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domenica 22 aprile 2012

Aggiornamenti EURASIA (14/04 – 20/04 2012)

eurasia

Di seguito il sommario degli aggiornamenti della Rivista "Eurasia" di questa settimana (dal 14 al 20 Aprile 2012):

Pubblicazioni

È attualmente disponibile in libreria l'ultimo numero (1/2012) di "Eurasia" (XXV), "Nasce l'Unione Eurasiatica"

ULTIME USCITE

Simone Santini, Iran 2012: L'imperialismo verso la prossima guerra? Scenari, Cronache, Retroscena. - Con la prefazione di Giulietto Chiesa.

Iran 2012. La profezia di un’apocalisse? La previsione di una guerra contro l’Iran torna a rimbalzare, da anni, nel dibattito pubblico, ogni volta smentita dai fatti. Anticipare lo scoppio di una guerra può essere esercizio intellettualmente stimolante ma probabilmente inutile, poiché, se la guerra scoppierà, essa non sarà conseguenza di un accidente della storia ma un suo determinato e specificoprodotto. Molto più utile, dunque, indagare le cause profonde, i contesti, gli scenari che potrebbero o meno condurre a questa guerra, con la consapevolezza di come il laboratorio iraniano rappresenti il microcosmo attraverso cui interpretare il tempo contemporaneo, scosso da innumerevoli e profondissime crisi, e il suo sviluppo futuro. Breve recensione qui

Iniziative e Seminari

“CONDUCATOR, l’edificazione del socialismo romeno”, resoconto, foto e video.

Secondo il dott. Marco Costa, autore del saggio “Conducator: l'edificazione del socialismo romeno”, pubblicato dalle Edizioni all’insegna del Veltro, gli avvenimenti romeni del dicembre 1989 costituiscono il primo episodio di un’onda lunga di destabilizzazione condotta dall’Occidente, che, proseguita nel corso degli anni in Serbia e in Ucraina, arriva oggi fino alla Libia e alla Siria(...)

Articoli e Saggi

L'EDITORIALE

Claudio Mutti, Verso l'Unione Eurasiatica

La Russia sta sviluppando un'azione aggregatrice per restaurare in parte quell'unità che si è disgregata col crollo dell'URSS. Il 1 gennaio 2012, infatti, è entrato ufficialmente in vigore l'accordo siglato da Russia, Bielorussia e Kazakhstan per l'istituzione di un'unione doganale preliminare all'unificazione dell'economia delle tre repubbliche. In un articolo pubblicato dal quotidiano "Izvestia" che ha suscitato l'allarme dei commentatori occidentalisti, Vladimir Putin ha definito lo Spazio Economico Unico "un traguardo di portata storica non solo per i tre paesi, ma anche per tutti gli Stati postsovietici". Nel caso di una sua rielezione alla guida della Russia, Putin prospetta il passaggio di questi tre paesi ad una fase ulteriore di coordinamento e quindi alla nascita del nucleo di una Unione Eurasiatica.

ALTRI ARTICOLI

Fabio Falchi, Innovazione strategica e conflitto geopolitico

Uno dei meriti indiscutibili dello studioso austriaco Joseph Schumpeter è quello di aver compreso il ruolo centrale della figura dell’imprenditore in un’economia capitalistica. Favorendo l’innovazione tecnologica, il mutamento dell’organizzazione della struttura produttiva e la diffusione di nuovi prodotti l’imprenditore promuove quella “distruzione creatrice” senza la quale la società di mercato sarebbe destinata a collassare.(...)

Andrea Turi, Un giallo politico in salsa greca

Era il giugno del 2011 quando il settimanale greco “Epikera” rivelò per la prima volta i contorni di un presunto complotto ordito ai danni di Kostas Karamanlis, leader del partito di centrodestra Nuova Democrazia e primo ministro del paese ellenico dal 10 marzo del 2004 al 6 ottobre del 2009: stando a quanto riportato su “Epikera”, nel 2008, infatti, Karamanlis sarebbe scampato ad un attentato orchestrato da un “Paese alleato di Atene” (nome in codice “Pythia 1”) con lo scopo di spodestare (se non proprio di eliminare fisicamente) il capo del governo greco. L’operazione sarebbe stata sventata grazie ad una informativa girata al Servizio greco e redatta da un gruppo di agenti del servizio di controspionaggio, gruppo predisposto ad hoc perché a Mosca si erano resi conto che le conversazioni di natura privata tra Putin e Karamanlis erano state intercettate da spie di paesi stranieri alleati di Atene(...).

Claudio Mutti, Centralità della Romania

Attraverso una serie di dati desunti dalle culture tradizionali, Mircea Eliade ha mostrato che “l’uomo delle società premoderne aspira a vivere il più possibile vicino al Centro del Mondo e sa che il suo paese si trova effettivamente nel centro della superficie terrestre”. Questa concezione, lungi dall’essersi estinta insieme con la visione arcaica del mondo, è sopravvissuta in maniera più o meno consapevole in contesti storico-culturali più recenti: basti pensare al fatto che ancor oggi la Cina è chiamata dai suoi abitanti Chong-kuo, ossia “Paese del Centro”, e che sono parecchi i paesi e le regioni che vengono pensati come centrali rispetto allo spazio geografico al quale appartengono, cosicché abbiamo un’Europa centrale o un’Europa di Mezzo (Mitteleuropa, Zwischeneuropa), un’Italia centrale, un’Asia centrale, un’America centrale ed anche una République Centrafricaine. Anche la Romania rientra nel novero dei paesi ai quali è stata attribuita una posizione centrale (...)

...E tanti altri articoli sono disponibili sul sito!

la Redazione

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