Vogliamo giustizia!

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Giustizia per i morti di Bologna

Ultimissime del giorno da ADNKRONOS

venerdì 29 giugno 2012

Il 30 giugno durerà un secondo in più

L'ultimo minuto del 30 giugno avrà 61 secondi, per uniformare il tempo scandito dagli orologi atomici al reale periodo di rotazione della Terra.

30_giugno_secondo_intercalare

Il prossimo 30 giugno sarà il giorno più lungo dell'anno: non perché il sole sarà visibile per più tempo, ma proprio perché durerà un secondo in più rispetto a tutti gli altri.

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giovedì 28 giugno 2012

Aggiornamento n° 25 di GEOPOLITICA

Geopolitica

Segnalariamo le novità di questa settimana nel sito di Geopolitica:

Numeri:

Vol. I, no. 1: VENT'ANNI DI RUSSIA
E' in distribuzione il primo numero di Geopolitica, dedicato al ventennale della Federazione Russa. Numerosi contributi di analisti russi, italiani ed internazionali, con un articolo esclusivo del vice-ministro degli Affari Esteri della Federazione Russa A. Grushko ...

Articoli:

Il “South Stream” nel contesto geopolitico
Come ha confermato il Presidente russo Vladimir Putin in occasione dell’apertura dei lavori del vertice UE-Russia, la costruzione del gasdotto South Stream inizierà alla fine dell’anno1. “Abbiamo in programma di iniziare la costruzione di questo gasdotto alla fine dell’anno in corso. Penso che occorreranno circa un anno e mezzo o due anni perché il sistema entri in funzione”, ha dichiarato. Secondo Putin, durante lo scorso anno l’attuazione di questo progetto ha ricevuto un ulteriore impulso ...


Un colpo di Stato “parlamentare” che segna un punto d’inflessione
Il trionfo di Lugo nel 2008 col Frente Guazú che riuniva organizzazioni contadine, movimenti sociali e partiti indigeni, ha rotto con il sistema che aveva lasciato una democrazia formalmente vuota per mezzo della complicità tra il Partito Colorado e quello Liberale. Lugo è il figlio politico dell’ondata di governi latinoamericani che hanno spinto l’integrazione latinoamericana attraverso MERCOSUR, UNASUR e CELAC. Fu cosi che il Paraguay cominciò a crescere per la prima volta, dopo decenni di ...


“Colpo di Stato parlamentare in Paraguay”
Negli ultimi giorni tre colleghi dibattevano circa il colpo di Stato avvenuto nella Repubblica del Paraguay. Uno di loro, M. Riorda, ha scritto: “Le scienze politiche da oggi hanno una nuova e triste categoria: il ‘colpo di Stato Parlamentare’”. Un altro, D. Zovatto Garetto, ha commentato: “Se i meccanismi di difesa collettiva della democrazia, regionali e sub regionali, vengono ridicolizzati da due dei Paesi più deboli della regione, Honduras e Paraguay, la credibilità dei suddetti ...


Video della conferenza “Italia e Brasile: presente e futuro dei rapporti bilaterali”
E’ stato pubblicato, a cura de “La Finanza sul Web“, la prima parte della ripresa video della conferenza “Italia e Brasile: presente e futuro dei rapporti bilaterali“, organizzata dall’Istituto di Alti Studi in Geopolitica e Scienze Ausiliarie (IsAG) e dall’Associazione di Amicizia Italia-Brasile (AAIB), svoltasi presso l’Ambasciata del Brasile lo scorso 12 giugno. Il video è visualizzabile di seguito. E’ possibile inoltre leggere il testo dell’intervento di Tiberio Graziani, presidente dell’IsAG e direttore di Geopolitica, ...


Nuovo cacciatorpediniere affonda il bilancio degli USA
Gli USA stanno attualmente costruendo “la più sofisticata nave da guerra della storia”, il cacciatorpediniere classe “DDG 1000 Zumwalt”, già ribattezzato “l’invisibile proiettile d’argento”. Questo cacciatorpediniere “stealth” sarebbe in grado di navigare lungo la costa in acque poco profonde, e di spazzar via il nemico usando un “cannone a rotaia” elettromagnetico altamente sofisticato mentre rimane celato ai radar dell’avversario. Le caratteristiche della nave sui bassi fondali la renderebbero particolarmente adatta alle coste ed alle numerose ...


Padri e figli della Rivoluzione Islamica: il clero iraniano affronta il rischio di perdere il potere
Il 10 marzo Ali-Akbar Hashemi Rafsanjani, uno dei più famosi politici iraniani si è dimesso dalla carica di Presidente del Consiglio degli Esperti, autorità iraniana molto influente. Questa azione politica ha segnato un nuovo passaggio nella lotta per il potere fra il clero iraniano e la nuova generazione di politici iraniani rivoluzionari. La risposta del clero non si è fatta attendere per molto. Il Majlis (parlamento), gli oratori della preghiera del venerdì e anche il ...


L’eccellenza statunitense a rischio
Un insieme di elementi vitali dell’economia statunitense – occupazione, industria domestica, consumi, salari e il debito pubblico in costante aumento – sono stati duramente colpiti dalla più grave crisi finanziaria. Oggi più che mai ci si chiede cosa non ha funzionato nel primato statunitense. Nonostante un passato di modesti surplus commerciali iniziato negli anni ’70 – periodo in cui la globalizzazione fece il suo ingresso nell’economia – la crisi dei mutui subprime ha rimesso in ...
Buona lettura!

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mercoledì 27 giugno 2012

Tempo di montagna, tempo di letture, tempo di offerte

 

Nicolaj K. Roerich. IN EXCELSIS. I VALICHI DEL CIELO
Edizione in 250 esemplari; 237 illustrazioni a colori su carta patinata lucida gr. 115; copertina cartonata con rivestimento in tela e impressioni in oro sul piatto anteriore e sul dorso; sovracopertina a colori su carta patinata plastificata di gr. 170, formato: 25x17; Edizioni di Ar, 2011. Euro 60,00

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I valichi del cielo nei dipinti del grande Nicolaj Roerich.
Questo testo raccoglie le meravigliose vedute himalayane del celebre artista russo Nicolaj Roerich, molto ammirato da un maestro dell’alpinismo come Domenico Rudatis. Roerich fece della montagna il suo ‘centro’. Chi sfogli questo volume si accorgerà che il tema è sempre quello – il miracolo, il prodigio, l’altezza sovrana – dalla prima all’ultima pagina. Ora si aggiunge una nuvola violacea, ora le cime lampeggiano del bianco dell’alba, ora si sta preparando un turbine di neve, ora si schiude, incantato tra i ghiacci, un lago alpino. E il Roerich pittore è lì, assorto. Non ha altra mira che catturare l’anima delle vette – del miracolo, del prodigio –, e sa che per fare questo occorre abbandonare vezzi e opinioni e diventare solo lo specchio che riflette, il pennello che ripete quella nuvola violacea, quel turbine di neve, quel lago dolente che rivelano per contrasto la sovrana immutabilità delle vette.
“Quella di Nicolaj Roerich è un’arte delle altezze nevose e rarefatte, là dove la sensibilità e l’aria stessa si smaterializzano e danno ad ogni momento il senso della trasparenza e del silenzio montano. Quasi in modo costante, nei suoi paesaggi vediamo intromettersi il mito e il simbolo; figure di asceti in contemplazione, e fuochi di magia, e forme di idoli ed apparizioni elementari, trasformazioni di ombre, e riverberi strani di luci – immateriali, ‘interne’ – scaturiscono nei suoi quadri sullo sfondo di mari costituiti da valli e alpi, alpi su alpi, come onde successive, senza sosta, senza termine.”
Nikolaj K. Roerich (1874-1947) passò la vita a sedurre le Muse. Una dopo l’altra gli si concessero: fu scrittore, anzi, poeta, pittore meraviglioso, scenografo per Stravinsky, archeologo. Dalla Russia ellenica e bizantina, in rosso blu e oro, mosse verso l’America e poi, infine, ascese al Tibet, cercando “i sacri segni”. La sua erranza non fu mai una vagabondare ma un assiduo e tenace puntare “i sacri segni”. Le ceneri del grande artista sono sparse là, sull’Himalaya, tra i valichi del cielo.
In omaggio, ordinando il testo di Nicolaj K. Roerich:

"Il regno perduto. Appunti sul simbolismo tradizionale della Montagna". Edizioni di Ar. Euro 12,00
Diverse voci si confrontano a proposito del simbolismo della montagna. Dipinta come madre dei segreti che conducono all’alto, al trascendente, la vetta è la matrice di ogni considerazione di ordine gerarchico (verticale, appunto) e dell’innato bisogno dell’uomo ‘in ordine’ di portare il proprio cammino esistenziale a perfezione.

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Gilles e Drieu non sono due personaggi distinti, uno di fantasia e l’altro di carne, ma un unico uomo che a tentoni, cadendo, rialzandosi, vuole sfuggire a una civiltà sfatta e priva di vigore, cerca una via personale di salvezza e alla fine crede di trovarla in una morte tragica e cosciente. (Cattabiani)

Drieu La Rochelle
GILLES
Brossura 13 x 20,5 cm. Pp. 638.
Edizioni di Ar - Adel, 2010. Euro 39,00

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Dall'amore alla morte
Pierre Drieu La Rochelle. « Un bel morir tutta una vita onora» e Drieu – artista di buon gusto, come questo Gilles che gli permette di raccontarsi con discrezione – non mancò l’appuntamento. Da romanziere aveva scoperto l’inganno della letteratura: parlare quasi sempre e quasi solo di ciò che è di mediocri dimensioni e tacere con ostinazione la vera grandezza, fosse dolcissima oppure terribile (« intorno a loro grava un silenzio, una paura, come di fronte a un grande sacrilegio» ). Da uomo aveva subìto e patito i mille condizionamenti di una navigazione pascaliana in mari inospitali. Da ribelle aveva ritenuto di eludere e l’uno e l’altro scacco, pretendendo di cantare e descrivere ciò che è eroico, forte, sano; imponendo come condizione al proprio vivere l’accesso all’epopea. La guerra e l’eresia fascista lo accontentarono. Per una stagione poté inspirare lo spettacolo della forza e del valore. Fuori dalla torre d’avorio, finalmente. Tra pari, finalmente. Comunismo castrense, finalmente. Certo che, conosciuta l’aria di vetta, non si può più tornare a vivere immersi nelle deprimenti convenzioni borghesi, riempiendo schede elettorali invece di esplodere granate, scrivendo corsivi sui quotidiani invece che procedendo alla selezione e alla distinzione con il pugnale tra i denti. Sciroppandosi il tran tran ordinario e fingendo di trovare interessanti gli argomenti vacui dei vili. Mimando l’amore per convenienza. Arrendendosi alla tirannide dei luoghi comuni per non patire l’isolamento. Svanendo nella falsità del mondo, mai così immondo come quando vi si ritorna dopo un sogno di gloria. Prima di prendere congedo dall’ipocrisia del suo dopoguerra, Drieu ne trasse fiera e feroce vendetta con questo romanzo, che è tutto vero

In omaggio, ordinando il testo di Drieu, Gilles:

Pierre Drieu La Rochelle, L’agente doppio, Edizioni di Ar

Un’edizione italiana dello scritto di Drieu era già uscita vent’anni fa. Quest’ultima ci sembra ben più organizzata sotto l’aspetto editoriale, avvalendosi anche del testo francese a fronte. È il Drieu ideologicamente irrequieto. Non a caso il racconto è ambientato nella Russia zarista e della guerra civile, con il protagonista, una spia di professione, che deve barcamenarsi fra i rossi e i bianchi. Fino a rifiutare ambedue gli schieramenti. Insomma, il Drieu ribelle e anarcoide, quello del socialismo fascista, che tanto ha affascinato la Destra del Novecento”.
Recensione di Francesco Germinario, L’Indice, n° 9, settembre 2002

lunedì 25 giugno 2012

Ricordando Ray Bradbury

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Un importante appuntamento culturale a circa un mese dalla scomparsa dello scrittore di fantascienza Ray Bradbury autore di numerosi racconti tra i quali Fahrenheit 451 dal quale il noto regista Truffaut ha realizzato un celeberrimo film negli anni '60.Riflessioni sul senso del romanzo e del suo adattamento cinematografico prima della proiezione insieme a Gianfranco De Turris e Roberto Iacopini. Appuntamento a Roma, presso l’UNIVERSALE, Via Caracciolo 12, martedì 26 giugno alle ore 19.30.

info: 3394987052

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domenica 24 giugno 2012

Comunitaria 2012 – recensione

comunitaria2012

La ricetta per un evento perfetto?Prendete delle comunità militanti, con le loro particolarità e differenze, ma tutte unite dallo stile militante, che decidono – per il secondo anno di fila – di organizzare ‘Comunitaria’. E aggiungete il loro sacrificio, donato col sorriso e con la sana voglia di scagliare un sano inno di gioia contro la politica politicante. A tutto questo, mescolate altre comunità che rispondono all’invito: oltre venti (!), ognuna con il proprio stand, le sue attività svolte, le sue autoproduzioni.

Risultato? Una festa lunga un’intera giornata, che parte con il faticoso lavoro dell’allestimento, prosegue con una rappresentazione teatrale, e si anima con un lungo concerto di musica non conforme, che accende i cuori dei presenti dalle 21.30 fino al mattino del giorno dopo… Questa è ‘Comunitaria’! La voglia di Comunità, di militanza e sacrificio, di affermare un modo di vivere alternativo a quello propinato da questo infame mondo moderno.

Ecco, con tutti questi “ingredienti”, sabato 16 giugno 2012 si è svolta la seconda edizione di ‘Comunitaria. La Festa delle Comunità’. Lo scopo è stato sempre quello: affermare l’importanza della Comunità, come luogo fisico di uomini liberi che portano avanti un cammino di militanza e sacrificio comune, che donano sé stessi ai Principi immutabili ed eterni in cui credono. Contro chi ci vuole uguali, lobotomizzati e bramanti posti di potere e sotterfugi.

Ricreare la Comunità, ricreare un tessuto solidale ed umano, riscoprire l’importanza dell’impegno personale ed il rapporto schietto, virile e romano con i camerati. In un mondo di persone con 2000 amici sui social network ma sempre più soli ed incapaci di riscoprire l’essenza della vita di Comunità, la vita militante, opposta alla meschina vita borghese. In un mondo di buio pesto, di solitudine, di rapporti falsi e meschini, di calcoli ed interessi, ‘Comunitaria’ è un compatto pugno di grida, è un coro, un inno di bellezza, coraggio e forza, un raggio di luce poderoso ed accecante.

La preparazione dura da settimane ed il sabato mattina sin dal primo mattino i militanti delle realtà organizzatrici sono in prima linea per la preparazione, che dura tutto il giorno fino al pomeriggio inoltrato, quando arrivano le prime persone e le spine delle birre cominciano a lavorare a regime. Il fuoco dei forni si accende e si parte con la ristorazione e la gastronomia: lavoro faticoso, ma fatto col sorriso sulle labbra e sano spirito di sacrificio. Le panche ed i tavoli sono presi d’assalto.

Alle 19.00 è il momento della rappresentazione teatrale del Laboratorio Teatrale Foro 753, dal titolo “Vita di Legionario”. Nel perfetto contesto della serata, si inizia con un nutrito pubblico che apprezza le doti di recitazione dei ragazzi sul palco, ma ancor più il messaggio che questo vuole lanciare: Roma è un esempio vivo, Roma è qui ed è sempre pronta a ricordarci che ogni giorno della nostra vita dobbiamo scegliere se essere coraggiosi vires romani od omuncoli moderni invertebrati.

Si passa poi al nocciolo duro della serata: la musica non conforme. Le danze le aprono i Divampa, giunti da Catania, con un po’ di stanchezza per il lungo viaggio che viene spazzata via come la gente “forgiata dal Vulcano” sa fare. Il gruppo, con il suo rock secco e diretto, testi immediati, nudi e crudi, lancia le prime avvisaglie di pogo sotto palco.

I Tipi da Spiaggia non sono da meno. E’ proprio il caso di dirlo, visto che sotto palco il pubblico viene coinvolto dalla sana goliardia e dalle splendide cover degli anni ’60 – ‘80 del gruppo, che in un clima estivo e le luci del tramonto scalda immediatamente la serata.

E’ poi la volta degli Junker, storico gruppo romano che per l’occasione si unisce di nuovo. Gli anni passano, ma Foschia e soci sono in ottima forma con tutto il loro repertorio di rock non conforme. Tanto che i testi e la musica non vengono dimenticati: il pubblico canta come se avessero smesso ieri.

Salgono poi sul palco i Testvdo, direttamente da Bari. I ragazzi pugliesi lasciano il palco dopo più di un’ora, durante la quale hanno riproposto il loro pezzi migliori, come “Solo” e “La mia cara amica” e molte canzoni del nuovo album “Tutta la vita”. Il pogo sotto palco alza polvere di terra e la cover punk-rock degli Offspring, rivista in chiave non conforme, è una chicca di notevole livello.

E’ poi la volta degli Ultima Frontiera. ‘The last but not the least’, direbbero oltremanica. Nella formazione al completo, ripropongono i loro pezzi storici, da “Venerdì-Sabato-Domenica” a “Noi mai domi”, a “Falsi come una birra analcolica”, “Vino Divino” e “Schiavo della libertà”, coinvolgendo tutti i presenti, fra birre, vino, braccia tese e bandiere al vento.

Concerto finito? Ci hanno pensato Hyspanicus e poi La Vecchia Sezione a scansare l’equivoco: la musica va avanti, fino all’alba e non c’è tempo per sbadigliare. Un’altra pinta, un altro bicchiere di vino o un caffè, un panino o una ciambella fritta e via! Intorno a La Vecchia Sezione che, nella sua consueta formazione acustica, ripropone il meglio del repertorio della musica alternativa, seguita dai canti di chi ancora non si arrende al sonno. Ore 3:30 circa…

Giunge infine il momento del congedo: fra sorrisi e saluti, fra abbracci e chiacchierate interminabili, ‘Comunitaria 2012’ volge alla conclusione. Ma, non c’è tempo per abbandonarsi ai nostalgici ricordi… tutti a sistemare lo Spazio Libero AgroRomano! Ottimo teatro di una Festa ben riuscita.

Centinaia di chilometri di distanza dividono molti dei camerati presenti, ma le parole e la stessa voglia di Comunità annulla per una sera questa lunghezza, ed anche certe differenze, gettando le basi per i prossimi incontri, per nuove iniziative… E magari per ‘Comunitaria 2013’, a cui prossimamente un nuovo squillo di tromba chiamerà a raccolta! (Si astengano pavidi e debolucci di spirito!)

L’organizzazione di Comunitaria 2012

Da: http://www.cantiribelli.com

Aggiornamenti EURASIA (16-06 / 23-06 2012)

eurasia

Di seguito il sommario degli aggiornamenti della Rivista "Eurasia" di questa settimana (dal 16 al 23 Giugno 2012):

INDICE

Pubblicazioni CeSEM

È attualmente disponibile in libreria l'ultimo numero (2/2012) di "Eurasia" (XXV), "Il Mediterraneo tra l'Eurasia e l'Occidente"

ULTIME USCITE

Alessando Lattanzio, Libia: campo di battaglia tra Occidente ed Eurasia, Anteo Edizioni

La guerra di rapina contro la Libia, è solo un episodio della guerra occidentale contro l’Africa. L’aggressione e l’invasione alla Repubblica Popolare Socialista della Jamahiriya di Libia, è stata presentata quale “spontanea” rivoluzione dei “giovani democratici” desiderosi di realizzare il sogno liberale e pseudo-rivoluzionario in terra libica. Nulla è più lontano dalla verità dei fatti di una simili interpretazione, peraltro presentata da una prospettiva esclusivamente occidentale. La Libia, il suo popolo e il suo leader Muammar Gheddafi, sono vittime dello scontro geopolitico e geostrategico che ha caratterizzato l’epoca unipolare e che sta caratterizzando questa fase di transizione verso un’epoca multipolare.

Giacomo Gabellini, La parabola. Geopolitica dell’unipolarismo statunitense, Anteo Edizioni

Il crollo dell’Unione Sovietica ha permesso a Washington di instaurare un assetto geopolitico unipolare incardinato sugli Stati Uniti. Per raggiungere questo obiettivo, i centri decisionali statunitensi hanno escogitato e messo in atto una strategia “mondialista” volta ad omologare tutti i popoli che abitano il pianeta ai principi del nuovo ordine mondiale. Tale strategia si è dispiegata sul piano economico attraverso l’espansione coatta del libero mercato, su quello geopolitico con l’occidentalizzazione del mondo e su quello militare con la riconfigurazione ed espansione verso est della NATO. Questo libro indaga i passaggi fondamentali che caratterizzano questa “parabola” unipolare statunitense, che ha conosciuto la propria fase ascendente e il proprio picco nel corso degli anni ’90, per poi intraprendere una discesa progressiva che non pare ancora essersi conclusa. Ne emerge uno scenario molto distante dalle raffigurazioni ufficiali, che vede numerosi attori emergenti implementare piani che mirano ad alterare i rapporti di forza internazionali e a ridefinire l’assetto mondiale, in cui l’avvento del multipolarismo comporterà la conclusione della breve e turbolenta “parabola” statunitense.

Andrea Fais, L'Aquila della Steppa. Volti e prospettive del Kazakistan, Edizioni all'insegna del Veltro

Ad oltre venti anni dall’indipendenza, il Kazakistan è diventato un attore di primo piano nello scacchiere internazionale. Il percorso cominciato nel 1992, all’indomani del crollo dell’Unione Sovietica, era denso di insidie e pericoli che avrebbero potuto esporre irreversibilmente la giovane repubblica guidata da Nursultan Nazarbaev ai rischi della speculazione e della disintegrazione sociale e politica. Eppure, attraverso un programma ambizioso e lungimirante, frutto di un’abile combinazione tra statalismo e ponderata apertura ai mercati internazionali, l’economia kazaka è riemersa dalla crisi, facendo prezioso tesoro di tutte le lezioni storiche del passato, custodite dalla leggendaria Via della Seta.

Iniziative e Seminari

Conferenza di presentazione del nuovo numero della Rivista Eurasia, resoconto e foto

Venerdì 8 giugno a Perugia, come preannunciato, si è svolta la conferenza di presentazione del nuovo numero della Rivista di studi geopolitici Eurasia, dedicato al Mediterraneo. Nello scenario della Sala ex Giunta di Palazzo dei Priori, è andato così in archivio un incontro che ha registrato un notevole afflusso di pubblico interessato che è potuto entrare in contatto per la prima volta con la realtà redazionale per conoscerne le tematiche di punta e le caratteristiche editoriali.

Articoli e Saggi

L'EDITORIALE

Claudio Mutti, Il Mediterraneo tra l'Eurasia e l'Occidente

ALTRI ARTICOLI

Fabio Falchi, La “Primavera Araba” alla luce della geopolitica del caos e della strategia russa

Che la cosiddetta "primavera araba" si stia rivelando, come molti seri e disincantati analisti temevano, una pessima stagione per gli arabi (e non solo per loro), pare difficile negarlo, tanto che alcuni non esitano ormai a definirla un "inverno arabo". In effetti, perfino in Tunisia ed in Egitto si sta delineando una situazione politica assai diversa da quella che, fino a pochi mesi fa, si poteva immaginare, tenendo conto dei motivi che avevano spinto gran parte della popolazione di questi Paesi a rivoltarsi contro due tra i più corrotti e inetti regimi del mondo arabo...


Maximiliano Barreto, Colombia: nuovo accordo di bilateralità / vecchia strategia

In un contesto di crisi internazionale, dove le politiche protezionistiche sono all'ordine del giorno, la firma di un Accordo di Libero Scambio sembrerebbe andare contro corrente - soprattutto quando tra le parti ci sono immense differenze strutturali dalle quali deriverebbe quasi sicuramente un rapporto asimmetrico. Una lettura meramente economica ci porta ad un riduzionismo che non permette di capire i retroscena di questo accordo e, per evitare ciò, è importante fare un breve percorso storico dove poter appurare la volontà statunitense di influenzare l’America Latina e come questa politica è riscontrabile, in modo particolare, nelle relazioni con la Colombia. In tutto ciò, non possiamo dimenticare il ruolo centrale che il conflitto interno colombiano occupa nelle relazioni con gli Stati Uniti.




...E tanti altri articoli sono disponibili sul sito!

la Redazione

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venerdì 22 giugno 2012

Aggiornamento n° 24 di GEOPOLITICA

Geopolitica

Siamo lieti di segnalare le novità di questa settimana nel sito di Geopolitica:

Eventi:

T. Graziani a Bitonto per presentare “Vent’anni di Russia”
La Libreria del Teatro di Gianluca Rossiello organizza la presentazione pubblica del primo numero di Geopolitica, intitolato Vent’anni di Russia. L’evento si svolgerà a Bitonto (Bari) presso le Officine Culturali di Largo Gramsci 7 sabato 23 giugno alle ore 18.30. A introdurre Tiberio Graziani, presidente dell’IsAG e direttore di Geopolitica, sarà l’avv. Giuseppe Angiuli. ...

Numeri:

Vol. I, no. 1: VENT'ANNI DI RUSSIA
E' in distribuzione il primo numero di Geopolitica, dedicato al ventennale della Federazione Russa. Numerosi contributi di analisti russi, italiani ed internazionali, con un articolo esclusivo del vice-ministro degli Affari Esteri della Federazione Russa A. Grushko ...

Articoli:

La riflessione sulla guerra rivoluzionaria del Colonnello Charles Larechoy
L’esperienza indocinese cambiò profondamente le scelte strategiche e tattiche delle forze armate francesi. Fra coloro che per primi colsero la necessità di un cambiamento di paradigma polemologico ci fu il Colonello Larechoy che, tra il 1952 e 1957, formulò alla luce della sua esperienza militare e alla luce dei contributi in ambito militare di Mao la dottrina della guerra rivoluzionaria che inciderà profondamente sulla strategia francese in Algeria. Ebbene,lo scopo di questa nostra breve relazione ...


L’importanza delle relazioni bilaterali nel quadro della geopolitica mondiale
Quello che presentiamo di seguito è il testo dell’intervento pronunciato da Tiberio Graziani, presidente dell’IsAG e direttore di “Geopolitica”, in occasione della conferenza “Italia e Brasile: presente e futuro dei rapporti bilaterali” tenutasi a Roma il 12 giugno presso l’Ambasciata del Brasile. La conferenza di oggi, organizzata dall’Associazione di Amicizia Italia-Brasile e dall’IsAG con il patrocinio dell’Ambasciata del Brasile, che qui ringrazio nella persona di S.E. l’Ambasciatore Viegas, rientra in un ampio programma dell’Istituto, ...

I sottomarini israeliani di classe “Dolphin”: un potente deterrente?
Generalmente si ritiene che Israele possegga il solo arsenale nucleare della regione Medio Oriente/Asia Occidentale, avendo ottenuto questo potenziale durante gli anni ’60. Ovviamente Israele non riconosce tale potenziale, non ha un’articolata dottrina nucleare, non ha pubblicamente incluso il suo potenziale di armi atomiche nella sua politica di sicurezza e non ha testato alcun dispositivo nucleare. Questa politica di “opacità nucleare” gli ha permesso di sostenere che “non sarà il primo a introdurre armi atomiche ...


In crescita il numero di partner della OCS
L’Organizzazione per la Cooperazione di Shangai (OCS) sostiene la pace duratura nel tempo e la prosperità nella regione. Una dichiarazione su questo punto è stata firmata dai dirigenti di Russia, Cina, Kazakistan, Tajikistan, Uzbekistan a Kyrgyzstan al convegno OCS che si è tenuto la settimana scorsa a Pechino. I membri dell’organizzazione hanno adottato un pacchetto di documenti che determinano la strategia di sviluppo della OCS e il suo orientamento in merito all’espansione della partnership. Uno ...


L’Ucraina boicottata: la vendetta dell’Occidente
Formalmente dovuto alla detenzione di Julija Timošenko, l’ostracismo statunitense ed europeo nei confronti della dirigenza ucraina è indissolubilmente legato agli eventi che hanno fatto seguito alla “rivoluzione arancione”. Secondo Bernhard Tomaschitz, le scelte di Viktor Janukovič, che ha concesso basi navali alla flotta russa nel Mar Nero, costituiscono la motivazione reale delle critiche occidentali dietro l’uso strumentale del “caso Timošenko”. A poche settimane [nel momento in cui scrive l'Autore, ndr] dall’inizio delle partite per ...


Ondata di razzismo in Israele
Israele è al momento testimone di un’ondata di razzismo senza precedenti. Mercoledì 23 maggio, alcuni immigrati sono stati oggetto di attacchi a Tel Aviv. Raccogliendo gli appelli dei dirigenti del partito Likud, centinaia di dimostranti sono stati protagonisti di atti di violenza nei confronti di rifugiati africani richiedenti asilo politico. Una dozzina di immigrati sono stati feriti mentre erano in strada. Case e negozi sono stati saccheggiati. Lunedì 4 giugno, un appartamento dove risiedevano dieci ...


Guerra d’informazione e controllo del discorso internazionale. Daniele Scalea all’IRIB
Daniele Scalea, segretario scientifico dell’IsAG e condirettore di “Geopolitica”, è stato intervistato da “Radio Italia” dell’IRIB a proposito della guerra dell’informazione. La fonte originale è raggiungibile cliccando qui. Di seguito l’audio e la trascrizione. Ultimamente si sente molto parlare di “guerra di informazione”. Ci potrebbe spiegare che cosa significa? Prendiamola alla lontana. Le guerre sono fatte da persone: coinvolgono Stati, nazioni e popolazioni. Chi vuole una guerra ha l’esigenza di giustificarla agli occhi sia dei ...


Le relazioni tra Italia e Brasile: la conferenza di Roma
Si è svolta martedì, 12 giugno, la conferenza organizzata dall’Istituto di Alti Studi in Geopolitica e Scienze Ausiliarie (IsAG) e dall’Associazione di Amicizia Italia-Brasile (AAIB) per discutere delle relazioni tra Roma e Brasilia. Intitolata Italia e Brasile. Presente e futuro dei rapporti bilaterali, ha avuto luogo presso la Sala Palestrina di Palazzo Pamphilj, sede dell’Ambasciata del Brasile a Roma, affacciata su Piazza Navona. L’evento ha ricevuto il patrocinio istituzionale dell’Ambasciata della Repubblica Federativa del Brasile ...

Il “fenomeno” Al Jazeera
Presentiamo di seguito il testo dell’intervento di Mohamed Vall [nella foto], esperto giornalista arabo (attualmente corrispondente di “Al Jazeera English”), alla conferenza “Bridging the Middle East”, tenutasi a Roma presso la Camera dei Deputati lo scorso 28 maggio. L’intervento di Vall aiuta a capire il ruolo che la controversa rete televisiva qatariota “Al Jazeera” ha giocato nei rapporti all’interno del mondo arabo, e tra il mondo arabo e le altre civiltà ...


«In Siria va privilegiata la soluzione politica, non le minacce militari»: Tiberio Graziani all’IRNA
Tiberio Graziani, presidente dell’IsAG e direttore di Geopolitica, è stato intervistato da IRNA, l’agenzia di stampa iraniana, a proposito dei rapporti tra Italia e Siria. Interrogato in merito dal giornalista iraniano, il presidente Graziani ha collegato le affermazioni del ministro degli Esteri Giulio Terzi sull’ineluttabilità d’un cambiamento di regime a Damasco ad una scarsa fiducia nei tentativi di mediazione tra il Governo e l’opposizione siriani. L’Italia si mostra inoltre poco sensibile tanto ai principi di ...

Video:

D. Scalea intervistato da "Radio Italia IRIB" 07/06/2012
D. Scalea intervistato da "Radio Italia IRIB" 07/06/2012 Daniele Scalea, co-direttore di "Geopolitica" e segretario scientifico dell'IsAG, è stato intervistato da "Radio Italia" dell'IRIB (Islamic Republic International Broadcasting) a proposito dell'importanza dei mezzi d'informazione per giustificare le guerre. ...
Buona lettura!

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giovedì 21 giugno 2012

Radicato Stile Italico

rsi job2.ai

Oggi 21 giugno, solstizio d'estate, nel giorno più magico e luminoso dell'anno, nasce ufficialmente la linea d'abbigliamento denominata Radicato Stile Italico.

In bocca al lupo per questa nuova bella iniziativa!

Visita il sito http://www.rsi.it

Governo mondiale: la SPECTRE del nostro tempo

Il Governo mondiale, la Trilateral, il Club Bilderberg, il FMI, la NATO, le grandi banche.

017808-SPECTRE

Dovrebbe preoccuparci la sollecitudine con cui gli USA quasi ci comandano di salvare la Grecia, ben sapendo che questa nazione si preoccupa dei suoi interessi prima di tutto, e una crisi economica, finanziaria e monetaria europea potrebbe colpire il notevole interscambio commerciale tra le due sponde dell'Atlantico.

Una simile preoccupazione riguarda il governo cinese, che per sostenere gli indebitatissimi USA e i loro acquisti di merci cinesi, compra a tutto spiano buoni del tesoro americani.

Clicca qui per visualizzare l'intero articolo

mercoledì 20 giugno 2012

Alemanno mai fai proprio schifo!

Gianni_Alemanno

Al Comune di Roma esiste la commissione toponomastica, che serve all’istruttoria, ad esempio, per l’intitolazione delle strade della Capitale. Nelle sue riunioni sono passate molte decisioni importanti, perché tale è la dedica di una via ad un personaggio, ad un evento, ad un luogo. E’ il segno che rende immortale la memoria.
Purtroppo qualcuno ne approfitta in malo modo. Uno di questi è il sindaco Alemanno.
A quanti ogni tanto mi chiedono se è mia intenzione far vincere la sinistra il prossimo anno, chiedo di conservare questo post. Mi sono stancato di un atteggiamento che supera il servilismo.
Esiste una legge che dice che per intitolare strade a persone devono essere passati almeno dieci anni. Poi, esistono le deroghe, che credo debbano essere ampiamente motivate, ad esempio con il riconoscimento unanime del valore del soggetto a cui dedicare la strada.
Alemanno, che probabilmente ha qualcosa da farsi perdonare, se ne infischia della legge, manda in commissione toponomastica – è successo ieri… – il suo assessore alla cultura, Gasperini, e impone la via a Rosario Bentivegna con sei voti a favore contro cinque. Notizia: la stessa proposta era stata bocciata unanimemente dalla commissione il 30 maggio, assessore compreso….
Due annotazioni: per Almirante, scomparso ventiquattro anni fa e non pochi mesi orsono, Alemanno disse che se non si trova condivisione la strada non si intitola. Condivisione politica, evidentemente. Su Bentivegna si spacca addirittura la commissione toponomastica, egli impone il suo volere col voto decisivo dell’assessore, e va avanti come se fosse impegnato in una guerra partigiana non si sa bene a chi. In quel caso non serve condivisione, basta la sua, che per Almirante evidentemente non si registra.
Seconda annotazione: nella stessa seduta di ieri, si è registrata in commissione la decisione unanime di intitolare una via al finanziere Barbarisi, che proprio da Bentivegna fu ucciso. Che senso ha intitolare una via alla vittima e a chi lo ha ammazzato? Siamo alla par condicio in formato funerario?
E’ farsa, non e’ storia. Siete ridicoli.

gianni-alemanno

martedì 19 giugno 2012

La teoria di Marc Faber

mondo-globalizzato 
TEORIA DI MARC FABER

Una curiosa teoria economica che è stata annunciata negli Stati Uniti.

Il tipo si chiama Marc Faber, è un analista in borsa e uomo d'affari, un imprenditore che ha successo.

Nel giugno 2008, quando l'amministrazione Bush ha studiato un progetto per aiutare a rilanciare l'economia americana, Marc Faber ha scritto nel suo bollettino mensile un commento con molto umorismo: "Il governo federale sta valutando di dare a ciascuno di noi una somma di 600,00 USD. Miei cari connazionali americani: Se noi spendiamo quei soldi al Walt-Mart,  il denaro va in Cina. Se noi spendiamo i soldi per la benzina,  va agli arabi. Se acquistiamo un computer, il denaro va in India. Se acquistiamo frutta, i soldi vanno in Messico, Honduras e Guatemala. Se compriamo una buona macchina, i soldi andranno a finire in Germania o in Giappone.Se compriamo regalini, vanno a Taiwan, e nessun centesimo di questo denaro aiuterà  l'economia americana.

L'unico modo per mantenere quel denaro negli Stati Uniti è di spenderlo con puttane o birra, visto che sono gli unici due beni che si producono ancora qui.

Io sto già  facendo la mia parte ..."
 
Risposta di un economista italiano, anche lui di buon umore:  
"Carissimo Marc:
La situazione degli americani è realmente sempre peggiore.
Mi dispiace informarti, che la fabbrica di birra Budweiser è stata acquistata dalla multinazionale brasiliana AmBev.
Pertanto agli americani restano solo le puttane.Ora, se queste (le puttane) decidessero di inviare i loro guadagni ai loro figli,  questi soldi arriverebbero direttamente alla Camera dei Deputati  Italiani qui a Roma, poichè qui esiste la maggior concentrazione di figli di puttana del mondo."

lunedì 18 giugno 2012

Buon compleanno, Sir Paul!

paulmccartney

Di articoli su Paul McCartney che compie 70 anni oggi ne leggerete a centinaia. Leggerete le vicissitudini del talentuoso Beatle, degli anni fantastici passati con la band più famosa del mondo, della rivalità con Lennon, dell’infinita produzione musicale da far impallidire chiunque e sicuramente qualcuno rievocherà anche la storia della sua morte e della conseguente sostituzione con un sosia. Io non voglio annoiarvi con nessuna di queste storie poiché Paul McCartney è la Storia, è un artista che non si è mai fermato, che ha sempre continuato a fare la sua musica e che presto vedremo, ancora una volta, emozionare il mondo alla cerimonia di apertura dei prossimi Giochi Olimpici di Londra 2012. Quindi, come al solito, vi lascio semplicemente in compagnia di una delle mie canzoni preferite, Live and Let Die colonna sonora del film di James Bond Agente 007 – Vivi e lascia morire, scritta insieme alla moglie Linda nel 1973.

Da http://sognirock.com/2012/06/17/buon-compleanno-sir-paul/

Paul Mccartney2

domenica 17 giugno 2012

Padova 17 giugno 1974

Giuseppe Mazzola e Graziano Giralucci

La sede del Movimento Sociale Italiano a Padova, si trovava in via Zabarella al numero civico ventiquattro, in pieno centro città. Alcuni giorni prima della tragedia, un uomo, con false generalità, si era presentato in sede, per chiedere alcune informazione. In realtà si trattava di una visita di ricognizione per portare a termine un’operazione da parte di alcuni terroristi comunisti. L’obiettivo era di dimostrare che le sedi del Movimento Sociale Italiano non erano inviolabili e di prelevare documenti per acquisire informazioni concrete sulla destra veneta e padovana. La mattina del 17 giugno 1974 alle ore nove e trenta, un commando di cinque persone fece irruzione negli uffici del partito di Giorgio Almirante. Il primo uomo, era in macchina pronto per la fuga; il secondo, faceva da palo restando fuori all’edificio; il terzo, si trattò poi di una donna camuffata da una parrucca, attendeva sulle scale dell’edificio e infine gli ultimi due, muniti di pistole con silenziatori, fecero irruzione bloccando due militanti missini, Graziano Giralucci e Giuseppe Mazzola. Sotto la minaccia dei terroristi, i due missini furono prima perquisiti e poi costretti a spostarsi in un’altra stanza. Per niente intimoriti, Graziano Giralucci e Giuseppe Mazzola, tentarono di disarmare i terroristi. Ne scaturì una furibonda colluttazione con l’esplosione di alcuni colpi di pistola. Graziano Giralucci fu colpito alla spalla mentre Giuseppe Mazzola alla gamba destra. Feriti ma vivi, si accasciarono al suolo ormai inermi e freddati con un colpo di pistola alla testa. Graziano Giralucci, ventinove anni, nacque a Villanova di Camposampiero in provincia di Padova il 7 dicembre del 1944, faceva l’agente di commercio per articoli idraulici e sanitari. Ex giocatore di rugby e fondatore di due squadre “Excelsior” e “Cus Padova Rugby”, marito di Bruna Vettorato e padre di una bambina, Silvia, di tre anni. Si iscrisse al Movimento Sociale Italiano da ragazzo in seguito all’invasione dell’Ungheria nel 1956 ed era molto vicino alla corrente di Giorgio Pisanò. Giuseppe Mazzola, invece, sessant’anni, nacque a Telgate in provincia di Bergamo il 21 aprile del 1914 monarchico e Carabiniere in pensione, marito di Giuditta Caccia e padre quattro figli. Si avvicinò al Movimento Sociale Italiano quando Giorgio Almirante diede vita alla Destra Nazionale. Non iscritto al partito, si propose di tenere la contabilità della sede e il disbrigo della posta. Il giorno dei funerali, la città di Padova, era avvolta da un’atmosfera spettrale. Le forze dell’ordine erano pronte ad intervenire per evitare qualunque incidente. In strada non si vedeva anima viva, gli scuri erano abbassati e sui tetti si intravedevano le sagome dei cecchini della Polizia. Anche le disposizioni del Movimento Sociale Italiano furono tassative. Nessun gesto folcloristico o nostalgico era ammesso. Nella cattedrale, in Piazza del Duomo, migliaia di persone e delegazioni da tutto il paese parteciparono commossi alle esequie per dare l’ultimo saluto. Il giorno successivo all’azione terroristica, un volantino fu fatto recapitare a Padova e Milano con una telefonata al Corriere della Sera. Una grande scritta in stampatello maiuscolo “Brigate Rosse” al centro una stella con cinque punte asimmetriche schiacciate. Una rivendicazione chiara, netta, dettagliata e soprattutto firmata, eppure nessuno credeva seriamente alla nascita di una nuova organizzazione criminale. Mentre la Magistratura brancolava nel buio più totale, i giornali di sinistra, quali il Manifesto, l’Avanti e l’Unità, iniziarono una controinformazione, ipotizzando casi più assurdi. Uno per tutti la fantomatica “Pista Nera” che giustificava il duplice omicidio come un regolamento di conti interno al Movimento Sociale Italiano. Per i primi sei anni, l’azione di depistaggio fu considerata attendibile e ottenne grande successo. Solo negli anni ottanta, in seguito ad alcune confessioni di pentiti e indagini più serrate nei confronti delle Brigate Rosse, il procedimento procedurale per l’omicidio di Graziano Giralucci e Giuseppe Mazzola fu riaperto. Susanna Ronconi, la donna con la parrucca, pentita e dissociata dall’organizzazione terroristica, rilasciò un’ampia confessione sui fatti accaduti in via Zabarella. La prima azione violenta avvenne nell’aprile del 1974 con il rapimento del Procuratore Mario Sossi a Genova, ma l’omicidio di Graziano Giralucci e Giuseppe Mazzola fu il battesimo di fuoco effettuato e rivendicato a nome delle Brigate Rosse. Roberto Ognibene e Fabrizio Pelli furono gli esecutori materiali dell’azione, Susanna Ronconi con funzione di retroguardia e recupero documenti, Martino Serafini con funzioni di sentinella esterno all’edificio e Giorgio Semeria con funzione di autista. Nel processo, Fabrizio Pelli, non fu coinvolto in quanto già deceduto in carcere per leucemia nell’agosto del 1979. Oltre ai membri del commando esecutore furono individuati anche i mandanti dei vertici dell’organizzazione come Renato Curcio, Mario Moretti e Alberto Franceschini per concordo morale in duplice omicidio. Nel maggio del 1990 la Corte d’Assise confermò la colpevolezza degli esecutori e mandanti con pene che andavano dai diciotto a sei anni di reclusione. Nell’agosto del 1991 il Presidente della Repubblica, Francesco Cossiga, propose la concessione della Grazia a Renato Curcio. Ovviamente, le famiglie delle vittime si opposero fortemente chiedendo addirittura la sospensione dallo status di cittadinanza italiana. Solo nel dicembre del 1991 la Corte d’Assise di Venezia emise definitivamente la sentenza che inasprì le pene per tutti gli imputati. Il Comune di Padova, nel 1992, dedicò alle due vittime l’intitolazione di due vie cittadine. Cosa strana avvenne invece nel palazzo di via Zabarella. Infatti mentre l’amministrazione cittadina diede il via libera, il condominio si oppose alla collocazione di una targa di bronzo commemorativa sulle sue mura. Forse per paura di rappresaglie o forse per dissenso politico, la targa fu posta su un paletto ma rasente al palazzo.

Aggiornamenti EURASIA (09-06 / 15-06 2012)

eurasia

Di seguito il sommario degli aggiornamenti della Rivista "Eurasia" di questa settimana (dal 9 al 15 Giugno 2012):

INDICE

Pubblicazioni CeSEM

È attualmente disponibile in libreria l'ultimo numero (2/2012) di "Eurasia" (XXV), "Il Mediterraneo tra l'Eurasia e l'Occidente"

ULTIME USCITE

Alessando Lattanzio, Libia: campo di battaglia tra Occidente ed Eurasia, Anteo Edizioni

La guerra di rapina contro la Libia, è solo un episodio della guerra occidentale contro l’Africa. L’aggressione e l’invasione alla Repubblica Popolare Socialista della Jamahiriya di Libia, è stata presentata quale “spontanea” rivoluzione dei “giovani democratici” desiderosi di realizzare il sogno liberale e pseudo-rivoluzionario in terra libica. Nulla è più lontano dalla verità dei fatti di una simili interpretazione, peraltro presentata da una prospettiva esclusivamente occidentale. La Libia, il suo popolo e il suo leader Muammar Gheddafi, sono vittime dello scontro geopolitico e geostrategico che ha caratterizzato l’epoca unipolare e che sta caratterizzando questa fase di transizione verso un’epoca multipolare.

Giacomo Gabellini, La parabola. Geopolitica dell’unipolarismo statunitense, Anteo Edizioni

Il crollo dell’Unione Sovietica ha permesso a Washington di instaurare un assetto geopolitico unipolare incardinato sugli Stati Uniti. Per raggiungere questo obiettivo, i centri decisionali statunitensi hanno escogitato e messo in atto una strategia “mondialista” volta ad omologare tutti i popoli che abitano il pianeta ai principi del nuovo ordine mondiale. Tale strategia si è dispiegata sul piano economico attraverso l’espansione coatta del libero mercato, su quello geopolitico con l’occidentalizzazione del mondo e su quello militare con la riconfigurazione ed espansione verso est della NATO. Questo libro indaga i passaggi fondamentali che caratterizzano questa “parabola” unipolare statunitense, che ha conosciuto la propria fase ascendente e il proprio picco nel corso degli anni ’90, per poi intraprendere una discesa progressiva che non pare ancora essersi conclusa. Ne emerge uno scenario molto distante dalle raffigurazioni ufficiali, che vede numerosi attori emergenti implementare piani che mirano ad alterare i rapporti di forza internazionali e a ridefinire l’assetto mondiale, in cui l’avvento del multipolarismo comporterà la conclusione della breve e turbolenta “parabola” statunitense.

Andrea Fais, L'Aquila della Steppa. Volti e prospettive del Kazakistan, Edizioni all'insegna del Veltro

Ad oltre venti anni dall’indipendenza, il Kazakistan è diventato un attore di primo piano nello scacchiere internazionale. Il percorso cominciato nel 1992, all’indomani del crollo dell’Unione Sovietica, era denso di insidie e pericoli che avrebbero potuto esporre irreversibilmente la giovane repubblica guidata da Nursultan Nazarbaev ai rischi della speculazione e della disintegrazione sociale e politica. Eppure, attraverso un programma ambizioso e lungimirante, frutto di un’abile combinazione tra statalismo e ponderata apertura ai mercati internazionali, l’economia kazaka è riemersa dalla crisi, facendo prezioso tesoro di tutte le lezioni storiche del passato, custodite dalla leggendaria Via della Seta.

Iniziative e Seminari

Conferenza di presentazione del nuovo numero della Rivista Eurasia, resoconto e foto

Venerdì 8 giugno a Perugia, come preannunciato, si è svolta la conferenza di presentazione del nuovo numero della Rivista di studi geopolitici Eurasia, dedicato al Mediterraneo. Nello scenario della Sala ex Giunta di Palazzo dei Priori, è andato così in archivio un incontro che ha registrato un notevole afflusso di pubblico interessato che è potuto entrare in contatto per la prima volta con la realtà redazionale per conoscerne le tematiche di punta e le caratteristiche editoriali.

Articoli e Saggi

L'EDITORIALE

Claudio Mutti, Il Mediterraneo tra l'Eurasia e l'Occidente

ALTRI ARTICOLI

Aldo Braccio, Fenomeno Turchia, un'economia in crescita


Alberto Buela, Il collegamento dei bacini idrografici del Sudamerica

Ormai siamo a un giro di boa. La grande operazione mediatico-militare passata alla storia come “Primavera araba”, è costretta a operare in Siria un brusco ripiegamento di rotta, soprattutto in conseguenza del fatto che Russia e Cina hanno posto il loro veto al Consiglio di Sicurezza dell’onu per un intervento armato...

Claudio Mutti, La fortuna di heidegger in Oriente



...E tanti altri articoli sono disponibili sul sito!

la Redazione

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giovedì 14 giugno 2012

Le Vergini di Vesta

vergini di vesta1

Aggiornamento n. 23 di GEOPOLITICA

Geopolitica

Di seguito le novità di questa settimana nel sito di Geopolitica:

Numeri:

Vol. I, no. 1: VENT'ANNI DI RUSSIA
E' in distribuzione il primo numero di Geopolitica, dedicato al ventennale della Federazione Russa. Numerosi contributi di analisti russi, italiani ed internazionali, con un articolo esclusivo del vice-ministro degli Affari Esteri della Federazione Russa A. Grushko ...

Articoli:

Egitto: la rivoluzione continua?
Quella di giovedì potrebbe essere per gli egiziani tutti una giornata campale: si attende il responso della Suprema Corte Costituzionale circa la costituzionalità di una legge che proibisce la candidatura a quanti hanno occupato posizioni di rilievo nel governo Mubarak dall’inizio del nuovo millennio. Ma procediamo con ordine. Il 23 ed il 24 maggio del mese scorso si sono tenute in Egitto le elezioni per dare al Paese un nuovo presidente dopo la caduta dell’ultimo ...
Giordania: alla ricerca di nuovi equilibri tra beduini e palestinesi
Il re hascemita di Giordania, Abdullah II al-Husayn, al potere dal 1999, si trova a dover affrontare una complicata fase di transizione del regno. Alle richieste da parte della popolazione di maggiori aperture democratiche si sommano le pressione della tradizionale ed influente componente beduina che mira a riprendere un ruolo da protagonista nelle politiche di Amman. Il crescente malessere della componente di origine palestinese, a lui vicina in questi ultimi anni, ha convinto il re ...

“Vent’anni di Russia” presentato su “Megachip”
“Vent’anni di Russia”, primo numero di “Geopolitica”, è stato presentato sul sito d’informazione “Megachip” con un’intervista di Sabrina Scanti al condirettore Daniele Scalea, che riproduciamo di seguito. La fonte originale è raggiungibile cliccano qui. È uscita “Geopolitica”, una nuova rivista che ha già nel titolo il proprio programma editoriale. Come affrontate ciò che si presenta- sotto molti aspetti – come un’autentica sfida? Da cosa vi sentite animati e perché? Quella di una rivista scientifica ...


L’asimmetria di un “processo di pace” che non è tale
“Ci adopereremo per espellere inosservati la popolazione povera oltreconfine, procurandole occupazione nei Paesi in cui transiterà, ma negandogliela nel nostro […] sia il processo di espropriazione sia l’allontanamento dei poveri devono essere portati avanti in maniera discreta e cauta”1 Theodor Herzl, padre fondatore del sionismo, 12 giugno 1895 Nella gestione della “questione palestinese”, l’elemento distintivo del sionismo, almeno nella corrente che ha prevalso, è la coerenza. La resistenza agli anni del suo approccio nei ...


J. Geronimo: «Putin vuole un mondo multipolare per contrastare l’egemonia americana»
La Siria, l’Afghanistan, le vecchie repubbliche sovietiche, i BRICS e i legami con la Nato: i campi d’intervento dell’attuale politica straniera di Vladimir Putin non mancano. Per Jean Geronimo, professore universitario all’UPMF di Grenoble, autore de Il pensiero strategico russo, guerra tiepida sullo scacchiere eurasiatico, il presidente russo rieletto punta a far affermare “la Russia come grande potenza eurasiatica, preoccupata di difendere i propri interessi nazionali”. In seguito all’elezione di Vladimir Putin, al terzo mandato ...


Karzai riuscirà a sopravvivere dopo il 2014?
Hamid Karzai è un maestro di sopravvivenza della politica afghana. Ha diretto gli affari afghani per più di un decennio fino ad ora. I suoi periodi di servizio, prima come presidente dell’amministrazione ad interim e poi di quella di transizione e, successivamente, come presidente eletto per due mandati, rappresentano un carattere distintivo nella tumultuosa politica afghana. A partire dal rovesciamento della monarchia nel 1973, Karzai è probabilmente l’unico capo di Stato afghano, e anche eletto, ...


Da Pinochet a Ben Ali: la liberazione cognitiva dei mezzi d’informazione
Era il 1988 ed il Cile si preparava ad un plebiscito che ne avrebbe determinato le sorti future. La scelta pendeva tra il rinnovare l’ufficio di Augusto Pinochet e la dittatura militare che dal 1973 aveva trascinato il paese nel terrore, oppure opporsi a questa manovra a favore di nuove elezioni presidenziali. Come in ogni dittatura, l’opposizione era stata estirpata con l’uso della forza sin dai primi mesi di governo, attuando crimini disumani, torture e ...


«I germogli di democrazia calpestati in Kirghizistan». Intervista all’ex presidente Askar Akaev
Pubblichiamo in traduzione italiana, per i lettori del sito di “Geopolitica”, l’intervista pubblicata su “Naša Gazeta” il 26 aprile scorso che l’ex presidente della Repubblica del Kirghizistan Askar Akaev ha concesso alla giornalista Elena Buldakova. Matematico di professione, oggi docente nella più nota università moscovita, l’ex Presidente discute degli avvenimenti che hanno sconvolto il Suo paese nel 2005, cioè della cosiddetta “rivoluzione dei tulipani” che condusse al suo rovesciamento. Pur senza entrare nel merito dei ...
Buona lettura!

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Ritorna la Festa delle Comunità: COMUNITARIA 2012

Sabato 16 Giugno ritorna COMUNITARIA, manifestazione che vede insieme tutte le realtà non conformi della nostra Capitale. Per l’occasione suoneranno: Divampa, Ultima Frontiera, Decima Balder, Tipi Da Spiaggia, Testudo,  Hispanicus, La Vecchia Sezione e gli Junker!

comunitaria2012

Per info: http://www.youtube.com/watch?v=bFzrO9jUY5o
               http://comunitaria2012.wordpress.com/

mercoledì 13 giugno 2012

Voglio anche io il mio ”MAN PRIDE”!

SONO DIVERSO E VOGLIO ANCHE IO IL MIO “MAN PRIDE”!

Cassano

Ieri un bieco individuo, parlando della nazionale di calcio, si è permesso di oltraggiare l’intera Umanità! Vergogna! Anche se si è scusato tardivamente, TV, giornali ed opinionisti di sinistra lo hanno messo in graticola.

Purtroppo io sono colpevole quanto e più di lui e se anche voi, come me, siete “diversi”, dobbiamo unirci, fondare una associazione, passare parola e far sentire la nostra voce per reclamare i nostri diritti. Non possiamo continuare a sopportare di essere trattati male solo perché siamo diversi: non siamo froci e non è colpa nostra. E’ madre natura che ci ha creato “sbagliati” in un mondo di “normali”, perché non abbiamo diritto anche noi a vivere ed affermare la nostra diversità? Certo, nell’antica Sodoma, Lot e la sua famiglia erano maltrattati per gli stessi nostri motivi, erano anch’essi diversi, ma noi non arriveremo mai ad offrire le nostre figlie per placare la rabbia lussuriosa dei nostri concittadini; aspetteremo che un nuovo fuoco devasti la città dopo che ci saremo allontanati. Angeli miei dove vi siete nascosti?

Come Lot, noi usiamo il secondo canale solo per espellere gli avanzi della digestione e dobbiamo, per questo, essere messi al bando della società ormai assuefatta completamente al concetto della omosessualità? Con che coraggio potrò presentarmi nella società che conta senza dover nascondere la mia vergogna non potendo avere il privilegio di dichiararmi gay oppure, come ha detto quel tipo volgare non uso a termini vezzeggiativi, quel rozzo individuo dal forte accento barese che risponde al nome di Totonno Cassano, frocio? Arrossisco all’idea che qualcuno si accorga che a me, come al nominato facciatosta Totonno, piacciono le tette sode e prospere, ben modellate come una coppa di champagne, i glutei a mandolino, sensibili alle carezze, i fianchi ben sodi, la pelle vellutata, gli occhi neri o blu … ma soprattutto le gambe.. le gambe con cosce morbide e affusolate, palpabili con brivido, eccitabili al tatto, con in mezzo, su un trono di Gloria, adornato da un nero manto a simboleggiare un piccolo bosco mitologico, il triangolo della Dea Venere, quella splendida invenzione del Creatore, autentico regalo all’Umanità tutta, quella cosa meravigliosa che ai volgari baresi come Totonno, ricorda da vicino il frutto dolcissimo del fico! Mi vergogno e arrossisco ma non mi riesce di cambiare idea e inclinazione naturale. Mi hanno suggerito di ricorrere ad interventi chirurgici che, mi dicono, sono miracolosi anche se costosissimi. Ma non è denaro sprecato: chi rinuncia alle palle, acquista prestigio ed ha buone speranze di rifarsi arricchendosi, di fare carriera, specie nel campo dell’arte e della moda o anche in politica dove la “normalità” sta diventando regola diffusa e i “diversi” come me diventano sempre più rari. Infatti, senza farsi notare e salvo deplorevoli eccezioni, pare che ai politici che contano sia fatto amichevole invito di sottoporsi all’antica pratica cantata dal Parini e molto in voga negli Harem e nei caravanserragli dell’Impero Ottomano: il taglio dei pendenti, a volte anche ciondolo compreso. Con la castrazione si perdono i cosiddetti ma si guadagnano gli attributi della conformità alle normative europee e della adeguatezza alle più alte cariche dello Stato.

Non importa se a Strasburgo la mia eterosessualità verrà bandita e se io sarò messo in prigione; sosterrò le mie idee e le mie doti caratteriali per quanto contrarie alla modernità e alla tendenza, ormai sancita da tutti i governi illuminati, di far celebrare matrimoni fra individui dello stesso sesso per formare famiglie armoniose, strapiene di “diritti” e di “assistenze” governative, di figli adottati da arabi che ne hanno in sovrappiù a cui dare Amore, a cui assicurare un futuro mentre i genitori consumano la propria “normalità” mettendosi a novanta gradi. E’ una pratica iniziata dai governi della nuova Italia resistenziale, quella che da allora, è sempre rimasta in quella posizione! Da allora i progressi sono stati enormi. Non ci sono più ladri ma solo dei “diversamente onesti”, le mignotte sono sparite; ci sono le “diversamente vergini”; le vergini sono state eliminate. Sono restati i “puttanieri” da inquadrare in uno spirito europeo ancora non manifestatosi pienamente. Io sono restato “diversamente frocio”; so di essere fuori dal normale e mi vergogno ma non riesco, come gli assuefatti alla droga, ad abbandonare questo vizio!

Sarò fatto davvero male e la mia testardaggine è una cosa orrenda ma io mi ostino ad essere diverso e a lottare per questa mia diversità. Riuscirò a vincere la battaglia per i diritti degli “anormali” esseri eterosessuali? Riuscirò con i miei pochi altri consimili a formare un partito? Il partito che adotterà il motto antitetico di Grillo: “Vacci tu!”? Sarà arduo ma voglio tentare. Prima tessera ad honorem ad Antonio Cassano, Uomo che non sa parlare, volgare, ignorante.. ma che, oltre a toccare la palla col velluto, come un giocoliere, dice la verità! Almeno quella nostra.

Francesco Paolo d’Auria

lunedì 11 giugno 2012

Il museo dei rumori in estinzione

Dai suoni dei vecchi modem al tono di avvio di Windows 95, una raccolta di rumori che un tempo erano parte integrante della vita tecnologica quotidiana.

[ZEUS News - www.zeusnews.it - 09-06-2012]

museo_rumori_estinti

Ci sono dei suoni - non intenzionali, ma casuali, incidentali - che segnano un'epoca per poi sparire nel nulla. Possono rispuntare anni dopo, facendo nascere la nostalgia in chi li ha conosciuti e sguardi perplessi sui volti di chi non li ha mai uditi prima.

Soltanto 15 anni fa, per esempio, ogni singolo utente di Internet porgeva letteralmente orecchio al proprio modem all'atto di ogni connessione: la caratteristica sequenza di suoni, conosciuta quanto la canzone preferita (se non di più), era una musica che spalancava le porte della Rete.

Clicca qui per visualizzare l'intero articolo

Vuoi sentire il suono dei vecchi modem? Clicca sul collegamento che segue: Modem dialup by John Pemberton

mercoledì 6 giugno 2012

IPv6, il gran giorno è arrivato

Con il World IPv6 Launch i grandi attori di Internet ufficializzano finalmente il passaggio al nuovo protocollo.

world_ipv6_launch

«Questa volta facciamo sul serio»: è questo il motto del World IPv6 Launch, la giornata - fissata per il 6 giugno - in cui la versione 6 dell'Internet Protocol inizierà finalmente a venire adottata in pianta stabile.

Dal 6 giugno, infatti, i più grandi Internet provider, fornitori di apparecchiature per il networking e i maggiori attori del web (si parla di nomi come Cisco, Microsoft, Google, Facebook, AT&T, Yahoo, Akamai, DLink, Comcast) abiliteranno in via definitiva l'IPv6 nei propri servizi e prodotti.

Clicca qui per visualizzare l'intero articolo

Aggiornamenti EURASIA (26/05–01/06 2012)

eurasia

Di seguito il sommario degli aggiornamenti della Rivista "Eurasia" di questa settimana (dal 26 Maggio al 1° Giugno 2012):

INDICE

Pubblicazioni

È attualmente disponibile in libreria l'ultimo numero (2/2012) di "Eurasia" (XXV), "Il Mediterraneo tra l'Eurasia e l'Occidente"

ULTIME USCITE

Simone Santini, Iran 2012: L'imperialismo verso la prossima guerra? Scenari, Cronache, Retroscena. - Con la prefazione di Giulietto Chiesa.

Iran 2012. La profezia di un’apocalisse? La previsione di una guerra contro l’Iran torna a rimbalzare, da anni, nel dibattito pubblico, ogni volta smentita dai fatti. Anticipare lo scoppio di una guerra può essere esercizio intellettualmente stimolante ma probabilmente inutile, poiché, se la guerra scoppierà, essa non sarà conseguenza di un accidente della storia ma un suo determinato e specificoprodotto. Molto più utile, dunque, indagare le cause profonde, i contesti, gli scenari che potrebbero o meno condurre a questa guerra, con la consapevolezza di come il laboratorio iraniano rappresenti il microcosmo attraverso cui interpretare il tempo contemporaneo, scosso da innumerevoli e profondissime crisi, e il suo sviluppo futuro. Breve recensione qui

Iniziative e Seminari

Conferenza di presentazione del nuovo numero della Rivista Eurasia, venerdì 8 Giugno a Perugia

La Rivista di studi geopolitici “Eurasia” e il Centro Studi Eurasia-Mediterraneo sono lieti di annunciare la presentazione del nuovo numero della rivista in fase di pubblicazione e distribuzione. L’incontro pubblico si svolgerà il prossimo venerdì 8 giugno, alle ore 15.30, a Perugia presso la Sala della Vaccara, all’interno del Palazzo dei Priori, in Piazza IV Novembre. Con Claudio Mutti, Simone Santini, Andrea Fais.

Articoli e Saggi

L'EDITORIALE

Claudio Mutti, Il Mediterraneo tra l'Eurasia e l'Occidente


ALTRI ARTICOLI

Aldo Braccio, Terzo ponte sul Bosforo e grandi opere italiane

Il terzo grande ponte sul Bosforo – dopo il Boğazıcı Kőprűsű del 1973 e il Fatih Sultan Kőprűsű del 1988 – sarà costruito dall’italiana Astaldi in collaborazione con la turca Içtaş. Lo ha annunciato il ministro dei Trasporti Yıldırım, precisando che i lavori inizieranno a fine anno e che dureranno circa 36 mesi; il progetto – del valore di oltre due miliardi di euri – prevede quattro corsie per ogni senso di marcia e un percorso ferroviario.[...]

William Bavone, Perù: il veto ambientalista allo sviluppo minerario

L’assetto politico e sociale del Perù è turbato in questi giorni da violente contestazioni che coinvolgono le principali aree minerarie del Paese.

Vincenzo Maddaloni, Travolti dal solito declino americano

Come nei grandi film gli ingredienti ci sono tutti, per una trama sebbene conosciuta comunque coinvolgente se si vuole prevedere come si articolerà il finale. Il tema è il declino americano, un classico della cultura statunitense che s’inizia negli anni Cinquanta, quando i sovietici lanciando nello spazio lo Sputnik shoccarono a tal punto gli americani che essi crederono di perdere per sempre il loro dominio sul mondo post Seconda guerra mondiale. Oggi è la Grande Recessione e la debolezza di Obama a far tremare la Nazione.


Redazione, L'Ungheria guarda ad Oriente

Agli inizi di maggio, il primo ministro ungherese Viktor Orban ha compiuto una visita di due giorni in Kazakistan. Il programma della visita presidenziale comprendeva un incontro ufficiale di Orban col capo di Stato Nursultan Nazarbaev, il suo intervento alla terza sessione del comitato interorgovernativo ungaro-kazako e ad un forum di uomini d'affari di entrambi i paesi.[...]

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lunedì 4 giugno 2012

Ribellioni a confronto 1968-2012

vallegiulia

MARTEDI 5 GIUGNO ore 19.00 presso L'UNIVERSALE a Roma  "Ribellioni a confronto 1968-2012" incontro/dibattito.

Dibattito con R.Mancini,M.Merlino,M.Caponetti,D.Radolovich sulle ribellioni del nuovo millennio e quelle di fine XX secolo.

Seguirà proiezione documentario Luce sugli anni delle contestazioni 1968-1970

Leggere e diffondere l'allegato

sabato 2 giugno 2012

Il ritorno del Drago

Il primo veicolo spaziale privato raggiunge la Stazione Spaziale e torna sulla Terra.

Questa è la prima foto della capsula spaziale privata Dragon, che ha raggiunto la Stazione Spaziale Internazionale in orbita intorno alla Terra a circa 400 chilometri di quota, vi ha attraccato, l'ha rifornita ed ha riportato sulla Terra del carico proveniente dalla Stazione stessa. Dragon_in_Pacific

Foto di Michael Altenhofen

È la prima volta che un veicolo interamente progettato da privati, lanciato da un vettore altrettanto privato, realizza una missione del genere.

Clicca qui per visualizzare l'intero articolo

dragon_recuperata

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