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mercoledì 22 febbraio 2012

C’è chi può censurare e chi no?

testata

RINASCITA

Come è nostro costume, e naturale deontologia giornalistica, non censuriamo gli articoli che ci vengono proposti. Tantomeno le notizie…

E’ una linea di condotta costante, anche quando a proporre contributi siano esponenti di scuole di pensiero differenti dalle nostre.

Nell’occasione che ha tanto sconcertato romaebraica.it ovviamente non abbiamo censurato né il professor Robert Faurisson, già docente all’Università di Lione, 83 anni, né Mahmud Ahmadinejad, presidente della Repubblica islamica dell’Iran.

E’ strano che romaebraica.it non abbia avuto di recente nulla a ridire, ad esempio, sugli articoli di Serge Thion (sulla nazificazione di Israele), di Franco Morini (sull’inquadramento sionista nei ranghi del III Reich, argomento sul quale comunque l’on. Fiamma Nirenstein, quantomeno, ha espresso “volontà di riflessione”), o su quelli di Israel Shamir e di altri pensatori ebrei.

Che a romaebraica.it non piacciano le mie personali idee panteistiche piuttosto che monoteistiche, o il mio rispetto per il Mussolini socialista e socializzatore, o sulla predazione della Palestina ai Palestinesi, si tratta di opinioni che il sito ha diritto di esprimere. Non a caso su tali posizioni, non certo pro-sioniste, assunte da questo stesso quotidiano da me diretto – allora si chiamava l’Umanità – già avemmo un colloquio-confronto personale, nella sede della direzione, con l’ex rabbino capo di Roma Elio Toaff.

Che il sito di fatto chieda a gran voce la chiusura di un quotidiano perché “fascista”, perché pro-palestinese, perché non ama le censure della storia, o perché fruitore di provvidenze pubbliche (ma fino al 2009, non il 2010…) indigna me e tutti quelli che si ritengono degli uomini liberi e che credono ancora sopravvissuta, in Italia, la libertà di stampa e di pensiero.

Ugo Gaudenzi  il direttore

N. B. – L’11 febbraio scorso, in occasione del 33° anniversario della Rivoluzione islamica del 1979, e della conferenza alla quale hanno partecipato sia il prof. Faurisson che intellettuali e rappresentanti di ogni credo politico e religioso, ebraismo incluso, il presidente iraniano Mahmud Ahmadinejad ha esplicitamente dichiarato: “L’Occidente e i colonialisti, per dominare il mondo, hanno creato un idolo che hanno chiamato “regime sionista”. L’anima di questo idolo è l’Olocausto… e la nazione iraniana, con coraggio e chiaroveggenza ha rotto quest’idolo, preparando così la liberazione degli stessi popoli occidentali”. Dovevamo censurarlo?

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