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venerdì 17 dicembre 2010

Scrittrice critica la pirateria degli e-book ma scarica gli Mp3

Anne Ragde si scaglia contro chi le leva il pane piratando i suoi libri. Ma poi compra borse false e scarica musica.
[ZEUS News - www.zeusnews.com - 14-12-2010]
Anne Ragde Pirateria MP3 e-book
Anne Ragde
Anne B. Ragde è una scrittrice norvegese, autrice di libri per bambini e ragazzi.
Di recente ha avuto modo, tramite un'intervista concessa a un quotidiano, di dire la propria contro la pirateria, in particolare - ovviamente - contro quella dei libri elettronici.
"La pirateria mi fa una paura da morire. Non so che dire. Di notte non dormo a causa sua" ha dichiarato la scrittrice, precisando di aver calcolato di aver perso "mezzo milione di corone (circa 63.000 euro) per colpa della copie pirata dei miei libri, e forse di più".
Ci si aspetterebbe che una persona così atterrita dalla sola idea della pirateria abbia di conseguenza un comportamento integerrimo, tanto più se la stessa persona ha dichiarato "Non riesco nemmeno a concepire l'idea che qualcuno rubi qualcosa. Penso ai musicisti norvegesi che tengono concerti dal vivo. Non abbiamo altro su cui vivere se non i prodotti fisici".
Invece, Anne Ragde ha le proprie debolezze. Per esempio, nella stessa intervista ammette con una certa facilità di aver acquistato una falsa borsa di Prada. Perché? Perché l'originale costa troppo, il che è esattamente la stessa motivazione che accampa chi pirata gli e-book.
Le sorprese però non finiscono qui. Durante l'intervista, infatti, il figlio della scrittrice, Jo, viene per così dire in aiuto della memoria della madre, ricordandole senza mezzi termini: "Hai piratato una collezione di MP3. Abbiamo copiato le prime 1500 canzoni da un posto e altre 300 da un altro".
La povera paladina della legalità non ha potuto far altro che ammettere: Sì. C'era parecchia roba sull'iPod" che tiene nel cottage usato per le vacanze.
In seguito alla pubblicazione dell'intervista la Ragde ha cercato di correggere il tiro, spiegando che le sue affermazioni erano state riportate fuori contesto e che in realtà la colpa delle canzoni pirata doveva ricadere sul figlio, mentre lei aveva sempre combattuto la pirateria musicale.
"Quello che c'è sull'iPod non rappresenta la mia relazione con l'industria musicale e i prodotti che genera. Io pago per la mia musica" ha dichiarato la scrittrice, promettendo che a Natale cancellerà tutti i brani presenti sull'iPod.

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