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lunedì 5 marzo 2012

Aggiornamenti EURASIA (25/2 – 02/03 2012)

eurasia

Di seguito gli aggiornamenti al sito di "Eurasia" di questa settimana (dal 25 Febbraio al 2 Marzo 2012):

Pubblicazioni

È attualmente disponibile in libreria l'ultimo numero (1/2012) di "Eurasia" (XXV) dedicato a: "Nasce l'Unione Eurasiatica"

ULTIME USCITE

Simone Santini, Iran 2012: L'imperialismo verso la prossima guerra? Scenari, Cronache, Retroscena

Iran 2012. La profezia di un’apocalisse? La previsione di una guerra contro l’Iran torna a rimbalzare, da anni, nel dibattito pubblico, ogni volta smentita dai fatti. Anticipare lo scoppio di una guerra può essere esercizio intellettualmente stimolante ma probabilmente inutile, poiché, se la guerra scoppierà, essa non sarà conseguenza di un accidente della storia ma un suo determinato e specifico prodotto. Molto più utile, dunque, indagare le cause profonde, i contesti, gli scenari che potrebbero o meno condurre a questa guerra, con la consapevolezza di come il laboratorio iraniano rappresenti il microcosmo attraverso cui interpretare il tempo contemporaneo, scosso da innumerevoli e profondissime crisi, e il suo sviluppo futuro. Il filo rosso che percorre tutta l’opera è il tentativo di ricostruire, aldilà delle manipolazioni e fraintendimenti operati dalla pubblicistica mondiale, tutti i possibili contorni dell’intricata crisi iraniana, in alcuni casi sfatando miti e svelando inganni, offrendo uno strumento di analisi e comprensione. Un tentativo di verità. E libertà.

Aleksandr Dugin, Russia segreta

Sotto il titolo “Russia segreta” si trovano riuniti quattro saggi del prof. Aleksandr Dugin, del Comitato Scientifico di “Eurasia”. Il libro è pubblicato in formato elettronico.

Alessandro Lattanzio, Songun: antimperialismo e identità nazionale nella Corea socialista

Songun è uno dei pochi testi sulla Repubblica Popolare di Corea pubblicati in Italia. La parola Songun indica la politica adottata da Pyongyang dalla metà degli anni '90. Indica il piano di razionalizzazione delle risorse della Corea socialista, puntando al rafforzamento delle forze armate e dell'industria più strettamente collegate ad esse.
Questa politica dell' "Esercito prima di tutto" venne adottata dopo il collasso dell'Unione Sovietica, principale interlocutore economico-industriale della Repubblica Popolare di Corea, e dopo il fallimento della politica di avvicinamento a Washington: in cambio dell'interruzione del programma nucleare nazionale, Pyongyang avrebbe ricevuto aiuti e anche due reattori elettronucleari per produrre energia. Washington non corrispose alle promesse che aveva avanzato, sebbene la Repubblica Popolare di Corea avesse iniziato ad adempiere all'accordo. Da allora, venne intrapresa dalla leadership nordcoreana la linea del Songun.

Diego Angelo Bertozzi, Andrea Fais; Il risveglio del Drago

Dopo Capire le rivolte arabe di P. Longo e D. Scalea e Progetti di egemonia di F. Brunello Zanitti, Eurasia propone un terzo volume scientifico, concernente questa volta la Cina. Il risveglio del Drago. Politica e strategie della rinascita cinese - questo il titolo dell'opera - è pubblicato assieme alle Edizioni all'Insegna del Veltro di Parma. Gli autori sono Diego Angelo Bertozzi, già artefice del recente La Cina da impero a nazione e Andrea Fais, studioso di geopolitica già contributore di "Eurasia".

Articoli e saggi

L'EDITORIALE

Claudio Mutti, Verso l'Unione Eurasiatica

La Russia sta sviluppando un'azione aggregatrice per restaurare in parte quell'unità che si è disgregata col crollo dell'URSS. Il 1 gennaio 2012, infatti, è entrato ufficialmente in vigore l'accordo siglato da Russia, Bielorussia e Kazakhstan per l'istituzione di un'unione doganale preliminare all'unificazione dell'economia delle tre repubbliche. In un articolo pubblicato dal quotidiano "Izvestia" che ha suscitato l'allarme dei commentatori occidentalisti, Vladimir Putin ha definito lo Spazio Economico Unico "un traguardo di portata storica non solo per i tre paesi, ma anche per tutti gli Stati postsovietici". Nel caso di una sua rielezione alla guida della Russia, Putin prospetta il passaggio di questi tre paesi ad una fase ulteriore di coordinamento e quindi alla nascita del nucleo di una Unione Eurasiatica.

TEORIA GEOPOLITICA

Luca Francesco Vismara, La “Neuropolitica americana” come possibile chiave interpretativa della politica internazionale ?

Uno dei più interessanti e innovativi approcci allo studio della politica internazionale degli ultimi anni è di scuola americana; esso unisce la disciplina dell’analisi della politica estera con l’apporto delle neuroscienze, le quali, studiando il cervello umano, ne studiano funzionamento e limiti portando l’individuo, davanti a molteplici scelte, ad optare per un determinato corso d’azione rispetto ad un altro.

ALTRI ARTICOLI

William Bavone, Lo scacchiere elettorale a nord del Rio Delle Amazzoni

1 Luglio e 7 Ottobre sono le date che in questo 2012 potranno dare delle risposte importanti alla Casa Bianca. Se in Messico il cambiamento sembra ininfluente per il proseguo dell’attuale politica, in Venezuela si vive in funzione dello stato di salute di Chavez e nel mentre Cuba attende il 6 Novembre per conoscere il nuovo volto di chi guiderà la pluridecennale politica anticastrista a stelle e strisce.


Fabio Falchi, Guerra di movimento e “geopolitica del caos”

Non sono passati neanche due anni dacché, l'11 maggio 2010, si verificò l'incidente della Freedom Flotilla, ovvero l'attacco, in acque internazionali, da parte della marina militare israeliana contro la flottiglia di attivisti filo-palestinesi diretta a Gaza, con un carico di aiuti umanitari di vario genere. Com'è noto, l'intervento israeliano causò la morte di nove attivisti, tutti a bordo della nave turca Mavi Marmara, e sembrò aver compromesso definitivamente le relazioni tra Ankara e Tel Aviv.

Melkulangara Bhadrakumar, La fiamma del BRICS continua a brillare

Mentre il gruppo BRICS sembra in effervescenza, i paesi membri si sono prodigati per poter agire in modo coordinato. A proposito della crisi in Siria, che è senza dubbio la questione "più calda" nella politica internazionale di oggi, i BRICS presentavano i segnali preoccupanti di una crisi di identità. Russia e Cina hanno posto il veto alla risoluzione della Lega Araba sulla Siria nel Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, mentre l'India e il Brasile hanno votato per la risoluzione. La modalità si è ripetuta una settimana dopo in seno all'Assemblea generale delle Nazioni Unite.



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