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martedì 11 ottobre 2011

Capolavori della narrativa, dal catalogo delle Edizioni di Ar

...10 ottobre 2011


Capolavori della narrativa, dal catalogo delle Edizioni di Ar

(Un omaggio, a nostra scelta, a coloro che chiederanno uno o più libri da questa lista).

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Drieu La Rochelle P. - Gilles. [...] Dunque sarò sempre eresiarca. Gli dei che muoiono e che rinascono: Dioniso, Cristo. Niente si fa senza sangue. Bisogna morire incessantemente per rinascere incessantemente.[...]. Pp. 638. Edizioni di Ar - Adel. Euro 39,00

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Autore: Gustav Meyrink

Titolo: Il viso verde

Collana: Il Cavallo alato

Prezzo: 21,00€

Con l’agilità del grande narratore Meyrink sparge in questo romanzo, quasi un ‘racconto iniziatico’, nozioni sapienziali: la lettura de Il viso verde diventa analoga a una visione. Una potenza luminosa (numinosa?) irrompe nel crepuscolo dell’anima contratta del protagonista, Fortunat Hauberisser. Grazie anche all’integrazione con il suo doppio femminile, Eva van Druysen, egli può incontrare così occasioni propizie al compimento graduale del proprio risveglio spirituale.


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Autore: Jean Raspail

Titolo: Il Campo dei Santi

Collana: Il Cavallo alato

Prezzo: 20,00€

Guidata da un personaggio carismatico, soprannominato il “coprofago”, una folla immensa di paria s’impadronisce di un centinaio di imbarcazioni fatiscenti all’àncora nel porto di Calcutta. Inizia così una massacrante odissea che si concluderà dopo due mesi con l’approdo dell’“armata dell’ultima chance” sulle coste della Francia. Composto nel 1973, il romanzo di Raspail prefigura, e descrive con nettezza, i fenomeni che, a ritmo sempre più incalzante, si stanno oggi verificando.

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Autore: Jean Mabire

Titolo: Il dio della guerra. Il barone Roman Feodorovic von Ungern-Sternberg

Collana: Il Cavallo alato

Prezzo: 20,00€“Inesorabile, come solo un asceta sa esserlo. La sua impassibilità sopravanzava tutto ciò che si può immaginare in proposito. Unicamente un essere incorporeo, dall’anima algida come il ghiaccio, che non provasse né dolore né compassione né gioia né tristezza, avrebbe potuto, forse, conoscere simile imperturbabilità.” Questa, nel racconto di un suo compagno d’arme, la insegna del generale-barone von Ungern-Sternberg. Imperversò, il mistero del fulvo “barone sanguinario”, come la grande passione del monaco guerriero, personificazione del dio della guerra. Ce lo lascia presagire questa ‘fulgurale’ narrazione di Jean Mabire.

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Autore: Jack London

Titolo: Il vagabondo delle stelle

Collana: Il Cavallo alato

Prezzo: 20,00€

Romanzo ‘spirituale’ di Jack London, dove reale e fantastico si confondono senza posa. La rappresentazione del violento universo carcerario si alterna, infatti, a racconti e riflessioni sui rapporti tra spirito e materia, che bordeggiano i concetti di evoluzione, di “memoria atavica” e reincarnazione. Segregato in una cella di isolamento, il protagonista dell’opera riesce ad annullare temporaneamente le costrizioni del corpo fisico e a librarsi incontro al proprio sé immortale.

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Autore: Riccardo Bacchelli

Titolo: Un amore in guerra

Collana: Le librette di controra

Prezzo: 19,00€

“Pensava che tutta la vita è simile a quel suo mestiere di disegnar strade senza capo, confuse nella morte”. Così sentiva Enrico De Nada, barone napoletano prestato alla caccia bellica, nei dintorni di Caporetto. Così vibrano le parole spiccate con cui Bacchelli è riuscito, in questo assoluto capolavoro letterario - libro nel libro de La città degli amanti -, a dire della consanguineità tra amore e guerra. La guerra. La “guerra del badile”, scavare trincee, resistere, resistere, attaccare senza speranza, e, come interludio, vedere la testa del proprio amico sbalzata da un colpo di artiglieria, vedere ogni minuto la vita precaria in grembo al caso. La guerra ancora nell’azzardo livido della ritirata. Dove, braccato, De Nada inciampa nella grazia di Cecchina Gritti, quando è troppo cieco e troppo stanco per opporre le proprie cautele all’amore. Divampa la passione clandestina tra i due: la resa dell’una all’altro, dell’uno all’altra: ancora guerra. E il soldato, che ora non crede a nulla se non ai miracoli, non ha cambiato mestiere. Prosegue nell’avventura umana, disegnando strade senza capo, confuse nell’amore.

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Autore: Ferdinand Ossendowsky

Titolo: Il lupo del Lago Nero

Collana: Le librette di controra

Prezzo: 11,00€

Questi tre limpidi gioielli letterari descrivono l’indole di tribù arcaiche, dove l’innamoramento non è il facile e fatuo non plus ultra della passione, ma soggiace a ben più alti, abissali imperativi. Riti assoluti, figure essenziali, ministri inferi della catastrofe muovono insieme ad arcangeli della libera offerta di sé, agenti di perdizione totale si alternano ad agonisti di una altrettanto totale dedizione: il monaco nero, infausto profeta “di bragia” e Bibi-Enè, la soave tredicenne “prima moglie” kirghisa, offerta come dono incondizionato all’autore da Suliman, il capo tribù, in ricordo della salvezza dalla cancrena. Cacciatori e fedeli, spose e guerrieri, e, sullo sfondo, il Lago Nero, donde gli attori del drama vitae appaiono e dove torneranno, infine, scambiandosi forse le maschere per una nuova recita e giocando, trasfigurati da questa estrema luce di tenebra, a ritrovarsi.

Autore: Mario Appelius

Titolo: La cosacca del barone von Ungern

Collana: Le librette di controra

Prezzo: 10,00€

Il barone Fiodorovic von Ungern-Sternberg è una figura in sé erotica. Come tutti i guerrieri con intenzione. Ne disse Julius Evola: «Si vuole che una grande passione avesse ‘bruciato’ in lui ogni elemento umano, non lasciando sussistere che una forza incurante della vita e della morte». La sete di vittoria, di eccessi, di preda, le sue brame così intense da assurgere al calor bianco e divenire sovrumane, vengono qui narrate dalla penna errante e preziosa di Mario Appelius, e filtrate attraverso gli occhi di una cosacca che al barone si accompagnò. Fantastica storia di «gloria e brigantaggio», di trionfi e rese: di «grande passione», appunto.

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Luciano di Samòsata

Titolo: Lucio o l’asino

Collana: Le librette di controra

Prezzo: 10,00€

“Un giorno una straniera, molto ricca e piacevole d’aspetto, si infiammò di desiderio per me e, vedendo questa bellezza d’asino e la stranezza dei miei modi, le venne il desiderio di farsi possedere da me”. Di come il giovane Lucio venne trasformato da una streghetta in asino. Di come l’asino, membruto, divenne perfetto e richiestissimo gigolò… Questa la trama del beffardo, crepitante racconto di Luciano di Samòsata, che ebbe il merito di provocare il gusto pure di quello squisito umanista che fu Poggio Bracciolini. La presente versione, curata da Egidio Corinaldi – autore anche di una accurata nota di postfazione -, restituisce a questa gemma di malizia ellenica tutta la sua vivezza.

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Autore: Daniel Halévy

Titolo: Storia di quattro anni. 1997-2001

Collana: Il Cavallo alato

Prezzo: 9,00€

Il 1925: gli scienziati scoprono una sostanza capace di sfamare l’uomo evitandogli le fatiche del lavoro. Frotte di operai, impiegati, coatti di ogni sorta si vedono restituita la libertà di disporre del proprio tempo, mentre il loro stipendio rimane inalterato. L’eccitazione dilaga, ma presto diviene sovreccitazione, e poi follia. Gli ospedali si riempiono dei malati di libertà. Terribile, lì, un morbo insinuante, sconosciuto si incarica dell’esecuzione pubblica della più dolce tra le utopie, Liberté, falcidiando i dissoluti apologeti del vacuo, i liberati allo sbaraglio. Solo piccole sodalità di uomini retti, disciplinati, sobri resistono. Il morbo non li sfiora. Saranno loro ad averlo diffuso per disamore del popolo?… Questo romanzo vaticinante, perfetto, scritto nel 1903 da Daniel Halévy, è la versione narrativa delle migliori intuizioni di Friedrich Nietzsche. Quasi un esemplare unico nel corpus della letteratura, sempre cauta e a disagio di fronte alle possibili implicazioni pratiche della ‘psicologia’ nietzscheana. Potremmo anche dire che Halévy è il Proust della politica. Un’amicizia lo legava all’autore della Recherche, ma l’uno ha applicato il proprio inusitato, leggiadrissimo esprit de finesse ai meandri inesauribili di un cuore, l’altro ha dilatato e insieme semplificato i termini della cerca. L’uno si è dedicato all’uomo come individuo, l’altro all’uomo come genere. Eppure, si costringesse Proust, il descrittore impareggiabile delle fioriture primaverili, dell’azzurro della cintura di Ginevra, della bellezza più densa e più rara, lo si costringesse a commiserare l’uomo fino a volergli suggerire il modo di salvare sé stesso nel mondo, potrebbe mai, questo aristocrate dell’attenzione, additare qualcosa di diverso dalle caste? Quelle caste che sono, per Halévy, le colonne doriche dello Stato in ordine - l’unica, l’estrema possibilità di salute pubblica e di condivisione e apologia della bellezza, della magnanimità, della sapienza.

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Céline. Bagattelle per un massacro. Edizioni di Ar-Adel. Edizione anastatica, in 300 copie. Euro 24,00

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