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giovedì 25 agosto 2011

90 ANNI... ONORE E GLORIA A RUTILIO SERMONTI

Rutilio Sermonti

E’ stata una giornata particolare, emozionante come ogni incontro con Rutilio, ma un' occasione per festeggiare i 90 anni di un uomo che considera il suo compleanno, come un semplice giorno in più della sua vita normale... come la definisce lui.

Noi sappiamo bene che così non è, sappiamo che gli uomini di quella foggia non sono normali, quantomeno per lo standard di oggi... forse normali lo erano al tempo del "male assoluto", oggi nella loro semplicità, nel piattume che avvolge noi, essi diventano eroi.  Rappresentano la proiezione di un mondo a noi sconosciuto, che per quanto studiato e raccontatoci, noi non abbiamo vissuto; loro sì ,e la differenza salta agli occhi. Il loro essere normali è per noi straordinarietà perché viviamo nella mediocrità.

Cosa ci ha detto questo vecchio combattente a 90 anni ?  Che il suo sogno più grande sarebbe quello di non vederci plaudire ai suoi libri, alle sue parole, salvo lasciarli cadere nel vuoto ! Nel corso della sua vita ha scritto eccellenti libri da cui trarre esempi, o meglio spunti, per la politica, per la militanza e per la vita. Eppure nessuno ne ha fatto tesoro come in cuor suo avrebbe voluto. Divisi, sclerotizzati su posizioni reazionarie, questi sono i "camerati" che lui vede innanzi a sè; lui che a 90 anni ancora combatte la sua guerra con la divisa della RSI, con la speranza, con la freschezza che manca ai giovani di oggi ed a noi anziani.

Ma non voglio soffermarmi sulla giornata odierna, pur trascorsa in piacevole compagnia.

Voglio rendere gli onori a Rutilio, al mio amico e PADRE SPIRITUALE, cercando di raccontarlo brevemente per come io ho avuto l'immenso onore di conoscerlo e viverlo; questo credo che per lui sarebbe un ottimo regalo !

Ho avuto l'onore ed il privilegio di servirlo da un paio di anni, il rimpianto magari di aver fatto poco per lui, costretto a lasciare la sua casa, vicino alla mia, ed a trasferirsi dove ora vive (nota del proprietario del blog: non si potrà mai ringraziare a sufficienza il grande gesto del camerata Celsio che gli ha offerto gratuitamente questa nuova ottima sistemazione) , dall'altra parte degli Appennini. Le comunità militanti romane, NON sono state in grado di trovargli una sistemazione in zona... in maniera altrettanto solerte di come quando Rutilio veniva portato di evento in evento. Altro discorso che preferisco far morire qui.

In poco più di un anno ho avuto la fortuna di ricevere tanto da questo uomo; mi ha aperto la mente, con la sua semplicità, la sua umiltà, i suoi modi... per questo lo definisco il mio papà spirituale.

Forse il segreto della differenza generazionale sta proprio nella parola UMILTA'.   In una mia vecchia nota "credere, obbedire ,combattere" provai a spiegare il senso di queste tre parole secondo il mio punto di vista, trovandovi alla base sempre l'umiltà.

L'umiltà non è pochezza o debolezza, ma il saper ascoltare, il saper trovare i propri limiti e viverli di conseguenza, il darsi alla causa senza contropartita, il farsi da parte per lasciare spazio ai migliori se serve.

Le nuove generazioni si sentono sempre preparate, moderne, intelligenti... magari son furbe, e non è la stessa cosa che essere intelligenti.  E soprattutto non sono umili, quasi mai.

Rutilio ha una croce di ferro tedesca con cui fu decorato; mi ha raccontato il motivo  per il quale fu decorato. Non gli fu data in azione "eroica", ma per semplice opera di cecchinaggio da postazione presidiata; tre tiri a segno sui nemici, ed il tentativo di attacco fu respinto.  Più di qualcuno avrebbe approfittato per raccontare chissà cosa !

Per questo ogni suo racconto di vita, assume dalle sue labbra una semplicità che a noi pare straordinarietà, per questo lui non si considera speciale.

Ogni atto della sua vita contiene la forza della sua semplicità... ha scritto libri, fatto quadri, sculture, recitato a teatro !

Insegnare ai bambini, anche a mio figlio, è una sua capacità innata... li catalizza come catalizzava me, con i suoi racconti a 360 gradi, partendo dallo spiegare il volo di una farfalla e finendo a parlare di globalizzazione.

Quanto mi manca ora così lontano... ricevo delle sue email ogni tanto, meno di una volta, forse è stanco, giustamente stanco, ma oggi a sentirlo parlare  ci ha strappato ancora una volta delle lacrime di commozione !

Grande Rutilio, ci hai dato tutto, la tua vita, non hai mai preteso nulla in cambio, ti sei dato anima e corpo a tutti, sfruttatori compresi, e non hai mai fatto una piega. Non ti ho mai sentito parlare male di coloro che te ne hanno fatto; semmai l'ho letto nei tuoi occhi dolci e d'acciaio come si conviene ad un uomo della tua tempra.

Spero di essere lì con te per dei prossimi infiniti compleanni, spero che riuscirai sempre a strapparmi una lacrima perchè questo vorrà dire che sono ancora vivo io, spero di poterti regalare qualcosa realizzando anche un tuo piccolo desiderio, di essere degno di quello che mi hai insegnato e di vivere la vita con la tua stessa dignità ed amore.

Rutilio è l'esempio vivente di quello che il fascismo riteneva dovesse essere l'UOMO INTEGRALE.

Godiamocelo tutti, stiamogli vicino come possiamo, e soprattutto imitiamolo, e probabilmente saremo uomini migliori anche noi !

Come abbiamo strillato oggi, per Rutilio,  eja eja alalà !

Che il Grande Spirito ti protegga !

 

Alessio Provaroni

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