ridefinire l’assetto mondiale, in cui l’avvento del multipolarismo comporterà la conclusione della breve e turbolenta “parabola” statunitense.

Andrea Fais, L'Aquila della Steppa. Volti e prospettive del Kazakistan, Edizioni all'insegna del Veltro

Ad oltre venti anni dall’indipendenza, il Kazakistan è diventato un attore di primo piano nello scacchiere internazionale. Il percorso cominciato nel 1992, all’indomani del crollo dell’Unione Sovietica, era denso di insidie e pericoli che avrebbero potuto esporre irreversibilmente la giovane repubblica guidata da Nursultan Nazarbaev ai rischi della speculazione e della disintegrazione sociale e politica. Eppure, attraverso un programma ambizioso e lungimirante, frutto di un’abile combinazione tra statalismo e ponderata apertura ai mercati internazionali, l’economia kazaka è riemersa dalla crisi, facendo prezioso tesoro di tutte le lezioni storiche del passato, custodite dalla leggendaria Via della Seta.

...E tanti altri articoli sono disponibili sul sito!

La Redazione.

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sabato 4 agosto 2012

Atterraggio su Marte il 6 agosto

Come seguire Curiosity nei ''sette minuti di terrore''.

Curiosity

Tra pochi giorni atterrerà su Marte, dopo un viaggio interplanetario durato otto mesi, la sonda robotica Curiosity, usando una tecnica di atterraggio così incredibilmente complessa da essere descritta come “sette minuti di terrore” dai suoi progettisti (come raccontato in questo articolo e video).

Clicca qui per visualizzare l'intero articolo

Aggiornamento n° 30 di GEOPOLITICA

Geopolitica

Segnaliamo le novità di questa settimana nel sito di Geopolitica:

Articoli:

Gli sviluppi siriani e l’equazione della sicurezza nazionale iraniana
Quello che sta succedendo in Siria, specialmente durante l’ultima settimana [16-22 luglio 2012], rappresenta una situazione al limite. Il punto di vista dominante, sulla situazione in Siria, nei circoli dell’Occidente è che il gioco è giunto al termine: il Presidente Bashar al-Assad si dimetterà presto o verrà costretto a farlo. Comunque, ciò non spiega realmente la situazione. In altre parole, è parte di una pesante guerra psicologica che dovrebbe esporre l’intera situazione politica in Siria. ...


I numeri di Rio+20: tanto rumore per nulla?
L’atteso vertice mondiale sullo sviluppo sostenibile si è concluso poco più di un mese fa (13-22 giugno 2012). Il primo “summit della Terra”, anch’esso svoltosi a Rio de Janeiro nel 1992, terminò con una “Dichiarazione sull’Ambiente e lo Sviluppo” e con una grande prospettiva: attivare, entro il XXI secolo, iniziative di sviluppo sostenibile a livello nazionale, territoriale, regionale attraverso un programma denominato “Agenda XXI” che consentisse il passaggio dalla dimensione globale a quella locale (“Pensiamo ...


Le difficoltà geopolitiche del Sudamerica
Si dice che un’immagine valga più di mille parole e in questo caso è assolutamente esatto, alcuni giorni fa abbiamo pubblicato uno schema delle basi straniere in Sudamerica, notando che con la sola eccezione della base Manta in Ecuador disattivata dal Presidente Correa, la maggior parte godono di ottima salute. Lì abbiamo evidenziato l’accerchiamento geopolitico e geostrategico del Brasile e della sua risorsa più desiderata, l’Amazzonia. Proseguendo con lo stesso sistema oggi presentiamo una mappa ...


Il nuovo Egitto: un potenziale alleato per l’Iran                           Iran ed Egitto sono sulla strada del ristabilimento di relazioni bilaterali dopo più di tre decenni di ostilità. Il Presidente Mahmoud Ahmadinejad, nella sua prima telefonata al neo-eletto Presidente egiziano Mohamed Morsi, ha affermato che l’Iran non porrà alcun limite al rafforzamento dei legami con l’Egitto. Egli ha invitato la sua controparte al summit delle nazioni del Movimento dei Non Allineati che avrà luogo a Teheran alla fine del prossimo agosto. Ahmadinejad ha enfatizzato il ...


Giappone: un sol levante nel nuovo Occidente?                    In un’era probabilmente segnata dall’ascesa della Cina, il Giappone si unirà al nuovo Occidente? Probabilmente la risposta sarà sì. Le scelte di politica del Giappone possono essere viste come un segnavento nella politica internazionale. Dopo la rivoluzione industriale, Arnold Toynbee affermava che l’industrialismo avrebbe trionfato sul nazionalismo. Invece non fu così; infatti il militarismo venne alla ribalta. Il Giappone pianificò un nuovo corso aggressivo con il suo attacco alla Cina nel 1894, e alla Russia ...


I BRICS spingono per una riforma del FMI                                       Il recente summit del G-20 di Los Cabos, in Messico, è stato caratterizzato da un cambiamento fondamentale nella geopolitica della finanza internazionale. Le economie emergenti hanno destinato miliardi al fondo d’emergenza dell’FMI (Fondo Monetario Internazionale) destinato a fornire un sostegno aggiuntivo alle nazioni dell’eurozona nel caso di un aggravamento della crisi del debito. I BRICS hanno accettato di contribuire mediante una somma superiore ai 70 miliardi di dollari, con la Cina impegnata con la somma ...


Monti e Scaroni in Russia: guardare verso Mosca per fronteggiare la crisi
Considerate le difficoltà che l’Italia ed altri Paesi europei stanno attraversando, il valore della visita di Mario Monti e Paolo Scaroni nella Federazione Russa in qualche misura esula dal protocollo delle ordinarie relazioni diplomatiche fra due Stati. Dal contagio dei mutui subprime del 2008 alle scommesse dei Credit Default Swaps sulla bancarotta di Atene, la storia recente ha ampiamente dimostrato l’influenza del contesto internazionale nell’innescare o nell’accelerare crisi di carattere sistemico. Per “rilanciare l’economia reale”, ...


Lo spettro wahhabita che aleggia sull’India                           L’ascesa del Wahhabismo nell’Asia occidentale potrebbe rappresentare una seria minaccia all’armonia sociale e alla sicurezza nazionale dell’India. Il quotidiano Jerusalem Post (JP) ha recentemente pubblicato un’illuminante notizia sulla crescente minaccia del Wahhabismo in India. In India spesso si parla propagandisticamente di una minaccia all’interno del nostro Paese e di un Pakistan “talebanizzato”, senza considerare che il Pakistan non rappresenta un’aberrazione nella regione. Lo spettro che perseguita Afghanistan, Pakistan e India (e tutta l’Asia centrale) è ...

Numeri:

Vol. I, no. 1: VENT'ANNI DI RUSSIA
E' in distribuzione il primo numero di Geopolitica, dedicato al ventennale della Federazione Russa. Numerosi contributi di analisti russi, italiani ed internazionali, con un articolo esclusivo del vice-ministro degli Affari Esteri della Federazione Russa A. Grushko ...

Call for Papers:

Pubblicato il "Call for Papers" per il numero 1, vol. II (Inverno 2013)
GEOPOLITICA è un refereed journal, ossia una rivista con revisione paritaria. In ogni suo numero, oltre agli articoli su invito realizzati da autorevoli esperti, è prevista una quota di saggi proposti da studiosi in risposta ad un call for papers pubblico ed accuratamente selezionati dalla Direzione con l'aiuto di revisori paritari (referees). Presentiamo di seguito il testo italiano e inglese del Call for papers riferito al numero 1 del volume II (programmato per l'inverno 2012-2013). ...
Buona lettura!

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mercoledì 1 agosto 2012

Bologna: sempre vergogna!

I custodi delle verità dogmatiche polemizzano con Fioravanti e dribblano l'essenziale
bologna11
Un'intervista a Fioravanti ha scatenato le ire dei  custodi delle verità dogmatiche.
L'ex Nar in pratica ringraziava gli accusatori “ideologizzati” perché, mettendo l'accento su di una strage da loro non commessa, hanno consentito a lui e alla moglie di essere sotto i riflettori per qualcosa di cui non debbono vergognarsi anziché essere chiamati a rendere conto di qualcosa di commesso veramente.  Constatava poi quello che davvero tutti sanno e danno per scontato, ovvero che l'associazione dei familiari delle vittime di Bologna è politicizzata.
A pochi giorni dal trentaduesimo anniversario di quell'eccidio il partito dei custodi fa  così leva sulle sue affermazioni per dribblare la questione centrale. Che è semplice: tutti sanno perfettamente che né Fioravanti né la Mambro né Ciavardini hanno qualcosa a che vedere con quella strage e sanno altrettanto che la sentenza specifica fu politica.
Col tempo sono emersi vari spezzoni di indizi per l'apertura di piste concrete (ce ne sono almeno tre) che si continuano però a ignorare volutamente.
E in questi giorni di commemorazione ci sarà gazzarra sull'intervista di Fioravanti e non sulle indagini depistate, inquinate, insabbiate in merito a quell'eccidio.
 
Sogneremo ancora
 

In quel tuo sguardo riconosco l’innocenza
perché con gli occhi non si può mai mentire
sono il riflesso della nostra coscienza
la verità è la tua stella polare.


E canteremo insieme ancora una volta
e sogneremo ancora giorni di rivolta
abbatteremo questo muro di menzogna
perché nessuno di Noi era a Bologna.


E canteremo insieme ancora una volta.

Giustizia avremo in questa o nell’altra vita
chi ha massacrato e infamato non passerà
l’ombra del passato sarà svanita
sarà il giorno, sarà l’ora della verità.


E canteremo insieme ancora una volta
e sogneremo ancora giorni di rivolta
abbatteremo questo muro di menzogna
perché nessuno di Noi era a Bologna.


E canteremo insieme ancora una volta
e sogneremo ancora.


E canteremo insieme ancora una volta
e sogneremo ancora giorni di rivolta
abbatteremo questo muro di menzogna
perché nessuno di Noi era a Bologna.


E canteremo insieme ancora una volta
e sogneremo ancora.


 

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