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mercoledì 8 dicembre 2010

Con quella faccia da banchiere



EUROPA INFORMAZIONI
antonino-amato800@alice.it
Con quella faccia da banchiere
L’antico saggio greco scriveva: “Man mano che invecchio, vado imparando”. L’antico saggio romano scriveva: “Sbagliando, s’impara”. Io, invece, diventando vecchio vado disimparando. E, sbagliando, mi avvoltolo nei miei errori. Colpa mia? Io penso di no. E difatti..... E difatti il saggio greco e il saggio romano facevano ampio ricorso alla “meditazione” e relativo ricorso alla “lettura” e allo “ascolto”. Oggi, invece, io sono bombardato da “notizie” e da “commenti” che mi vengono forniti dai “media”. E mi nasce il crudele sospetto che i media ci siano perché tanti “prezzolati” mi confondano le idee.
Parole in libertà? Vogliamo vedere assieme? Leggo oggi un interessante articolo di Marcello Messori (1). In detto articolo si riporta l’opinione, commendandola positivamente, di Wolfang Schauble, Ministro alle Finanze della Repubblica Federale Tedesca. Dice Schauble: noi, dando vita all’EURO e alla BCE, abbiamo rinunciato alla “sovranità monetaria” dei singoli Stati, non abbiamo rinunciato alla “sovranità fiscale” dei singoli Stati. Perché, ora, vengono a proporci che i singoli Stati devono intervenire per salvare alcuni stati spendaccioni?
Discorso ineccepibile, solo che..... Solo che alcuni “statisti” (?!?) europei, tra i quali il “nostro Tremonti”, vanno proponendo di dar vita agli “EUROBOND”, per “affrontare unitariamente” le crisi finanziarie (2). A me pareva e pare un discorso contorto. E mi ero espresso. Torno a ripetere: la BCE dovrebbe stampare una certa quantità di Euro. Euro che presterebbe alle Banche. Dopodiché gli Stati europei dovrebbero farsi prestare i soldi dalle Banche per prestarli agli Stati che ne hanno bisogno.
Scusate, non vi pare che ci siano troppi passaggi? Non sarebbe più logico se la BCE comprasse i titoli degli Stati europei che ne hanno bisogno? Qualche banchiere e/o statista saggio potrebbe oppormi: “Così facendo la BCE rischierebbe i soldi che presta e l’Euro si indebolirebbe”. Ed io risponderei: “Perché gli speculatori, nel prestare soldi agli Stati in difficoltà, ci guadagnano e la BCE dovrebbe rimetterci?”. Ed ancora: “Stampare in tipografia una certa quantità di EURO e prestarli alle Banche all’1% è politica saggia e prestare i soldi agli Stati ad un interesse superiore sarebbe politica avventata?”. Oltretutto, la BCE esiste e, se come sostiene il Ministro alle Finanze tedesco, gli Stati hanno ceduto alla BCE la loro sovranità monetaria, la BCE può disporre liberamente la “quantità di Euro” da stampare e “a chi prestarli”. O queste sono solo prerogative della FED? C’è forse una qualche differenza tra la “sovranità monetaria” che la FED esercita sugli US$ e la “sovranità monetaria” che la BCE esercita sull’EURO? E, se c’è, perché questa differenza?
***
Ahimè! La differenza c’è, ma non la si può dichiarare pubblicamente. Se no, i popoli potrebbero ribellarsi. Ma su questo tornerò.
Al momento mi preme segnalare che Frau Merkel risponde “NEIN”. E Danilo Taino ci spiega il “perché del diniego”:la Merkel non è “renana” e “cattolica”, come tanti suoi predecessori, ma “prussiana” e “luterana”. Oltretutto la tedescaccia è cresciuta bevendo birra, non vino (3). Confesso, di fronte a tanto acume, sono rimasto intontito. E io, modestissimo pubblicista che scribacchia gratis, non posso che rendere omaggio ad un brillante “corrispondente estero” del “Corrierone”, pagato ad un tanto a riga. Eppure......
Eppure un dubbio mi assale. Mi spiego. E’ da una vita che vengo ripreso da tantissimi personaggi autorevoli che mi condannano per alcuni testi razzisti letti in gioventù. Di fronte alla lettura del dotto “esperto di cose germaniche del Corrierone”, pagato ad un tanto a riga, mi verrebbe da chiedere: “Esiste forse un razzismo buono ed un razzismo cattivo?”. Mah! Io, ad ogni caso, ho una mia personale opinione. E ve la sottopongo gratis. I Tedeschi hanno perso la Seconda Guerra Mondiale e, dopo la guerra, si sono visti smembrati in 2 Stati. Era giocoforza tenersi buoni i “vincitori” che chiedevano sempre soldi con motivazioni varie (chi in nome della Shoah; chi in nome del fatto che i Tedeschi erano brutti, sporchi e cattivi; chi in nome della nascente Europa). E i Tedeschi a dire “mea culpa” e a pagare. Finché un certo giorno i Tedeschi arrivarono alla sospirata unificazione. E, da allora, hanno cominciato a dire: “Niente più estorsioni monetarie”. C’è da meravigliarsi che la Frau, pur florida e in buona salute, non ami farsi strizzare le mammelle?
***
Torniamo alle differenze tra la FED e la BCE. Che possono essere ben spiegate con i “casi di casa nostra”. Ordunque, nella “prima Repubblica” c’erano i “ladroni” che, giustamente, finirono in galera. Poi subentrarono gli “uomini probi” (Amato, Ciampi, Draghi, Prodi e compagnia cantante le.... lodi del Signore). I quali uomini probi svendettero le industrie di stato a prezzi vilissimi. Tra le attività cedute alcune “banche di diritto pubblico”. Ed erano così ossessionati dalla “idea di vendere subito” da non accorgersi che, in dette banche, erano depositate le azioni della Banca d’Italia. Fu così che le azioni della Banca d’Italia finirono in mani private.
La svista era troppo grossa (si derubava il popolo di un enorme tesoro) e si provvide a correggerla con una leggina. Solo che la leggina, varata a fine 2005, non ha trovato ancora attuazione. E, dunque, il tesoro del popolo italiano, detenuto dalla banca d’Italia, è nelle mani di alcuni banchieri. E su questo ci sarebbero colpe gravissime, anche di natura penale. Solo che in giro si trovano magistrati di tutti i colori ma non si trova un “magistrato fascista”. Che volete farci? Non era il fascismo il male assoluto? Fini dixit. E allora..... Ed allora gli uomini probi non sono finiti in galera, ma godono del consenso universale.
E allora il buon Tremonti accenna a nazionalizzare le azioni della Banca d’Italia, ma Draghi si oppone. Draghi chi? Draghi, il Governatore della banca d’Italia che, evidentemente, preferisce essere amministrato dai suoi amici banchieri piuttosto che essere il “Governatore della Banca d’Italia degli Italiani”. E non venite a dirmi che Draghi è italiano. Con quella faccia, “Draghi è un banchiere”. E non fatemi dire altro.
In compenso Tremonti lancia la proposta sugli “EUROBOND” (2) e Draghi dispensa consigli al popolo sprecone (4). Roba da prenderlo a schiaffoni. Solo mi domando: Chi? Chi darà dei ceffoni a Draghi? Non Berlusconi e Tremonti, poveretti loro. Non Casini e Fini, troppo indaffarati a cercare di disarcionare Berlusconi. Per sostituirlo. Non le anime moribonde del centrosinistra, ridotti ad aggrapparsi a “Fini fascista” pur di sopravvivere.
Avete notato? Tutti strillano, tutti strepitano, tutti sproloquiano. Ma nessuno chiede: l’oro e le valute estere depositate nei forzieri della Banca d’Italia sono dei banchieri oppure degli Italiani? Lo chiedo io, ma non ottengo risposta. Perché non provate a chiederlo anche voi? Forse che noi Europei siamo preda delle banche e dei banchieri?

Antonino Amato

(1) “LA RETE DI PROTEZIONE” in “Corriere della Sera” del 7 dicembre 2010, pagina 1;
(2) “Eurobond e fondo salva Stati” in “Corriere della Sera” del 7 dicembre 2010, pagina 2;
(3) “Da Merkel niente più concessioni al Club Med” in “Corriere della Sera” del 7 dicembre 2010, pagina 2;
(4) “L’Euro non è in discussione” in “Corriere della Sera” del 7 dicembre 2010, pagina 3.

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